Saronno al centro attacca: “Ecco lo sbando viabilistico della Amministrazione”
“In città siamo un po’ tutti incuriositi dalle ‘nuove vie amministrative‘ prese dall’Assessore con delega al sistema della mobilità, Roberto Barin.
Il primo nuovissimo percorso gestionale consiste nel restare sgomento dall’apprendere della chiusura causa lavori della parte terminale di via Stoppani (dall’incrocio con via Frua alla congiunzione con via Miola) e del conseguente cambio del senso di marcia del braccetto di via Frua compreso tra le vie Larga e Stoppani: candidamente confessa di esser caduto dal pero.
A molti verrebbe già da chiedersi come facesse Barin a non saperne nulla: è lui o non è lui l’Assessore deputato? Chi avrebbe deciso per il cambio di senso di marcia e per la chiusura della via?
In questo contesto già si applica la seconda nuova strada amministrativa intrapresa da Barin:
“[…] vorrei precisare che l’Ufficio Mobilità in generale non ha il compito di predisporre la chiusura di una strada per una riparazione o per una semplice manutenzione, come pure la segnaletica stradale per eventuali percorsi alternativi, ma che tali attività rimangono in capo all’azienda che ha avuto l’incarico di effettuare i lavori.”
Ossia secondo l’Assessore a Saronno, città-labirinto di sensi unici e vie strette, è la ditta effettuante i lavori che deve decidere ‘il da farsi’ in tema viabilistico: che poi si tenga conto delle ripercussioni sul traffico cittadino generale non è importante e, soprattutto, non è affare dell’Assessore al sistema della mobilità al quale non competono certe cose. Mica si parla di inesistenti piste ciclabili o ‘red carpet’!
Ma l’Assessore continua:
“Faccio inoltre presente che l’ordinanza di chiusura della strada viene predisposta dalla Polizia Locale, senza che debba essere coinvolto personalmente”
Quindi la palla potrebbe passare alla Polizia Locale: cosa ne penserà l’Assessore alla Polizia Locale, Nigro? Almeno lui sapeva qualcosa riguardo la mutata viabilità? E chissà perchè l’Assessore alla comunicazione, Nigro, non ha provveduto a comunicare agli altri membri della Giunta e ai cittadini.
Insomma, verrebbe da chiedersi nella Giunta saronnese a chi spetti l’organizzazione della viabilità cittadina: di sicuro non all’Ufficio mobilità (eh già: di solito non si va dal calzolaio per acquistare il pane o la frutta, ma tu guarda!).
A Saronno, però, non fai in tempo a porti una domanda che immediatamente la Giunta stessa ti da risposta: in via San Michele viene cambiato il senso (unico) di marcia e portato nell’identica direzione di via Doberdò. Subito iniziano le proteste dei cittadini che vedono allungarsi il percorso per raggiungere/uscire da casa.
Chi ha studiato il tutto? L’Assessore Barin. Cioè: a Barin il tema viabilistico non compete, ma gli compete. Ad libitum. Basta aver voglia e, magari, infilarci una bicicletta in mezzo e subito la voglia arriva.
Ciliegina sulla torta, il 14 marzo, a quattro giorni dall’inizio dei lavori, viene riaperta la parte terminale di via Stoppani e ripristinato il ‘solito’ senso di marcia del braccetto di via Frua. I lavori sono finiti? Ma secondo l’Assessore al sistema della mobilità non avrebbero dovuto impiegare venti giorni?
Forse sarebbe il caso di chiedere lumi all’Assessore ai lavori pubblici, ma la buca è ormai stata coperta e si sa che Nigro è impegnato a contare le buche delle strade di Saronno, Busto Arsizio e Gallarate: cosa ne saprà mai dei lavori pubblici di via Frua?
17032014