Una folla di persone ha voluto dire addio all’assessore Zamin
LIMBIATE – “E’ un dolore immenso, perché immenso è l’amore”. Con queste parole, uno dei sette sacerdoti che, insieme a don Bruno, erano sull’altare della Chiesa del Sacro Cuore, ha spiegato chi era Fabio Zamin. Un uomo di grande spessore, che si è spento troppo presto a causa di una malattia spietata, marito di Nadia e padre di Stefano, Nicolò e Sofia, un amico, un collega, un compagno di avventura, prima ancora che un ottimo assessore.
A rendergli omaggio accompagnandolo nell’ultimo viaggio terreno, nel pomeriggio di ieri 25 settembre c’era una vera e propria folla di gente: gremita la Chiesa parrocchiale di Villaggio Giovi, così come impraticabile la via Tito Speri, con le persone ammassate sul sagrato e la via chiusa al traffico dalle forze dell’ordine per consentire il passaggio e la fermata di tutti quelli che non hanno voluto mancare.
Un’omelia personale, così come personale era il rapporto che legava tutti i sacerdoti delle parrocchie di Limbiate a Fabio Zamin, attivo nella Chiesa e interlocutore attento in qualità di assessore della giunta Romeo. Il sacerdote ha raccontato momenti di condivisione di idee e progetti, sottolineando come lui abbia affrontato con dignità, speranza e serenità l’ultimo anno di malattia, al lavoro in quel servizio comunale (i Servizi sociali) che gli permetteva di ascoltare le persone e di aiutarle, ricordandogli sempre che lui è stato un uomo felice e fortunato.
L’assessore Zamin aveva 54 anni. Era entrato in politica nel 1994 nelle fila di Forza Italia, ha ricoperto per sei mesi l’incarico di assessore ai Servizi sociali nell’amministrazione di breve durata guidata da Dario Citterio e poi, dal 2006 al 2011, è stato capogruppo del Pdl nel secondo mandato del sindaco Romeo. Nelle elezioni comunali del 2016 si è ripresentato come candidato della lista “Sì per Limbiate – Romeo Sindaco” e dallo stesso Romeo è stato scelto per gestire l’assessorato alle Politiche sociali.
Oltre all’intervento del sindaco di Limbiate Antonio Romeo, che lo ha sempre considerato “un amico ed un valido collaboratore, il migliore degli assessori” e che ha promesso di portare avanti con passione e tenacia i progetti avviati dal suo assessorato, toccante e commovente è stata la lettera della figlia più piccola dell’assessore Zamin, Sofia, che ha voluto rassicurarlo sul fatto che lui, quella malattia contro cui ha lottato, l’ha vinta, e la dimostrazione arriva proprio dalle tante persone presenti a cui lui ha lasciato tanto di sé.
Al termine della funzione religiosa, la sepoltura al cimitero maggiore di Limbiate.
26092018
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