Per gli svizzeri adesso Lara è Comi… nista: è “guerra” sui frontalieri
LUGANO – La bandiera dell’Urss sullo sfondo ed una Lara Comi in versione assolutamente inedita, vestita da militante del Partito comunista sovietico, con tanto di falce e martello tatuata sul braccio. Ecco come si presenta oggi l’europarlamentare saronnese sul popolare quotidiano online della Svizzera italiano, il Mattinonline. La “sollevazione” della coordinatrice varesina del Pdl, contro la campagna elettorale dell’Udc elvetico che in qualche modo se l’era “presa” anche con i frontalieri, a quanto pare non è stata gradita da Chiasso in su e Lara Comi è subito finita nel mirino dell’articolista del Mattino che, con un gioco di parole, definisce l’esponente politica italiana come “Lara Comi…nista”.
“L’eurodeputata italica difende i frontalieri come manco i sindacalisti, il P$ e i moralizzatori messi insieme… Ma Berlusconi è al corrente di questo cambiamento di rotta della sua adepta?” scrive il Mattino online, che tra l’altro giunge alla conclusione:”Lara Comi è ufficialmente diventata una kompagna! Nella sua crociata in difesa dei frontalieri, e contro quei maledetti ticinesi che si azzardano a difendere il loro territorio che deve assolutamente essere terreno di conquista dell’Unione Eurosovietica, l’eurodeputata prende posizioni molto simili a quelle dei sindacalisti, dei partiti di sinistra e dei moralizzatori (meglio ancora se ex magistrati)… tutti messi insieme!”
Il Mattinonline, giornale vicino alla Lega dei ticinesi, non è d’altronde mai stato molto tenero con Comi (che stavolta però se l’era presa con l’Udc, partito “concorrente” rispetto ai leghisti d’oltre confine) e, in generale, con l’Italia.
Insomma, la querelle con la vicina Svizzera appare tutt’altro che conclusa.
170413