Roma, Luciano SIlighini al Pantheon incontra Emanuele Filiberto di Savoia
ROMA – Le “guardie d’onore alle reali tombe del Pantheon” celebrano il 146esimo anniversario con Emanuele Filiberto di Savoia e la figlia Vittoria. Tra gli ospiti anche Silighini con la moglie e la figlia poi attesi in Vaticano da Papa Francesco.
Cena di gala sabato 20 gennaio nella lussuosa cornice del Parco dei Principi a Roma per il 146° anniversario dell’Istituto per le guardie d’onore alle tombe reali del Pantheon, il più antico istituto combattentistico d’Italia, fondato nel 1878 da un gruppo di reduci delle campagne del Risorgimento.
Tra gli ospiti anche Luciano Silighini Garagnani Lambertini accompagnato dalla moglie Francesca La Gala e dalla figlia Alice. L’evento ha visto la presenza di Emanuele Filiberto di Savoia che la mattina di domenica,accompagnato dalla figlia Vittoria, ha deposto una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto all’Altare della Patria, con un corteo preceduto dalla Fanfara dell’associazione Nazionale Bersaglieri. Poi alle 10,30 si è celebrata la santa messa al Pantheon in suffragio dei Re e delle Regine d’Italia defunti.
Guardia d’onore da diversi anni, era a Roma anche per partecipare, invitato dalla Prefettura della Casa Pontificia, alla Messa della terza domenica ordinaria officiata da Papa Francesco che ha donato agli ospiti una copia del Vangelo di Marco. L’occasione della visita di Silighini in Vaticano era data dall’anniversario della bolla “Urbem romam” del gennaio 1746 con la quale Benedetto XIV, pro-prozio di Silighini, istituì ufficialmente l’Albo della Nobiltà Romana, ordinando la compilazione dell’elenco dei nobili romani.
Benedetto XIV sanciva con la bolla anche la nobiltà delle famiglie dei papi, dando ai nipoti, figli maschi del fratello del papa, il trattamento di Eccellenza, cioè una posizione ufficiale nello Stato che tuttora viene rispettata.
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