Elettrocardiogramma: storia, tipologie e utilità
L’infarto è la causa di morte più comune in Italia e questo spiega perché, tra gli esami cardiologici il più noto è proprio l’elettrocardiogramma. Anche detto ECG, l’esame non presenta particolari controindicazioni e può essere eseguito anche sui bambini. In quest’ultimo caso, però, i criteri di interpretazione dei risultati sono diversi, poiché variano in base all’età. Ma quando nasce e perché è così rilevante?
L’elettrocardiogramma ieri ed oggi
L’elettricità del cuore viene rintracciata già nel 1836 dal fisico Carlo Matteucci, che conduce esperimenti sugli animali e traccia la strada che porterà più tardi il fisiologo Willem Einthoven a realizzare il primo elettrocardiografo della storia. L’apparecchio, molto diverso anche per dimensioni da quello che conosciamo oggi, era però in grado di tracciare l’attività cardiaca. Grazie a questa invenzione Einthoven vinse il Premio Nobel per la medicina nel 1924.
Oggi l’elettrocardiogramma è più piccolo ed evoluto e ci consente di prenderci cura di un organo importantissimo: il cuore. L’elettrocardiogramma viene, infatti, raccomandato in presenza di dolori al petto, tachicardia, vertigini, senso di debolezza etc.
Tre tipi di elettrocardiogramma
In base alle informazioni che si desidera ottenere è possibile che sia richiesto un determinato tipo di elettrocardiogramma.
Il più comune è l’elettrocardiogramma che si esegue in stato di riposo. Viene effettuato applicando delle placche metalliche su torace, braccia e gambe. Si tratta degli elettrodi, che sono collegati con fili elettrici all’elettrocardiografo. In pochi minuti sono in grado di registrare, con un tracciato grafico, il ritmo cardiaco.
Abbiamo poi l’elettrocardiogramma secondo Holter, che si serve di un elettrocardiografo portatile, in grado di monitorare l’attività cardiaca per 24/48 ore. È utile per cogliere le anomalie discontinue che non si potrebbero tracciare nell’elettrocardiogramma a riposo.
Infine, abbiamo l’elettrocardiogramma da sforzo, che monitora lo stato del cuore in presenza di uno sforzo fisico intenso. In tal caso l’esame è effettuato quando il paziente pedala su una cyclette oppure un tapis roulant.
Perché è utile fare l’elettrocardiogramma
Monitorare l’attività del cuore significa salvaguardare il proprio stato di salute. Va eseguito per la prevenzione e/o la diagnosi di numerose patologie come ischemie, aritmie, infarti, disturbi elettrolitici. È per questo obbligatorio eseguirlo anche prima di intraprendere qualsiasi tipo di attività sportiva. Con l’ECG è possibile, inoltre, verificare il corretto funzionamento dei pacemaker.
La raccomandazione, dunque, è di effettuare controlli cardiovascolari anche quando non si è in presenza di sintomi, sia in età infantile che adulta. In particolare, considerati i fattori di rischio, è consigliabile per chi si avvicina ai 50 anni.
Allora, se il primo passo per tutelare il proprio cuore è volersi bene, il secondo è prenotare l’ECG. Per farlo, basta cercare online elettrocardiogramma Milano o inserire qualsiasi altra città per visionare nell’immediato tutte le strutture disponibili.