Sorveglianza speciale per Cello: il tribunale si riserva
SARONNO – Cello dovrà attendere: per l’attivista del centro sociale Telos che rischia di essere sottoposto a sorveglianza speciale il tribunale di Varese si è “riservato”, deciderà infatti nei prossimi giorni dopo avere vagliato il “caso”. Stamattina al palazzo di giustizia di piazza Cacciatori delle Alpi, nel capoluogo, si è tenuta l’udienza di convalida del provvedimento richiesto dalla questura varesina nei confronti del giovane di Saronno il cui avvocato, Gabriele Fuga, ha chiesto al giudice di rigettare tale eventualità, perchè secondo il legale non ve ne sarebbero assolutamente i presupposti.
La sorveglianza speciale implica una serie di limitazioni alla libertà personale, come l’impossibilità di uscire in orari serali e notturni ed incontrare persone della propria cerchia di amici: Cello, questo il diminutivo con il quale il ragazzo è conosciuto in città, ha partecipato a molte attività a cui hanno dato vita gli attivisti del centro sociale Telos e quelli del Comitato auto-organizzato dei senza casa. Ma nei suoi confronti, ha sempre ricordato il suo legale, non c’è neppure una sentenza passata in giudicato.
Fuori dal tribunale ieri mattina dalle 9 si è svolto l’annunciato presidio di solidarietà da parte dei simpatizzanti del Telos, una cinquantina di persone radunatesi alle 7.20 alla stazione ferroviaria di “Saronno centro” in piazza Cadorna per partire in treno alla volta di Varese.
Nelle ultime settimane il Telos ha allestito molte iniziative contro la sorveglianza speciale: ci sono stati incontri e dibattiti a Milano e Saronno, un concerto a Lugano in Svizzera e poi il corteo di sabato pomeriggio nella città degli amaretti. Ora una “pausa” in attesa del pronunciamento del tribunale varesino, che dovrebbe giungere a breve.
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27012015