Barriere architettoniche a Milano: un limite per persone disabili e anziani
Quello delle barriere architettoniche è un problema molto sentito per tutte le persone disabili che, nella vita quotidiana, si trovano a dover fare i conti con difficoltà spesso fuori dalla loro portata. È per questo che la richiesta che proviene dai portatori di handicap e da chi se ne prende cura è quella di lavorare in concreto, e nei fatti, per una inclusione che sia davvero efficace, al di là delle giornate celebrative e delle campagne sociali che, spesso, lasciano il tempo che trovano. A Milano, per esempio, è stato lanciato uno sportello online denominato SegnalaMilano, utile per raccogliere segnalazioni e sos. Sì, perché anziani e disabili hanno bisogno che i montascale a Milano siano veloci e efficienti, che i marciapiedi siano fruibili e che l’accesso agli uffici pubblici sia garantito per tutti.
Le barriere
Non è un caso che la maggior parte delle segnalazioni giunte allo sportello virtuale abbia a che fare con barriere di vario genere: per esempio un ascensore guasto in una stazione della metropolitana, uno scivolo mancante, una vettura parcheggiata dove non dovrebbe esserlo. In genere gli ascensori guasti vengono aggiustati nel giro di breve tempo, ma non è così. Ma che cosa succede, per esempio, se in una stazione della metro un elevatore è bloccato? Incredibile a dirsi, ma in quel caso la persona disabile non può far altro che andare alla fermata seguente, che come minimo si trova a un chilometro di distanza.
I disagi per chi si muove in carrozzina
Per le persone che sono costrette a spostarsi in carrozzina, Milano sembra essere una città fin troppo ricca di ostacoli e di difficoltà. Al di là dei problemi incontrati con i trasporti pubblici, non si può fare a meno di citare i marciapiedi privi di scivoli e la presenza di cantieri per colpa dei quali si è costretti ad andare in mezzo alla strada. Il che nel migliore dei casi vuol dire essere costretti a rallentare il traffico, ma nel peggiore dei casi significa procedere in contromano, con tutte le conseguenze che ne possono derivare in termini di rischi. Senza trascurare le arrabbiature degli altri automobilisti.
I mezzi di trasporto
Se il problema di prendere la metropolitana si presenta ogni volta che c’è un ascensore guasto, non va molto meglio quando si tratta di utilizzare i mezzi di superficie. Ci sono linee, come per esempio la 3, la 9 e la 14, in cui il pianale ribassato non è presente su tutti i mezzi. Se è comprensibile il fatto che i vecchi mezzi dotati di scalini non possono essere dismessi per una questione di costi, ciò che è auspicabile è una certa alternanza. I filobus, a volte, hanno sì il pianale ribassato, ma il problema è quello della banchina, sbalzata di venti o più centimetri. È quello che avviene in viale Jenner. Ma anche la fermata della 91 dietro la Stazione Centrale presenta una situazione del genere, per di più aggravata dal fatto che si tratta di un punto strategico.
In metropolitana: un inferno quotidiano
Se si sceglie di scendere in metropolitana, poi, il viaggio è più simile a quello di una discesa agli inferi. Il problema è che attualmente i montascale non sono in grado di assicurare un servizio adeguato. Per esempio per scendere alla fermata di Porta Venezia serve non meno di un quarto d’ora, e a Piola, sulla verde, si può arrivare fino a venti minuti. Un disagio evidente, che è amplificato dal fatto che in molte stazioni i montascale sono ubicati in zone che non sono coperte. Quando poi i montascale si guastano, magari per colpa di una manutenzione non adeguata, il disagio si moltiplica.
Gli attraversamenti pedonali
A volte sarebbe sufficiente intervenire anche su aspetti in apparenza poco importanti: per esempio gli attraversamenti pedonali che non si concludono in uno scivolo ma in un gradino con un rialzo di 20 centimetri. All’inizio di corso Buenos Aires, per esempio, dopo i lavori realizzati per la nuova pista ciclabile davanti alla farmacia è rimasto uno scalino di quasi 20 centimetri, mentre lungo il percorso che conduce dal Duomo alla Statale ci sono almeno cinque barriere che rappresentano un ostacolo per tutte le persone in carrozzina.