Salvataggio del giudice di pace:la volontà c’è, ma bisogna fare i conti
“Tutti i comuni del Saronnese hanno condiviso l’intenzione di salvare il servizio del giudice di pace – ha commentato il sindaco Luciano Porro – ora dobbiamo solo guardare le cifre per concretizzare l’accordo in modo che sia sostenibile dai nostri bilanci stretti nella morsa del patto di stabilità”.
All’incontro, che si è tenuto martedì in Municipio, hanno partecipato oltre a tutti i sindaci del Saronnese e ad alcuni delegati delle realtà in provincia di Milano, Monza e Brianza e Como anche il coordinatore cittadino Erminio Venuto, presente con il delegato dell’associazione forense saronnese Andrea Leo.
“Tutti le Amministrazioni – ha esordito Porro – hanno espresso preoccupazione per i costi da sostenere che in tempi difficili come quelli attuali sono tutti gravosi ma siamo tutti concordi sulla necessità di trattenere in città questo servizio”. Partendo da questa dichiarazione d’intenti i primi cittadini si sono dati appuntamento a metà aprile:”Prepareremo un calcolo dei costi (che si aggirerebbero, secondo le prime stime, intorno agli 80 mila euro all’anno ndr) e anche ad un’ipotesi di divisioni tra i diversi enti locali fatta in base al numero di abitanti. Non possiamo permetterci delle nuove assunzioni – ha concluso Porro – più probabilmente sarà distaccato del personale comunale che part-time presterà servizio in cancelleria”.
28032013