Lara Comi:”Aumentare l’Iva sarebbe un autogol”
SARONNO – “L’idea di giocare al ribasso sull’Imu, rimodulandone l’imposta grazie all’aumento delle detrazioni da 200 a 400 euro così da recuperare i 2 miliardi necessari per coprire il mancato aumento dell’Iva, è sbagliata. I binari devono essere distinti, certi scambi sono improponibili. Ma è anche sbagliato mettere in contrapposizione il lavoro all’Iva, perché sono aspetti della stessa medaglia. Il commercio non è occupazione da serie B”.
Lo afferma l’europarlamentare saronnese del Pdl, Lara Comi.
“Pensare di aumentare l’Iva nel periodo di peggiore contrazione dei consumi dal dopoguerra – sottolinea Comi – con una moria di negozi che rischiano l’azzeramento tra dieci anni, secondo l’Osservatorio della Confesercenti, sarebbe un clamoroso autogol. L’ulteriore inasprimento dell’aliquota provocherebbe l’ennesima drammatica riduzione dei consumi, con la conseguente diminuzione del gettito tributario che annullerebbe, di fatto, i presunti benefici. E avrebbe il solo risultato di ‘gettare benzina sul fuoco della recessione’ come ha giustamente sottolineato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli. Difendere il commercio significa difendere l’occupazione. Sul lavoro, in attesa del piano Giovannini, mi auguro che già domani, nel pre-vertice europeo con i ministri del Lavoro e delle Finanze di Spagna, Francia e Germania, l’Italia possa trovare un’intesa non solo sulla ridestinazione dei nuovi programmi 2014-2020 verso politiche dell’occupazione, ma anche sulla riprogrammazione di una parte dei 30 miliardi di euro di fondi Ue 2007-2013 destinati al nostro Paese e che vanno spesi entro il 2015. Queste risorse darebbero una forte spinta per l’occupazione in Italia”.
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