Solaro, gli Arcieri del Sole raccontano una Coppa Italia da argento
SOLARO – La Coppa Italia senza gli Arcieri del Sole di Solaro è come Natale senza il panettone: “forse il paragone è un po’ esagerato ma è anche vero che quando ci qualifichiamo per la finale lo facciamo sempre da protagonisti” dicono i dirigenti del club solarese. Esprimere il concetto di squadra nel tiro con l’arco non è proprio così semplice e diretto, è uno sport prettamente individuale, ogni atleta tira la proprie frecce da solo e fa i suoi punti ma i ragazzi di Solaro che hanno partecipato alla Coppa Italia lo scorso weekend a Gerenzano hanno fatto ben capire cosa vuol dire, ci si allena, si gareggia, si soffre, ci si aiuta e si vince o si perde tutti insieme. Mattia Damiano, Lorenzo Dominici, Mirco Gagliano, Mattia Palmieri, Fabiola Perna, Valerio Spagnolo, Helena Vassallo, Luca e Gigi Alberti, questi sono i giovani e i tecnici che hanno regalato gioia ed emozioni ai genitori, ai tifosi, a chi era alla gara a fare il tifo e a chi li seguiva da casa con le dirette social della Fitarco su YouArco e su Facebook.
Sabato 9 dicembre, è scattata l’ora X, tensione, curiosità, paura, entusiasmo si mischiano e creano un cocktail difficile da ripetere. In programma ci sono solo i tiri di prova e la cerimonia d’apertura. Si inizia a prendere confidenza con il campo di gara, a scrutare gli avversari, a tenere sotto controllo le emozioni mentre si tira. Al termine tutti a casa e appuntamento per il giorno dopo alle 8 in punto. Domenica 10 dicembre, il grande giorno della finale. La prima parte di gara serve solo per la formazione delle griglie per gli scontri diretti ma un po’ di nervosismo e di tensione già si percepisce. Al termine attendiamo che vengano annunciati gli abbinamenti girone per girone. Per Solaro subito una beffa, dovrà scontrarsi con gli amici della Compagnia d’Archi di Meda, proprio loro che hanno condiviso con i solaresi l’ultimo allenamento per simulare un vero scontro diretto, proprio con l’unica squadra lombarda oltre agli Arcieri del Sole ad essersi qualificata e per di più al primo posto. Passa il tempo, scontro dopo scontro alla fine del girone e con grande gioia la squadra di Solaro passa al secondo girone. Qui la cosa si fa più complicata perché avversari sono gli Arcieri Capua che nel primo girone hanno fatto dei punteggi stratosferici e quelli del Decumanus Maximus che sono i campioni in carica. “Forse perché siamo consapevoli che i nostri avversari venderanno cara la pelle, la concentrazione e la precisione sulla linea di tiro ci permette di prenderci da subito, in ogni scontro, un buon vantaggio sugli avversari che iniziano a tirare in modo nervoso e meno preciso rispetto ai nostri “cecchini” – riepilogano da Solaro – In men che non si dica ci troviamo catapultati in semifinale proprio contro il Decumanus Maximus che nel precedente scontro ci ha battuti di un solo punto. Non abbiamo niente da perdere, il podio è sicuro, il terzo posto non ce lo può togliere nessuno e allora massima concentrazione e andiamo a prenderci questa rivincita contro i nostri avversari veneti. Sarà per il “grido di guerra” che i nostri ragazzi hanno urlano all’inizio degli scontri di ogni girone che gli da’ la carica o sarà il sangue freddo, sta di fatto che in men che non si dica liquidiamo gli arcieri Decumanus Maximus e andiamo dritti in finale per l’oro contro gli arcieri capitolini del Torrevecchia”.
La finalissima ha regalato emozioni a non finire sia per il pubblico che per i giovani atleti in gara appartenenti alle classi Ragazzi, Allievi e Juniores, dai 13 ai 18 anni. La Compagnia Arcieri del Sole di Solaro, parte forte e, strapazzando il Torrevecchia e dopo la seconda volée si ritrova avanti di 12 punti. Il match sembra segnato, ma alla terza volée la compagine capitolina riesce quasi a dimezzare lo svantaggio portandosi a -7. Nell’ultima volée le frecce pesano come macigni e i giovani arcieri solaresi soffrono la pressione e perdono punti preziosi che fanno sfumare quell’oro che ormai sembrava a portata di mano. Peccato per l’oro ma tutti hanno dato il massimo fino alla fine.
Gianluigi Alberti
[gallery type=”rectangular” ids=”128481,128482,128484,128485,128486,128487,128488,128489″]
13122017