Fontana dopo il Campiello: “Sono pronto a nuove sfide e nuove storie”
SARONNO – Una marea di saluti e di complimenti sono arrivati allo scrittore saronnese Giorgio Fontana che sabato sera ha conquistato il premio Campiello. Rientrato dalla trasferta di Venezia il saronnese, che ha conquisto il primo posto con “Morte di un uomo felice”, ha voluto rispondere con un post sul proprio sito a tutti i messaggi ricevuti compresi quelli di molti saronnesi.
Un breve messaggio in cui ringrazia e soprattutto rimarca di essere pronto a ” Nuove sfide, nuove storie”.
“Innanzitutto: mi scuso se non rispondo direttamente a tutti i messaggi che ho ricevuto su Facebook e Twitter, via email eccetera. Il rischio è quello di limitarsi a copiare e incollare dei “grazie mille”, e mi sembrerebbe poco serio: del resto, tempo per fare bene tutto purtroppo non ne ho. Sono tornato a casa ora dall’avventura del Campiello, e scrivo subito questo post sperando che sia un buon sostituto collettivo: e un grande, enorme ringraziamento.
Solo poche righe, perché chi vince rischia sempre di sembrare un po’ antipatico. L’altro ieri qualcuno mi diceva: “Ma se domani vinci il Campiello, a 33 anni, che ti resta?” Che modo sbagliato di porre le cose. Come se scrivere si riducesse a vincere una competizione, e come se l’età qui fosse un fattore determinante. Mi restano la volontà e la possibilità – accresciuta da un premio importante – di fare di più e meglio, di lavorare con maggiore calma e libertà: che è tutto ciò che chiedo. Nuove sfide, nuove storie.
Quanto al modo in cui penso alla letteratura, non cambia di una virgola: e lo stesso vale per il mio lavoro di militanza critica, i miei gusti musicali, la mia fede calcistica – 7 a 0, eh! – o le mie idee politiche. Franz Kafka rimane sempre il mio eroe. Continuo a leggere fumetti e studiare pensatori anarchici. I miei amici – che hanno contribuito a trasformare il teatro la Fenice in una curva da stadio – restano i miei amici.
E poi sì, davvero, grazie.
Dico spesso che i libri si fanno in due: senza l’affetto e la fiducia dei lettori – di voi – non sarei mai arrivato qui. Che è un buon punto da cui ripartire con pazienza: di storie da raccontare ce ne sono; non posso assicurare che lo farò sempre al meglio, ma posso assicurarvi che ce la metterò sempre tutta – e nella maniera più onesta possibile. Da questo punto non mi muovo. Il resto si vedrà.
E ora vado a dormire tantissimo.
15092014