Pd: “Sanità in Lombardia e il mondo fatato descritto dalla Lega saronnese, che purtroppo non c’è”
SARONNO – “Trionfalmente Veronesi ci cita uno studio di “Sanità Futura”, per raccontarci che la sanità Lombarda è migliore, la prima. “Sanità Futura” è una fondazione nata pochi anni fa, si occupa di partnership per gli ospedali privati europei, quindi praticamente sembra più una lobby di parte”.
Inizia così la nota del Pd saronnese in risposta alla nota di Angelo Veronesi responsabile cittadino della Lega sulla sanità lombarda
Noi preferiamo le valutazioni tramite i dati ufficiali dei Lea (livelli essenziali di assistenza) pubblicati sul salute.gov.it, o quelli di Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), che purtroppo descrivono una situazione ben diversa, in quanto non basano la valutazione solo su segmenti specializzati della sanità di una regione, ma sulla sua interezza a 360 gradi. La nostra Regione come performance, da anni è scivolata al 5° posto e da li non riesce a risalire.
Del resto per capire che c’è molto da fare per recuperare il primo posto, basta vedere la situazione in cui è finito via via negli anni, il nostro Ospedale di Saronno. I disagi, i problemi, il depauperamento lo abbiamo visti tutti. Oppure ricordare che la Lega ha considerato i medici di base, ormai degli orpelli inutili.
Non possiamo anche non ricordare i tanti problemi legati al covid avvenuti in Regione, in parte dovuti proprio al modello lombardo di sanità, e dove la sanità territoriale è più debole maggiori sono stati i contagi e le perdite di vite umane.
Veronesi ci cita anche il numero dei vaccini somministrati in Lombardia come un risultato assoluto, che però tale non è. E’ vero che la situazione dopo la disastrosa gestione di Aria delle prenotazioni è migliorata, ma tra le varie regioni Italiane siamo, non primi ma solo 6° come somministrazioni in relazione alla popolazione. ( dato consultabile su IlSole24ore Lab24 vaccini in tempo reale).
L’attuale legge sulla sanità lombarda (riforma Maroni) si è conclusa da qualche mese, ma i partiti che gestiscono la nostra Regione non sono ancora in grado di formulare una proposta di riforma, a causa dei continui dissidi interni. Intanto i mesi passano e i ritardi si accumulano.
Sul fronte sanitario è necessario applicare dei correttivi profondi, promuovendo un modello che riequilibra il rapporto tra pubblico e privato, tra i grandi ospedali e la medicina territoriale, rimettendo il paziente al centro.