• Chi siamo
  • La redazione
  • Contattaci
  • Pubblicità
Il Saronno, Notizie ed Eventi di Saronno Tutta Saronno online. Tutti i giorni
  • home
  • Cronaca
  • Città
  • Sport
    • Basket
    • Calcio
    • Softball
    • Volley
  • Politica
  • Saronnese
    • Caronno Pertusella
    • Cislago
    • Gerenzano
    • Origgio
    • Uboldo
  • Groane
    • Ceriano Laghetto
    • Solaro
    • Lazzate
    • Misinto
    • Cogliate
    • Cesano Maderno
  • Comasco
  • Il Meteo
  • Comuni
Attualità:
Stagione teatro Pasta
Elezioni Saronno 25
Risultati elettorali
tempo di un caffè 25
Exit poll
  • home
  • Cronaca
  • Città
  • Sport
    • Basket
    • Calcio
    • Softball
    • Volley
  • Politica
  • Saronnese
    • Caronno Pertusella
    • Cislago
    • Gerenzano
    • Origgio
    • Uboldo
  • Groane
    • Ceriano Laghetto
    • Solaro
    • Lazzate
    • Misinto
    • Cogliate
    • Cesano Maderno
  • Comasco
  • Il Meteo
  • Comuni
Cerca nel sito

tribunale

Saronno, estorsione e percosse all’ex cappellano per segreti hot: in aula parla la vittima
Cronaca
Saronno, estorsione e percosse all’ex cappellano per segreti hot: in aula parla la vittima
SARONNO - Potrebbe arrivare già il prossimo 31 marzo la sentenza del processo a carico del tunisino accusato di aver,…
13 Febbraio 2022
Violenza sessuale sul treno, gli arrestati davanti al gip: resteranno in cella
Cronaca
Violenza sessuale sul treno, gli arrestati davanti al gip: resteranno in cella
VENEGONO INFERIORE / SARONNO - E' stato convalidato l'arresto dei due giovani arrestati dai carabinieri lo scorso fine settimana per…
8 Dicembre 2021
Saronno, nuova caserma Finanza: si lavora sul tetto
Città
Saronno, nuova caserma Finanza: si lavora sul tetto
SARONNO - L'ex tribunale di via Varese prosegue la sua metamorfosi, anzi la sta iniziando: il progetto è quello comunale,…
1 Dicembre 2021
Origgio: i cittadini di via Dante fanno causa al Comune
Cronaca
Origgio: i cittadini di via Dante fanno causa al Comune
ORIGGIO - I cittadini hanno fatto causa al Comune: il riferimento va all'azione legale avviata da alcuni residenti nella centralissima…
1 Dicembre 2021
Morte misteriosa a Origgio: gli amici di Simone si oppongono alla archiviazione
Comasina
Morte misteriosa a Origgio: gli amici di Simone si oppongono alla archiviazione
ORIGGIO - L'altro giorno gli amici di Simone Mattarelli, il ragazzo che lo scorso 3 gennaio era stato trovato morto…
25 Novembre 2021
Gianetti ruote: “Il Comune resta dalla parte dei lavoratori”
Ceriano Laghetto
Gianetti ruote: “Il Comune resta dalla parte dei lavoratori”
CERIANO LAGHETTO - "Il Tribunale di Monza, in prima istanza ha respinto il ricorso presentato dai sindacati, confermando di conseguenza…
21 Ottobre 2021
Gianetti ruote, il tribunale “conferma” i 152 licenziamenti
Ceriano Laghetto
Gianetti ruote, il tribunale “conferma” i 152 licenziamenti
CERIANO LAGHETTO / SARONNO - Fumata nera per i dipendenti della Gianetti ruote: il tribunale di Monza al quale si…
12 Ottobre 2021
Gianetti ruote, ore decisive: il giudice annullerà i licenziamenti?
Ceriano Laghetto
Gianetti ruote, ore decisive: il giudice annullerà i licenziamenti?
SARONNO / CERIANO LAGHETTO - Ore di attesa per i dipendenti della Gianetti ruote, chiusa da inizio luglio: con i…
7 Ottobre 2021
Odori molesti fra Gerenzano, Cislago e Turate: oggi riprende il processo
Comasco
Odori molesti fra Gerenzano, Cislago e Turate: oggi riprende il processo
CISLAGO / GERENZANO / TURATE - Riparte oggi il processo nei confronti di aziende della zona chiamate a rispondere delle…
16 Settembre 2021
Chiusura Gianetti, udienza in tribunale: proprietà chiede cassa per 12 mesi e conferma lo stop
Ceriano Laghetto
Chiusura Gianetti, udienza in tribunale: proprietà chiede cassa per 12 mesi e conferma lo stop
SARONNO / CERIANO LAGHETTO - La proprietà della Gianetti ruote non ha aderito al "tentativo di conciliazione" richiesto dai sindacati…
10 Settembre 2021
Prof bullizzato ottiene risarcimento da studente e famiglia
Primo piano
Prof bullizzato ottiene risarcimento da studente e famiglia
SARONNO - E' stato assistito dagli avvocati saronnesi Giuseppe D'Elia e Marta Gilli il professore di materie tecniche che ha…
9 Aprile 2021
  • 1
Le puzze fra Cislago, Gerenzano e Turate finiscono in tribunale
Comasco
Le puzze fra Cislago, Gerenzano e Turate finiscono in tribunale
CISLAGO - Odori molesti nella zona fra Cislago, Gerenzano e Turate: da qualche tempo le tre amministrazioni comunali si sono…
31 Marzo 2021
Escandescenze al controllo in autostrada: la pena è 1 anno di reclusione
Comasco
Escandescenze al controllo in autostrada: la pena è 1 anno di reclusione
TURATE / SARONNO - All'udienza per "direttissima" al tribunale di Como ha patteggiato un anno di reclusione: stiamo parlando del…
17 Marzo 2021
Fugge dai domiciliari a Pavia, ritrovato a Solaro dove aveva maltrattato la madre
Cronaca
Fugge dai domiciliari a Pavia, ritrovato a Solaro dove aveva maltrattato la madre
SOLARO - I carabinieri della stazione locale hanno dato seguito all'ordine di carcerazione rivolto nei confronti di un giovane solarese…
27 Gennaio 2021
Furti in ospedale: la farmacista e il suo amico saranno processati in aprile
Cronaca
Furti in ospedale: la farmacista e il suo amico saranno processati in aprile
SARONNO - Chi non ricorda la vicenda del giugno scorso, della dirigente dell'ospedale di Saronno, arrestata assieme ad un amico…
12 Gennaio 2021

