Silighini contro Comi:”Mi ha volutamente boicottato, dovrebbe dimettersi”
Ecco la nota integrale inviata nella notte.
“Oggi pomeriggio nella sede regionale del partito a Milano ho firmato l’accettazione della Candidatura per la Camera dei deputati nelle file del PDL” a parlare è Luciano Silighini Garagnani Presidente del gruppo Lombardia dei Promotori della libertà. Un candidatura arrivata con un enorme carico di polemica interna al PDL, con Silighini che per la prima volta punta il dito contro i vertici del coordinamento di Varese nella figura di Lara Comi.
“Oggi pomeriggio mi ha convocato nella sede regionale PDL Sante Zuffada,( consigliere regionale e incaricato del raccogliere le accettazioni) che con il mio curriculum alla mano mi ha chiesto se avessi presentato la mia candidatura anche al Provinciale di Varese perché non risultava. Immediatamente sono entrato nella stanza a fianco dal Coordinatore regionale Mario Mantovani che mi ha confermato chiaramente che la Coordinatrice Provinciale Lara Comi non gli ha assolutamente detto che avevo intenzione di candidarmi e nemmeno ha fatto il mio nome come persona intenzionata a candidarsi nonostante da settimane lo sapesse e mi avesse detto che avrebbe presentato la mia candidatura!!”
Luciano Silighini Garagnani in diverse occasioni riportate anche dalla stampa e dai media nazionali, come durante la mostra “Berlusconi bambino” ,dichiarò di essere intenzionato a candidarsi e di aver presentato la propria candidatura alla Comi.
“Davanti al Senatore Mantovani ho contattato Lara Comi che con un sms mi rispondeva testualmente che gli unici nomi inseriti nell’elenco dei candidati sono stati quelli fatti venerdì scorso durante la riunione provinciale di Varese” Silighini sbotta “Peccato che io a quella riunione non sia stato invitato nonostante sia iscritto e avessi chiesto di partecipare”
Silighini racconta che lo stesso Mantovani sia restato sorpreso che Lara Comi non gli avesse presentato il suo nominativo come Candidato:
“Mantovani si è stupito che la Comi non gli avesse detto una parola sulla mia candidatura. Io resto allibito e profondamente colpito nel vedere una Parlamentare europea, una Coordinatrice provinciale,una ragazza di 29 anni tacere una cosa simile quando era a conoscenza di tutto come lo sono i media da settimane. Sono comportamenti incredibili. Per la lista di Lombardia 2 a Roma non mi stupirei se il nome principale fatto dal Coordinamento Provinciale presieduto da Lara Comi fosse il suo!! Il Coordinamento di Lara Comi che presenta Lara Comi come candidata. Scommettiamo?”
Silighini come un fiume in piena continua
“Ho chiesto un incontro con Lara Comi a dicembre presentandogli una serie di iniziative che intendevo svolgere sul territorio. Lei apprezzò molto, rimase particolarmente colpita dalle mie video interviste fatte chiedendo i problemi che ha Saronno e Varese. Mi disse che mi avrebbe chiamato al Coordinamento per fare alcuni eventi proiettando le riprese. Ma mai mi chiamò. In seguito prima di Natale le presentai la mia candidatura con tanto di curriculum anticipato via mail con ricevuta di lettura. Non solo: a fine dicembre quando organizzai la raccolta coperte per i senzatetto e giocattoli per i bimbi poveri e avvisai Lara Comi invitandola a partecipare con tutto il partito, lei mi invitò a sentire il suo collaboratore e Coordinatore cittadino di Saronno Paolo Strano; mi diede il suo numero ma nonostante lo chiamai più volte non mi rispose e una volta mi rifiutò pure la chiamata e nemmeno via sms mi calcolò. Continuai a sentire Lara Comi fino al 4 gennaio quando le ripetei che potevamo fare altre iniziative utili per il territorio insieme e le chiesi ingenuamente e fiducioso un aiuto sulla mia candidatura e lei mi rispose: certo. Ribadendomi che vi erano anche altri nomi importanti. Si. Poi si vedrà quale sarà questo nome importante.. Io resto sempre convinto di immaginarlo…”
Dopo il colloquio con il Coordinatore Mantovani la corsa al Parlamento non si chiude del tutto?
