Via Monte Grappa, Strano: “Costretti a pagare i costi delle sperimentazioni del Pd”
SARONNO – “Stupisce quanto sta accadendo in via Monte Grappa e limitrofe. Negli scorsi mesi, anche facendomi portavoce di molti residenti, avevo detto all’assessore Roberto Barin di fare attenzione ad alcune problematiche: mi era stato risposto che aveva deciso prendendo bene in considerazione tutto e che tutto sarebbe andato bene. Oggi lo vediamo”.
Inizia così la nota inviata da Paolo Strano, portavoce di Saronno al centro, in merito alla nuova viabilità del quartiere a ridosso del centro storico.
“Da ormai quattro anni assistiamo a curiose rivoluzioni della viabilità che si espandono per la città come un morbillo: si chiamano ‘sperimentazioni’, ci viene detto. Sedicenti esperti decidono cosa ‘sperimentare’: dalla carta si passa sul campo senza alcun confronto coi cittadini, poi segue sempre l’applicazione dell’etichetta ‘esperimento fallito’ che, si sa, di norma genera mostri.
Ed ecco che poi ci si ritrova un dedalo di sensi unici, tutto il traffico della zona mandato su via don Monza, l’incremento del traffico davanti l’asilo ‘Monte Santo’ (porterà più rischi per i piccoli), parcheggi sulla sinistra (comodi per il guidatore, specie se anziano), il traffico pesante si porta più entro il centro abitato (normalmente si cerca di fare l’esatto opposto), camion che si bloccano. Si dovrebbero calcolare gli ostacoli al transito presenti sui percorsi.
Tutto ciò avviene con buona pace di uno dei punti programmatici del sindaco Porro: la partecipazione e il dialogo coi cittadini.
Questo modo di agire -e di gestire- appare completamente assurdo, specie se riletto con un’ottica: prima di ‘rivoluzionare’ o gestire una situazione… bisogna conoscerla. Occorrerebbe ‘immergersi nella situazione’ ascoltando tutte le componenti (abitanti, gestori di attività commerciali, fruitori di servizi): si chiama ‘confronto col territorio’. Ma ammetto che è più facile giocare coi soldatini di bronzo: li metti dove e come vuoi e stanno zitti perdurando con la stessa espressione sulla faccia indipendentemente da quanto gli si fa fare.
Ora il Partito democratico, contento di aver sperimentato, cercherà di ascoltare i cittadini: confrontandosi con loro deciderà cosa cambiare e dove. Un vero peccato che fare un lavoro e poi rifarlo abbia un costo economico che si ripercuote sulle finanze pubbliche: normalmente si cercherebbe di gestire con prudenza, perizia e rispetto quanto prelevato ai cittadini. Chissà quando il PD non dico ‘farà’, ma almeno ‘sperimenterà’ anche questo.
Paolo Strano,
consigliere comunale del gruppo ‘Saronno al Centro’
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Commenti
SAC arrendetevi, siete fuori dai giochi che contano.
bravisssimo Marco
E’ curioso che nei paesi limitrofi si cerca di “risparmiare” rifacendo la segnaletica orizzontale solo nei casi di estremo bisogno, e invece a Saronno ci si può permettere di fare esperimenti viabilistici con tanto di striscie e zebrature già disegnate, che poi magari vanno eliminate e rifatte. Forse di questi tempi un po’ di oculatezza nel spendere i soldi pubblici non guasterebbe…sicuramente i cittadini avrebbere preferito qualche tassa in meno.
Concordo …passate da via volta prima di farne altre, qui c’e’ bisogno di nuove strisce , quelle per i disabili non si vedono nemmeno piu’, purtroppo sono di colore giallo’ ma a barin piace di piu’ il blu!!!
Sono del medesimo parere, Marco!