Disoccupazione, Comi: “In Europa 3 milioni di posti vacanti”
Lo ha affermato l’europarlamentare saronnese di Forza Italia, Lara Comi, che nel fine settimana a Genova ha tenuto un incontro formativo rivolto ai giovani per spiegare le opportunità di occupazione che offre l’Europa. All’incontro, presso lo Spazio Incontri della Regione Liguria, erano presenti Fabio Padovan e Nicoletta Lanza, coach e trainer di Formenergy. Quella di Genova è la quinta tappa del tour “La politica al lavoro per il lavoro dei giovani” dopo gli incontri di Milano, Torino e Brescia. Il progetto è il primo esperimento di un deputato europeo che con esperti di settore ha promosso un viaggio nelle Regioni Piemonte, Lombardia, e Liguria per spiegare ai giovani come promuovere se stessi e cogliere le opportunità di lavoro che offre l’Unione europea.
“Le varie istituzioni europee – ha sottolineato Comi – Parlamento, Commissione, Bei, Bce, Mediatore europeo, Corte di Giustizia, Comitato delle regioni, solo per citarne alcune, offrono spesso stage e tirocini che possono diventare un’occasione di ingresso nel mondo del lavoro. Bisogna saper cogliere le opportunità che l’Ue offre nella direzione di una maggiore mobilità di studio e lavoro. Uno strumento molto utile è, per esempio, Eures, il portale europeo della mobilità professionale (https://ec.europa.eu/eures/home.jsp?lang=it). Inserendo la propria candidatura si possono conoscere le offerte di occupazione da 32 Paesi europei, che attualmente sono circa 2 milioni, con 32 mila datori di lavoro registrati. In termini di formazione all’estero e di possibilità dunque di apprendere e perfezionare una lingua straniera, va data attenzione al nuovo “Erasmus per tutti” 2014-2020 (http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/index_it.htm ) che grazie a un budget di 15 miliardi di euro, aumentato del 40 per cento rispetto al precedente stanziamento, è destinato a coinvolgere 4 milioni di giovani. Il programma prevede anche borse di studio e un nuovo sistema di prestiti agevolati per gli studenti universitari che intendono realizzare un master di uno o due anni fuori dall’Italia”.
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