Veglia di Pasqua, l’omelia del vescovo Raimondi sul buio “quello dellla guerra, di una donna portata davanti al giudice in catene, dei barconi che affondano”
SARONNO – Si è celebrata la veglia e a seguire la messa pasquale in Prepositurale alla presenza del vicario episcopale, don Luca Raimondi, in una chiesa gremita di gente.
Nella sua omelia, si è parlato dell’importanza e della determinatezza del buio nelle Scritture: “Si celebra di notte la veglia pasquale, la madre di tutte le veglie. Si celebra ripercorrendo tante notti: la notte in cui regna il caos e Dio mette ordine creando ogni cosa nella creazione. É notte quando Abramo sente la promessa di Dio, é notte quando Dio gli chiede di sacrificare il figlio. É notte quando gli egiziani piangono perché i primogeniti sono morti. É notte quando gli ebrei sconfiggono la schiavitù degli egiziani. É notte quando i profeti vogliono inculcare nei cuore dei credenti la fedeltà a Dio.
Nella notte Dio, però, sembra allontanarsi perché le persone non lo sentono più. Non possiamo non pensare al buio che oggi avvolge la terra: tra Russia e Ucraina, quando Hamas compie stragi tremende, quando si abusa delle bombe e si uccidono bambini innocenti. É notte nelle guerre di cui non sappiamo nulla, quando i trafficanti seminano morte.
È notte anche per tanti casi che ci sembrano strani, quando una donna viene condotta legata come un cane davanti a un giudice, quando una donna viene violentata, quando un bambino viene abusato, quando qualcuno viene ucciso, quando i tribunali lenti fanno aspettare persone innocenti, quando qualcuno si toglie la vita nelle carceri. É notte quando un figlio torna a casa ubriaco e uccide i genitori, quando un barcone affonda e noi non piangiamo più perché non li sentiamo fratelli. Quante notti di dolore. È notte anche a Saronno quando muore un prevosto e una suora come suora Annunciata. È notte quando piangiamo qualcuno che ci manca. Dio ci chiede: tu uomo dove sei? Che ne hai fatto della liberta che ti ho donato? Non é sempre notte.
C’è una notte e un buio più inusuale di tutte: da mezzogiorno alle tre di pomeriggio é buio ma non dovrebbe esserlo. Fino a quando un grido non squarcia il buio. È notte quando le donne vanno al sepolcro e scoprono che una luce ha ribaltato la pietra. Questa notte siamo qui a chiedere a Gesù di credere in questa logica: che il seme deve morire per produrre il frutto. Noi siamo il frutto del seme caduto nella notte sul Golgota. La morte non poteva trattenere un amore così grande. Finalmente sarà l’alba di luce quando noi cristiani crederemo davvero che la morte non ha il potere di mettere fine a nulla. Gesù continua a dirci che neanche la morte è più forte dell’amore”.
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Commenti
Alleluia. Cristo è risorto
Ho notato tanto scalpore, per il caso di Ilaria Salis, perché ammanettata mani e piedi e portata in giudizio in un tribunale Ungherese, dove con molta probabilità potrebbe essere colpevole visto che al momento del fermo era in possesso di un manganello, per aver voluto fare l’antifascista in un paese straniero. Purtroppo non mi sembra abbia creato lo stesso scalpore le immagini dei presunti attentatori che sono stati portati pieni di lividi in faccia, in un tribunale Russo per l’attentato terroristico che c’è stato qualche settimana fa a Mosca. Non dimentichiamoci che la Russia sta distruggendo l’Ucraina e finito con loro distruggerà o cercherà di farlo con il resto dell’Europa.
Volevo ricordare a don Luca Raimondi che Gesù è risorto dai morti. È per questo che nella storia i cristiani sono pietra di scandalo per tutti. Non per la luce dell amore o altri pittoreschi giri di parole