Acquarius,Indelicato: “Vediamo se avevi le carte o stavi bluffando”
“Dopo il bombardamento preventivo, fitto ma un po’ alla cieca, contro il nuovo governo, ecco finalmente un concreto casus belli”. Così il consigliere comunale Alfonso Indelicato interviene e dice la sua sulla questione migranti. “La nave Aquarius con il suo carico di migranti è respinta sia da La Valletta che da Roma, e se la prima ci aveva abbondantemente abituati alla politica delle porte chiuse, per la seconda il divieto di attracco è una novità assoluta. Una novità e insieme un’epifania, di quelle in cui manifestamente si rivela se avevi le carte o stavi bluffando”.
Prosegue Indelicato: “Forse è arrivato troppo presto il redde rationem, in un momento in cui Salvini non conosce ancora la macchina che sta guidando e non sa bene di chi può fidarsi e di chi no. Ma, d’altra parte, egli si trova nel pieno di quell’aura di cui ogni governo gode ai suoi inizi, aura fatta di simpatia, di speranza, di ottimistica attesa, di indulgente disponibilità a perdonare gli errori, di cauta apertura di credito. Quest’ultimo non è certo l’atteggiamento dei partigiani dell’ancien régime – pullulanti a Destra come a Sinistra – i quali come ho detto hanno immediatamente dato fuoco alle polveri, ma di quel vituperato popolo che contempla compiaciuto la scomparsa di Renzi e dei suoi smorti cloni, e l’apparire sul proscenio di una classe dirigente nuova, ruspante, che talvolta litiga con i congiuntivi ma forse cambierà qualche cosa”.
Infine: “E allora è proprio questo il momento di giocarsela, per Salvini e per tutto il Governo, non aspettando di essere logorati da livorosi e ben orchestrati attacchi provenienti da dentro e da fuori del Bel Paese: il momento in cui noi beceri ignorantoni che li abbiamo votati siamo ancora tutti con loro. Le recentissime esternazioni di Bonino, Strada e De Magistris sull’ argomento, tutte abbondantemente sopra le righe per cieca rabbia, inducono a maggior ragione a tenere duro: l’Italia non può essere il terminale degli sbarchi di tutta l’Africa mentre Bruxelles ci indica con fiero cipiglio la strada della virtù, e intanto ride di noi”.
12062018