Ospedale, il Comitato tira le somme: “Bene la risonanza, ritardi per Tac e nessuna nuova su liste d’attesa”
SARONNO – Con una lunga nota il Comitato per la salvaguardia ed il rilancio dell’Ospedale di Saronno torna a parlare del presidio di piazzale Borella. Lo fa partendo dalle ultime novità, facendo i “conti in tasca” agli investimenti e dando un quadro dell’impegno delle Amministrazioni del comprensorio con anche una bacchettata all’Amministrazione saronnese.
Ecco il testo integrale (per velocizzarne la lettura abbiamo inserito dei titoletti ndr)
Negli ultimi tempi la stampa ha raccolto più interventi sulla situazione del nosocomio saronnese ed anche il Comitato per la salvaguardia ed il rilancio dell’Ospedale di Saronno desidera entrare nel dibattito.
NUOVA RISONANZA MAGNETICA, DIAGNOSTICA E TAC
Siamo pienamente soddisfatti per la notizia che la nuova risonanza magnetica ha iniziato l’attività, un poco meno lo siamo per il ritardo della messa in funzione della Diagnostica radiologica in Pronto soccorso e della nuova TAC: ci auguriamo che i contrattempi si possano celermente superare.
SALE OPERATORIE & LISTE D’ATTESA: NESSUNA BUONA NUOVA
Desta invece viva preoccupazione apprendere che le nuove sale operatorie entreranno in funzione solo nel 2021. Converrà ricordare che i finanziamenti (i 6 milioni di cui tanto si è parlato) sono stati stanziati ben 4 anni orsono e finora non sono stati utilizzati. Attendiamo fiduciosi che la pubblicazione del bando di aggiudicazione ed il successivo inizio dei lavori non incorrano in intoppi vari, così da rimandare l’apertura di strutture di vitale importanza. Nel frattempo nulla è stato risolto rispetto al problema delle lunghe liste d’attesa: per esami e visite specialistiche i cittadini utenti sono spesso costretti a rivolgersi a strutture private e pagare di tasca propria per avere risposte in tempi accettabili ai loro problemi di salute.
CARENZE DI PERSONALE
Alcune Unità operative stanno tuttora lavorando con grave carenza di personale medico: le più forti criticità siono nelle Unità di Ostetricia e ginecologia, Medicina, Anestesia e rianimazione, Pediatria, Oculistica, Laboratorio ed Anatomia patologica. Queste carenze costringono il personale medico a turni di lavoro pesanti con rinuncia a ferie e riposi dopo le guardie attive notturne. Di questi sacrifici siamo profondanente grati. Ma le ovvie conseguenze sono la riduzione di attività ambulatoriale ed i lunghi tempi di attesa. In un momento in cui i professionisti hanno ampie possibilità di scelta, vista anche la diffusa carenza di personale medico ed infermieristico, è naturale che si orientino verso aziende ospedaliere ove gli organici sono più completi con la possibilità di fruire dei riposi e delle ferie previste dai contratti nazionali e di turnazioni meno stressanti. Si rende, quindi, necessario ed inderogabile un riequilibrio delle figure sanitarie all’interno dell’Azienda tale da pianificare e migliorare, nel limite del possibile, le situazioni di disagio.
PERCHè NON CHIEDERE FINANZIAMENTI AGGIUNTIVI COME TRADATE?
Pensiamo che in questa fase, in attesa della riorganizzazione delle aziende in ospedali di 1° e 2° livello, sia necessario chiedere a Regione Lombardia finanziamenti aggiuntivi come avvenuto recentemente a Tradate, in modo da sistemare la logistica dei numerosi reparti in difficoltà ed utilizzando al meglio i finanziamenti, magari spostandone una parte consistente verso il Presidio Saronnese, vista anche la scelta strategica dell’Ospedale unico di Busto-Gallarate. Crediamo fermamente che siano i professionisti ed i primari in particolare, a far da traino ed attrattiva per le nuove assunzioni: a breve saranno assunti nuovi responsabili di struttura a causa del pensionamento o spostamento in altra sede (Otorino, Medicina, Pronto soccorso) e ci auguriamo sia fatta una oculata scelta
in tempi brevi
COINVOLGIMENTO COMUNI DEL COMPRENSORIO… TRANNE SARONNO
Infine, riteniamo buona cosa che la situazione del nostro Ospedale sia stata recentemente valutata da alcuni consigli comunali (Misinto, Caronno, Turate, Origgio, Gerenzano, Solaro) e siamo ben contenti che i Sindaci di quei Comuni si preoccupino del suo funzionamanto.
Ci rammarichiamo che molti altri non l’abbiamo voluto fare, in primis nel Comune più direttamente interessato, Saronno.
15102019
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Commenti
l’Ospedale di Saronno è indispensabile per Saronno e per il territorio intorno, per i servizi che debbono essere garantiti in una Regione, che(a parole) dichiara i servizi della sua Sanità un fiore all’occhiello.
Quindi il problema è duplice “malagestione dei soldi dei cittadini” e “servizi” non sempre adeguati (tempi e attrezzature) alle richieste degli utenti.
Il personale pur nelle difficoltà fa quello che può e forse in alcuni casi anche di più ma non basta.
Il fatto che i sindaci del territorio si sentano investiti del problema rende ancora più amaro il distacco con cui l'”amministrazione pro tempore ” di Saronno se ne “occupa”.
Poi forse qualcuno dimentica anche che l’Ospedale di Saronno è paragonabile ad una medio/grande azienda di Saronno ( se ancora ce ne sono) e quindi deve essere comunque tutelato.
L’Ospedale di Saronno porta fatturato ai commercianti e al Comune 365 (366) giorni l’anno
ma se invece si preferisce investire “tempo e denaro” sulla 3Valli che dura un giorno…..
capolinea!
SI vede che lui quando ha bisogno di serve di strutture private….
Se non ci sono medici e infermieri, fare nuove sale operatorie ha un senso?
Fagioli non può farsi nemici in Regione, é più importante la sua carriera politica che il nostro ospedale.
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Esatto ?
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Gallera ho già deciso che Saronno diventerà un P.O.T.: chi ha bisogno di un ospedale, potrà rivolgersi a Busto-Gallarate o Garbagnate o Legnano: ….tutto il resto è noia, a partire dal comitato per finire a inutili commenti Vs Fagioli e la Lega.