Don Desio chiede gli arresti domiciliari
Secondo le prime indiscrezioni la struttura indicata dall’avvocato del religioso come luogo per i suoi domiciliari sarebbe una clinica ospedaliera gestita da personale religioso in provincia di Perugia. Una realtà con minimi contatti con l’esterno. A dirigere la struttura sarebbe un
sacerdote psicologo e psicoterapeuta che con un team di esperti garantirebbe al religioso una costante assistenza.
Dopo l’arresto e una decina di giorni in cella a Ravenna, ora don Desio si trova in una cella del carcere di Forli, una struttura dedicata a persone a cui cui sono state mosse le stesse accuse di cui deve rispondere il religioso. In questi mesi ha ricevuto le visite della sorella e dell’avvocato Battista Cavassi che l’ha descritto come abbattuto ma fiducioso.
I guai del religioso erano iniziati nel mese di febbraio quando la sua auto era finita in un canale: tre parrocchiani l’avevano salvato ma i riflettori della stampa di erano accesi sull’episodio a causa dell’elevato tasso alcolemico fatto registrare dal religioso. Proprio per rispondere ad una delle tante accuse arrivate a suo carico sul web il religioso avrebbe, secondo l’accusa, usato il profilo di un 14enne.
Il commento aveva insospettito il padre del minorenne che si è rivolto alle forze dell’ordine. Da lì è partita l’indagine che ha portato al sequestro del pc e dei telefoni del religioso e al suo arresto. La notizia aveva suscitato molto scalpore anche a Saronno dove don Giovanni Desio ha vissuto a lungo prima di diventare sacerdote e dove sono rimasti molti dei suoi amici più cari. Anche per questo erano arrivate forti prese di posizioni.
16062014