Psi: “Consegniamo una città migliore di quella che abbiamo trovato”
Abbiamo fatto tre domande, semplici e molto aperte,
1. bilancio dell’anno appena trascorso e degli ultimi 5 anni di Amministrazione ed opposizione
2. identikit del candidato sindaco ideale
3. le tre priorità della città di Saronno
a tutti i gruppi consiliare per fare un bilancio dell’anno appena passato e iniziare a guardare a quello che arriverà.
Bilancio dell’ultimo anno e dei 5 di amministrazione
Il bilancio della nostra esperienza è positivo. Lo affermiamo con convinzione. La nostra forza politica ha contribuito non poco all’amministrazione della città, sia con l’apporto in Consiglio Comunale, sia con l’appporto diretto in amministrazione. Non ha senso intestarsi meriti specifici. Non ci siamo mossi con spirito partigiano, ma abbiamo sempre operato all’interno di un disegno complessivo. Anzi, possiamo dire di aver contribuito a rinforzare lo spirito di coalizione. E anche quand’anche siamo stati i propugnatori, iniziatori di una proposta abbiamo saputo coinvolgere le forze politiche e i cittadini, come nel caso del Testamento Biologico. Il bilancio, ovviamente, deve tenere conto di un limite che ha condizionato e condiziona l’azione amministrativa e cioè l’esiguità delle risorse. Ciò nonostante diciamo con soddisfazione che fra i grandi obiettivi indicati nel bilancio di mandato, la riorganizzazione della macchina comunale è stato realizzato. Oggi, la città fruisce dei medesimi servizi spendendo meno. Si chiama efficienza. E poichè anche la qualità non è diminuita si può anche dire che i servizi siano erogati in modo efficace. Il percorso non è terminato e bisognerà proseguire. Al di là di alcuni momenti di tensione e di qualche strumentalizzazione di troppo, abbiamo dimostrato attenzione ai dipendenti comunali, in un clima generale per altro ostile verso i pubblici dipendenti. Aver riordinato i fondi dei salari accessori di dipendenti e dirigenti che presentavano discutibili applicazioni è stato un lavoro di lunga lena, oscuro, ma importante. La riorganizzazione della Polizia locale, la riorganizzazione della comunicazione istituzionale, aver portato a compimento l’adeguamento di gran parte della normativa sulla Pubblica Amministrazione fa di Saronno un comune che ha nella trasparenza un suo cardine.
In città in questo momento sono aperti 8 cantieri e 3 se ne apriranno a gennaio, è la dimostrazione dello sforzo che si sta compiendo. Sono piccole opere, ma apprezzate dai cittadini, si tratta di tratti di marciapiedi, si pensi alla via G. B. Grassi, una strada periferica, poco consociuta, ma dove è in corso la riqualificazione. Quindi attenzione al centro, ma pure alle periferie. Con il nuovo anno partiranno il rifacimento di via Giuliani e la messa in sicurezza di alcuni punti della città. Possiamo dire che stiamo cercando di utilizzare al meglio fino all’ultimo centesimo. Ma è alle scuole comunali che va la nostra attenzione. Ci siamo assunti un impegno con le famiglie e lo manterremo, fino all’ultimo giorno di mandato; man mano che si libereranno risorse investiremo per la riqualificazione di un patrimonio che cinque anni fa non era certo stato posto al centro dei programmi dell’ammnistrazione, a voler essere gentili. Noi socialisti abbiamo insistito in questi cinque anni, ed è sufficiente rileggere i nostri interventi sul settimanale “Saronno Sette”, per rendersi conto del nostro orientamento e della coerenza con cui abbiamo perseguito e sostenuto l’importanza di manutenere la città. Si potrà dire, fra pochi mesi, che consegniamo una città migliore di quella che abbiamo trovato.
