Caffè espresso italiano candidato a patrimonio dell’Unesco. Gadda (Iv): “Lieta di aver contribuito”
VARESE – “Ieri al Ministero dell’Agricoltura ho preso parte alla presentazione ufficiale della candidatura del caffè espresso italiano come patrimonio immateriale dell’Unesco. Sono lieta di aver contribuito in a questo risultato, presentando anni fa il progetto alla Camera dei Deputati. Il caffè non è soltanto una bevanda, ma è cultura, tradizione, socialità, competenza e professionalità di un’intera filiera”, lo afferma la capogruppo di Italia Viva in commissione Agricoltura, Maria Chiara Gadda, parlamentare del Varesotto.
Il caffè è simbolo di italianità nel mondo, ma anche luogo e prodotto attorno al quale milioni di italiani all’estero hanno mantenuto il legame affettivo con il nostro Paese e i nostri valori. In questo momento dove l’attualità ci consegna immagini drammatiche, non sottovalutiamo quanto sia importante parlare anche dei valori che uniscono le persone e della necessità di essere costruttori di unità, pace e accoglienza. Il caffè, nel suo piccolo, è per tutti noi momento di incontro. Del resto ‘prendiamoci un caffè’ è la frase entrata nel nostro lessico comune per condividere i momenti felici, quelli tristi, gli appuntamenti di lavoro e le emozioni con le persone.
Alle presentazione della candidatura hanno preso parte anche i soggetti promotori – il consorzio del caffè tradizionale italiano e la regione Campania – le comunità emblematiche italiane, il ministro dell’agricoltura Patuanelli, il direttore generale Ambrosio e il sottosegretario Centinaio, che più di tutti ha tenuto le fila di questo importante lavoro. Testimonial d’eccezione l’attore Lino Banfi. Presente anche Antonella Zambelli della storica torrefazione varesina La Brasiliana.
24032022