Omicidio corso Italia, la prima ricostruzione
Secondo le prime indiscrezioni che parlano di quanto emerso dalle immagini della videosorveglianza del punto vendita e di altri negozi attigui sotto i portici dell’ultimo tratto di corso Italia davanti a piazza San Francesco, tutto sarebbe iniziato intorno alle 16,20 di ieri quando un uomo sarebbe entrato nella gioielleria “Il dono di Tiffany”.
Una persona come tante, vestito con pantaloncini corti a quadri e una t-shirt, che si è comportato come un normale cliente. Tanto che la commerciante ha svolto il proprio lavoro come sempre: ha chiuso a chiave la porta d’ingresso, per ragioni di sicurezza, e gli ha mostrato collane e braccialetti. L’uomo in questa fase sarebbe apparso tranquillo.
La svolta dopo circa 45 minuti quando l’uomo ha preso una delle custodie rigide dei gioielli ed ha colpito in testa la donna. La 62enne si sarebbe accasciata a terra con l’uomo che avrebbe continuato ad infierire anche con calci e pugni lasciandola ormai senza vita.
A questo punto l’uomo avrebbe messo alcuni gioielli nell’astuccio e sarebbe scappato dalla porta sul retro dileguandosi in pochi minuti.
Dall’esterno, complice la porta chiusa e la conformazione del negozio era impossibile accorgersi dell’accaduto tanto che l’allarme è scattato solo alle 20 quando i familiari non avendo notizie della donna sono corsi al negozio allertando anchele forze dell’ordine.
Foto: la gioielleria ripresa da googlemaps
04082013