Limbiate ricorda Solari e Agostino: la quarta intitolazione simbolica della piazza
30 Aprile 2024

LIMBIATE – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Anpi Saronno circa l’intitolazione simbolica di piazza Solari-Agostoni.
Da quattro anni l’Anpi fa una intitolazione simbolica, da almeno dieci si chiede che le amministrazioni comunali che si sono succedute provvedano a riparare questa dimenticanza. Quest’anno, per le condizioni meteo sfavorevoli, l’appuntamento si è tenuto sabato 27 aprile.
Il 26 aprile è l’stato il 79° anniversario dell’eccidio nazista di Lodi in cui furono trucidati i nostri due giovani concittadini Francesco Solari e Giuseppe Agostoni, entrambi ventenni. A Lodi, nel luogo della loro fucilazione, c’è una lapide che li ricorda. Limbiate da 79 anni non rende ancora gli onori che merita anche a Giuseppe Agostoni accanto a Francesco Solari. A tal proposito, il presidente dell’Anpi Rosario Traina ha informato i presenti che, nell’ultimo incontro avuto con il sindaco, è stato preso l’impegno ad ufficializzare l’intitolazione della Piazza anche a Giuseppe Agostoni entro il prossimo anniversario.
“Il prossimo anno, si è augurato Traina, 80° del loro sacrificio, la Piazza a suo tempo intitolata al solo Francesco Solari finalmente verrà dedicata anche a Giuseppe Agostoni e una lapide li potrà ricordare entrambi alle generazioni future”.
Francesco Solari e Giuseppe Agostoni si accingevano a tornare a Limbiate dopo aver combattuto per mesi contro i fascisti e l’occupante tedesco. Era il il 26 aprile 1945, il giorno dopo la Liberazione, ma i due nostri giovani concittadini decidono di dare, ancora per qualche giorno, man forte alle formazioni partigiane impegnate a controllare che la ritirata dell’esercito tedesco sconfitto si svolgesse senza ulteriori spargimenti di sangue e, assieme ad altri 14 partigiani, organizzano dei posti di blocco con l’intento di intercettare le colonne tedesche in ritirata.
I 16 patrioti bloccano una colonna motorizzata tedesca e si offrono di scortarli perché la loro ritirata si svolgesse in tutta sicurezza evitando che la rabbia delle popolazioni a lungo oppresse desse luogo ad atti di ritorsione. Ma la vigliaccheria dell’occupante tedesco fu tale che quel piccolo drappello di giovani Partigiani fosse ben presto sopraffatto dal soverchiante numero di militari tedeschi e, dopo essere stati brutalmente percossi, furono fucilati.
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