“Si sicuramente è chiusa. La prassi vuole che i Coordinamenti provinciali facciano una rosa di nomi al regionale, lui li vagli e poi porti quei nomi ed altri al nazionale per chiudere le liste con l’ordine scelto. Mario Mantovani è stato molto gentile, disponibile e mi ha chiesto di dargli una mano su Varese visto che serve. Mi ha chiesto un gesto verso il partito dando la mia disponibilità ad accettare comunque la candidatura dove servisse. Io quando mi dissi disponibile al partito proponendo la mia candidatura lo feci per puro spirito di militanza, non per avere lo stipendio statale e ho dimostrato di non aver paura di contarmi presentando più di 10mla firme per le primarie e quasi 18mila per l’accompagnamento della mia candidatura che Lara Comi ha reso oblia davanti al Regionale. Con questo spirito ho accettato di firmare l’accettazione in bianco dando disponibilità al partito di usarmi dove serve. Questo è fare politica senza usare giochetti che giudico riprovevoli”.
Silighini non si ferma e si toglie tutti i sassolini dalle scarpe tenuti per giorni e giorni a quanto pare.
“Ho evitato polemiche anche quando su Twitter ho trovato il mio account con il blocco verso quello della Comi dove risultava che mi aveva bloccato. Ok: anche mia cugina piccolina fa queste cose e sono passato avanti. Ho sorvolato quando Paolo Strano sui giornali disse che mai l’ho cercato anche se ho possibilità di mostrare le chiamate e gli sms senza sua risposta. Ho taciuto per il bene e l’unità del partito. Ma ora a vedere queste cose come si fa a tacere? La direzione del PDL ha approvato un documento dove chiede di non mettere in lista parlamentari europei. Mi auguro che qui a Varese non si facciano eccezioni per la Comi. Se si dimette da Strasburgo al suo posto entra la De Martini che alle ultime regionali appoggiava il candidato del PD in Liguria. Bella fine farebbe il PPE Italiano.”
Silighini entra anche nella polemica preferenze e risponde a chi chiede un parere sulle eventuali dimissioni della Comi da Strasburgo per Roma
“Io fossi al Parlamento europeo li resterei e tra un anno mi ripresenterei agli elettori per vedere in quanti hanno apprezzato il mio lavoro. Mi riconterei. Sono stati tantissimi i voti con la triplice preferenza : Berlusconi-Mauro-Comi e ora che Mauro è passato con Monti sarebbe più utile al partito che la Comi stesse la e cercasse di bissare i suoi 60mila voti magari aumentandoli. Io non ho avuto timore a contarmi ma non è servito visto che lei il mio nome si è guardata bene dal farlo, ma non facendolo ha mancato verso quegli elettori che a gran voce e visibilmente hanno detto che volevano me come candidato. Ora vediamo se il PDL qui prenderà nuovamente il 31% dei consensi. Me lo auguro come mi auguro che si smettano questi gesti fratricidi come quello compiuto contro di me perché se ci presentiamo con questi teatrini sembriamo solo invidiosi di chi fa. Saronno non è un feudo intoccabile, ma è una città con mille problemi che noi stiamo cercando di risolvere. Non vogliamo rubare ne spazi ne visibilità e chi teme questo e fa ripicche sbaglia di grosso e fa male alla città e al Partito”
Su Saronno Silighini parla chiaro ancora
“Io faccio politica da 20 anni ma nella zona di Saronno solo da pochi anni, con una ribalta mediatica salita solo ora grazie alle Primarie passate. Qui ho ancora intenzione di svolgere politica pura, vera, lontana da giochi simili perché se il PDL a Saronno e Varese sta sotto questi schemi, lungi da me l’idea solo di avvicinarmici. Una sede qui l’hanno chiusa. Io ne volevo aprire due ma sembra che al PDL di Lara Comi non sia cosa gradita. Benissimo, resterà dei “Promotori della libertà” e dei cittadini che vogliono fare politica con gli ideali puri del liberalismo italiano, quello che indica l’invidia, la gelosia, come culture diverse dalla nostra. Questa è la politica di Berlusconi che noi seguiremo. Mi auguro che la gente comprenda e che comprendano i nostri dirigenti nazionali, perché con scene come queste non andiamo lontano e fanno solo tanta tristezza. Oggi per la prima volta mi sono vergognato di essere nel PDL a Saronno, a Varese ed è grave perché come me in molti questa sera sono delusi e schifati.”
Un messaggio a Lara Comi?
“Dopo che il Coordinatore regionale ha ammesso che lei non ha presentato la candidatura di un dirigente di un gruppo interno al suo stesso partito, un suo concittadino, senza motivo…beh..io mi dimetterei da Coordinatore provinciale. Sarebbe un atto di serietà che io farei. Ma parlo per me. Lei non so se lo farà”.