La criptofilantropia raggiungerà i 10 miliardi di dollari nel 2032
4 Aprile 2023

L’espansione dei pagamenti in criptovalute nel settore no profit ha aperto nuove strade per i donatori. Le organizzazioni senza scopo di lucro di diverse forme, dimensioni e obiettivi hanno beneficiato di questo trend emergente.
I risultati sono tangibili. Secondo gli ultimi dati raccolti dall’importante piattaforma di beneficenza crypto “The Giving Block”, le donazioni in criptovalute raggiungeranno la cifra record di 10 miliardi di dollari nel prossimo decennio.
Previsioni di raccolta fondi in criptovalute
Le donazioni delle migliori criptovalute hanno svolto un ruolo significativo sin dalla pandemia di COVID, guadagnando ulteriore terreno durante l’invasione russa dell’Ucraina. Nonostante le raccolte di fondi siano state pesantemente colpite dalle turbolenze nel mercato delle criptovalute lo scorso anno, il 2022 è stato il secondo miglior anno di raccolta fondi nella storia di The Giving Block.
Il rapporto annuale della piattaforma intitolato “Crypto Philanthropy Data, Trends & Predictions” ha rivelato che le donazioni di criptovalute nella piattaforma hanno raggiunto un livello record superando i 125 milioni di dollari.
Prendendo in considerazione la tendenza al rialzo delle donazioni e la traiettoria dei prezzi di Bitcoin, si prevede che questa cifra possa arrivare a 1 miliardo di dollari nel 2027, a 5 miliardi nel 2031 e a 10 miliardi nel 2032. Nel rapporto si legge:
“Di fronte a un mercato turbolento, diversi indicatori hanno dimostrato che la criptofilantropia ha rafforzato la sua posizione di veicolo affidabile per le donazioni di beneficenza. Nei prossimi anni, prevediamo di vedere la filantropia delle criptovalute acquisire maggiore importanza nel settore no profit e tra gli investitori in criptovalute, come veicolo sia per il risparmio fiscale che per il cambiamento sociale”.
La criptovaluta più popolare utilizzata nelle donazioni, USDC, ha rappresentato il 44% del volume totale. Le donazioni in Ether hanno rappresentato il 24%, seguite da Bitcoin con il 17%. È interessante notare che il co-fondatore di Ethereum Vitalik Buterin è stato il più grande donatore contribuendo con 9,4 milioni di dollari attraverso il suo fondo filantropico, Balvi.
La donazione di criptovalute da record, elaborata su The Giving Block, è stata data all’Università del Maryland per finanziare la ricerca sulla disinfezione dell’aria per prevenire future pandemie.
Incentivo per i donatori
Nel rapporto si legge anche che il ruolo crescente giocato dalle criptovalute nella filantropia può essere attribuita agli incentivi fiscali che i donatori negli Stati Uniti e in altri Paesi ricevono utilizzando questo particolare metodo di donazione.
Nonostante sia stato motivato dal potente incentivo fiscale a scegliere le criptovalute rispetto ai contanti, The Giving Block ha anche evidenziato l'”entusiasmo” per il ruolo che la filantropia delle criptovalute gioca nell’adozione a livello globale di questi asset.
Le criptovalute fanno bena anche all’ambiente
I casi d’uso delle criptovalute aumentano costantemente e la filantropia è solo uno di questi. Un altro ambito in cui le crypto stanno giocando un ruolo sempre più preponderante è quello della lotta al cambiamento climatico.

Ecoterra, Recycle2Earn
Ecoterra è un nuovissimo progetto che rappresenta un esempio di utilizzo degli asset digitali per promuovere azioni a favore dell’ambiente. Nello specifico, gli ambiti in cui questa azione si esercita sono almeno quattro:
- Riciclo dei rifiuti. Ecoterra inventa il “recycle to earn”, una pratica che consiste nel guadagnare riciclando i rifiuti. Quello che bisogna fare è scaricare un’app, inquadrare il codice a barre dei rifiuti riciclabili come le lattine di alluminio e depositarli nei cassonetti intelligenti. Il sistema accrediterà sul conto dell’utente token ECOTERRA come ricompensa. I token possono essere guadagnati anche da chi produce da sé l’energia elettrica, per esempio attraverso l’uso dei pannelli fotovoltaici, scansionando la bolletta elettrica che lo dimostri.
- Mercato dei materiali riciclati. Gli utenti possono acquistare oggetti prodotti con materiali riciclati nell’apposito marketplace dove sono presenti le aziende produttrici e possono pagare questi prodotti con token ECOTERRA, oppure con altre criptovalute o anche con valuta fiat.
- Mercato dei vestiti usati. Un altro sistema per guadagnare token è quello di riciclare i propri vestiti usati rivolgendosi a marchi aderenti quali The North face, H&M, Levi’s, Patagonia, Gap. Ricordiamo che il settore dell’abbigliamento è responsabile per il 10% dell’emissione di gas serra nell’atmosfera.
- Compensazione dei crediti di carbonio. I crediti di carbonio sono certificati che rappresentano una tonnellata di gas serra eliminata dall’atmosfera grazie alla realizzazione di progetti ecosostenibili. Questi crediti vengono tokenizzati e possono essere acquistati in formato digitale. Ecoterra lavora con Verra, l’organizzazione che garantisce che i crediti di carbonio siano certificati. Ricordiamo che per le grosse aziende inquinanti la compensazione dei crediti di carbonio è obbligatoria.
Gli ECOTERRA ottenuti possono anche essere messi in stake e generare un ulteriore reddito passivo per l’utente. In questo momento i token sono in prevendita e il loro valore aumenterà gradualmente fino a quando non ci sarà il listing sugli exchange.