Crisi Fbc Saronno: ecco come hanno fatto… a Timisoara
SARONNO – Sfumata l’ipotesi di un passaggio di mano all’imprenditore Paolo Galli, senza seguito – almeno che sia dato sapere – la richiesta della “cordata di Milano” di una mediazione del sindaco Alessandro Fagioli, il futuro del Fbc Saronno, neo-retrocesso in Promozione, resta per tifosi e cittadini un vero punto interrogativo. Ci aveva provato, la gente, tre anni fa dopo la rifondazione del club, a lanciare una forma di “azionariato popolare”, qualche adesione era stata raccolta ma tutto era rimasto a livello embrionale. Eppure non ovunque è così: è il caso, ad esempio, della realtà del Ripensia Timisoara, che grazie anche ai suoi supporter milita addirittura in serie B. Noi siamo andati a conoscerli da vicino, e di prima mattina perchè, particolare curioso, in Romania la serie B si gioca il sabato alle 11.
“E’ stata una squadra storica – ricorda la direttrice de ilSaronno, Sara Giudici – fondata nel 1928, scomparsa nel 1948 ma rinata nel 2012 e ripartita dal gradino più basso. La gente del posto ci sta mettendo del suo: tutti si possono associare, ed il presidente accoglie i nuovi soci allo stadio donando loro la sciarpa del club. Alle partite un bel clima, le persone sentono la società in parte anche propria ed il piccolissimo stadio è quasi sempre affollato!” Sono state pensate anche forme molto avanzate per fare contare i tifosi: c’è un “senato” dei soci, ed anche una sorta di “difensore” dei diritti dei soci-tifosi. Insomma, a Timisoara ci sono riusciti. E a Saronno?
06062018