Visonà lancia la linea di borse in nylon riciclato
Dopo averne sperimentato il successo nel mercato asiatico, Visonà, uno dei brand più conosciuti nel mondo delle borse di alto livello, lancia anche in Italia la linea Chantal, una assoluta novità, con nylon riciclato, frutto di un lungo lavoro di ricerca, ricavato da bottiglie di plastica, nel segno di un percorso ecosostenibile che l’azienda vicentina segue da anni. “Abbiamo una ventina di referenze di lusso accessibile”, dice Mara Visonà, che con il fratello Davide porta avanti l’azienda fondata nel 1959 dal padre Plinio, “tra cui l’iconica Linda che è il fiore all’occhiello della nostra produzione. Da sempre la nostra filosofia aziendale è rivolta al rispetto dell’ambiente aderendo a tutti gli standard di sostenibilità richieste dal mercato e questo ci ha portato a creare anche una linea di borse con il nylon riciclato. Questo materiale mantiene leggerezza e morbidezza, non è ruvido, è molto pratico ed è quello che le donne cercano. La borsa della linea Chantal è tutta rifinita in pelle e tutta lavorata in Italia com’è nelle nostre caratteristiche. Anche questa borsa fa parte del lusso accessibile, cioè di qualità superiore con un prezzo per l’appunto accessibile”. Sono tutte borse realizzate a mano da esperti maestri artigiani e richiede lentezza e precisione nell’esecuzione. Vengono utilizzati solo pellami di prima qualità “Pieno Fiore” che durano negli anni. “Le borse Visonà sono anche uniche per la loro cucitura selleria, un brevetto e trademark depositato e dona l’allure di artigianalità e forte carattere. Presente nei migliori department store in 45 paesi nel mondo oltre al monomarca, in zona Duomo, a Milano, Visonà punta a crescere in Asia dove ha una clientela fidelizzata e dove, vedi le borse in nylon riciclato, gode di molte simpatie. 4,6 milioni di euro di fatturato 2022 con previsione di chiudere a 5,5 milioni a fine anno con una crescita del 20% così come è sempre accaduto negli ultimi anni, alla Plinio Visonà si respira aria di etica e sostenibilità. Anche nelle fasi di lavorazione si assicura attenzione in tutti i passaggi della filiera, dalla tintura all’utilizzo dell’acqua, elemento fondamentale nell’industria conciaria. La concia delle pelli è una delle forme di riciclo più antiche, impiega come materia prima un qualcosa di inutilizzabile a fini alimentari e quindi destinato allo smaltimento, trasformandolo in un prodotto ad alto valore aggiunto. Evita così che le pelli inutilizzate siano incenerite contribuendo all’inquinamento globale.