Trasferta saronnese a San Fratello per la Pasqua
SARONNO – Trasferta a San Fratello, per le festività pasquali, da parte di una ventina di saronnese, soci e simpatizzanti dell’associazione “Sicilia a Saronno” che parteciperanno, nella cittadina del messinese, in particolare alle celebrazione del “venerdì santo”, che a San Fratelli si commemora in un modo del tutto particolare, a suon di tromba.
Un evento unico nel suo genere, e la presenta del gruppo proveniente da Saronno va a sancire ulteriormente i già ottimi rapporti fra Saronno e la cittadina siciliana la cui Fanfara è stata ospiti già molte volte nella città degli amaretti.
“Vi è il castello de San Filadelfo, habitato da Longobardi, ch’ancora cosi favellano”: così è scritto su un libro storico di fine cinquecento per definire quella che poi sarebbe divenuta San Fratello, “feudo longonbardo” in piena Sicilia. Come recita infatti Wikipedia, “durante il dominio normanno della Sicilia da soldati e coloni lombardi provenienti da un’area dell’Italia nord-occidentale i cui limiti massimi, per ragioni linguistiche, si possono racchiudere in un quadrilatero che ha i suoi vertici nelle città di Vicoforte (Cuneo), Mombaruzzo (Asti), Sassello (Savona) e Calizzano (Savona). La denominazione del paese, nel dialetto locale galloitalico, è ancora quella medievale di San Frareu (San Filadelfio), tradotto erroneamente in San Fratello, a causa del mutamento fonetico di F(i)ladelphu(m) > Fladellu(m) assimilato a Fratellu(m). In latino è Terra Sancti Philadelphi, Sanctus Philadelphus, mentre il nome del più antico insediamento greco, che sorgeva circa due chilometri a Nord dell’attuale centro urbano, è Apollonia.
Attualmente il paese, situato a poco meno di 700 metri d’altitudine, conta 3800 abitanti.
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