Identikit del candidato sindaco
La città ha bisogno di una una persona che abbia tempo a disposizione ed entusiasmo, ma sarebbe meglio dire coraggio, per affrontare con pragmatismo, ma anche con un po’ di creatività, un’impresa complessa quale il governo di un comune come Saronno. Saronno è una città di medie dimensioni non un piccolo paese, la sua collocazione “metropolitana” e dotazione di servizi ne fa un centro nevralgico che vive le problematiche delle grandi città. Ciò implica che si debbono purtroppo investire tante energie. Il tutto, per altro, in una prospettiva di risorse sempre più esigue.
Il sindaco dovrà avere capacità di coordinamento e saper fare lavorare al meglio una squadra di assessori motivati e competenti. La questione della squadra non va sottovalutata. L’amministrazione comunale è un’impresa collegiale che si sostanzia di competenze specifiche che devono essere ricondotte ad un disegno unitario. Per questo l’esperienza amministrativa del prossimo sindaco sarà un requisito indspensabile per il buon governo locale. .
Dovrà quindi avere un profilo esperto, di persona che sposa una causa precisa che sappia rappresentare le aspettative economiche, sociali della città e che sappia ben rappresentarla nel terriotorio regionale. Per uscire dalla crisi bisognerà rilanciare l’attrattività della città e competere positivamente con le altre realtà per il futuro di Saronno. Ci vuole quindi una personalità con visione ampia. Il prossimo quinquennio rappresenta uno snodo, oseremmo dire storico, per il futuro della città.
Età? Genere? Indifferenti
Nomi? Per ora nessuno, ma se anche ci fossero non sarebbe proprio il caso di bruciarli! Certo è che nel centrosinistra e nella nostra area le personalità in grado di rispondere all’dentikit ideale del nostro candidato non mancano. Dopo cinque anni di amministrazione molte sono le competenze e le esperienze che si sono sedimentate e rappresentano un capitale spendibile per il futuro. Per questo i saronnesi fin d’ora possono stare tranquilli e incominciare a rinnovare la fiducia nel centrosinistra.
Le priorità di Saronno
Una su tutte: contrastare il degrado urbano e proseguire nel programma di manutenzioni avviato per recuperare un contesto di vivibilità su tutto il territorio comunale.
Nelle manutenzioni e nella riqualificazione urbanistica della città dovranno essere investite, secondo noi, la maggior parte delle risorse del prossimo quinquennio.
Riteniamo infatti che il degrado e il contesto urbanistico “sciatto” che si è determinato nei primi anni 2000 siano il brodo di coltura per comportamenti devianti, maleducazione ed estraniazione dei cittadini.
Da qui il tema della sicurezza che, non abbiamo alcun timore ad affermarlo, dovrà essere
E poi la tutela e lo sviluppo di beni collettivi come l’istruzione, la sanità e l’Ospedale, i servizi alla persona, l’ambiente, avvalendosi anche di forme di collaborazione tra pubblico e privato.
Infine l’efficientamento e razionalizzazione dei servizi erogati e della macchina comunale per adeguarli alle mutate esigenze dei cittadini e a un quadro economico, da cui dipendono le risorse disponibili, continuamente in evoluzione.
Riteniamo inoltre che si possa uscire dal ciclo perverso della depressione rilanciando un intervento di recupero urbanistico del centro che abbia al centro la ristrutturazione di Palazzo Visconti. È in impresa di rilievo, una sfida che non si può mancare. Il nostro programma affronterà il tema con un piano di realizzazione, come compete ad una forza di governo. Non bastano più, ovviamente, generici auspici.
Bisognerà facilitare gli operatori che intendano adoperarsi al recupero deggli edifici fatiscenti e che necessitano di manutenzioni ordinarie e straordinarie e i proprietari che intendono perseguire l’efficentamento energetico degli stabili.
Infine una attenzione al tema del lavoro. Sarà l’attività di cui saremo capaci che potrà esaltare quelle condizioni del PGT che esistono e che sono finalizzate agli insediamenti produttivi.
26122014