SARONNO - Potrebbe arrivare già il prossimo 31 marzo la sentenza del processo a carico del tunisino accusato di aver, con un complice marocchino, estorto oltre 10 mila euro in tre anni all'ex cappellano dell'ospedale di Saronno per tenere nascoste rivelazioni intime fatte dal religioso mentre i due erano ospitati nel suo appartamento. La vicenda era diventata di pubblico dominio nel 2017 quando il sacerdote era stato vittima di un pestaggio con tanto di minacce di morte.

E' stato proprio l'ex sacerdote nella giornata di giovedì a ricostruire in tribunale, in un'udienza a porte chiuse, tutte le fasi della vicenda.

Il cappellano aveva consegnato ai due stranieri somme tra i 50 e i 200 euro in più riprese per tre anni. Nell'agosto 2016 il ricatto era però finito. Uno dei due complici erano tornato l'anno successivo chiedendo di nuovo soldi. A fronte del rifiuto del religioso l'aveva scaraventato a terra minacciandolo con delle forbici e picchiandolo. Intervenne l'assistente del cappellano che mise in fuga lo straniero poi identificato dai carabinieri con una lunga serie di indagini fatte anche di pedinamenti e accertamenti sui tabulati telefonici. Identificato venne arrestato ma di lui si persero le tracce appena ottenne i domiciliari.

[post_title] => Saronno, estorsione e percosse all'ex cappellano per segreti hot: in aula parla la vittima [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => saronno-estorsione-e-percosse-allex-cappellano-in-aula-parla-la-vittima [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2022-02-13 18:28:33 [post_modified_gmt] => 2022-02-13 17:28:33 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=279598 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [1] => WP_Post Object ( [ID] => 271256 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-12-08 05:53:00 [post_date_gmt] => 2021-12-08 04:53:00 [post_content] =>

VENEGONO INFERIORE / SARONNO - E' stato convalidato l'arresto dei due giovani arrestati dai carabinieri lo scorso fine settimana per gli episodi avvenuti sul treno Saronno-Varese, una violenza sessuale ai danni di una ragazza, ed una aggressione ad un'altra giovane alla stazione di Venegono Inferiore. La vicenda è stata esaminata ieri dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Busto Arsizio, Luisa Bovitutti. Uno italiano e di 21 anni, l'altro marocchino è di 27 anni: per il momento è stata disposta la permanenza in carcere. A quanto pare, entrambi avrebbero negato gli addebiti. Devono rispondere di violenza sessuale in concorso e rapina.

In una intervista trasmessa dal canale televisivo Sky Tg24 il maggiore Fortunato Suriano, comandante della Compagnia carabinieri di Saronno, ha chiarito come nel giro di poche ore sia stato possibile rintracciare ed assicurare alla giustizia i responsabili dell’aggressione e della violenza sessuale ai danni di una ventenne sul treno Saronno-Varese e di una ulteriore aggressione alla stazione di Venegono Inferiore.

_______________________________________________________________________________________________

È attivo il servizio di notizie in tempo reale tramite Whatasapp e Telegram de ilSaronno.
Per Whatsapp aggiungere il numero + 39 3202734048 alla propria rubrica ed inviare allo stesso numero il messaggio "notizie on"
Per Telegram cercare il canale @ilsaronnobn o cliccare su https://t.me/ilsaronnobn

08122021

[post_title] => Violenza sessuale sul treno, gli arrestati davanti al gip: resteranno in cella [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => violenza-sessuale-sul-treno-gli-arrestati-davanti-al-gip-resteranno-in-cella [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-12-08 07:09:43 [post_modified_gmt] => 2021-12-08 06:09:43 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=271256 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 1 [filter] => raw ) [2] => WP_Post Object ( [ID] => 270389 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-12-01 06:01:00 [post_date_gmt] => 2021-12-01 05:01:00 [post_content] =>

SARONNO - L'ex tribunale di via Varese prosegue la sua metamorfosi, anzi la sta iniziando: il progetto è quello comunale, di cui si parla da molto tempo, per trasformare il palazzo di giustizia nel nuovo comando cittadino della Guardia di finanza, che davvero non ci sta più negli "storici" spazi di via Vespucci. Un piano, quello di portare le Fiamme gialle, nell'edificio dell'ex tribunale, da molto tempo in disuso, che risale alla precedente Amministrazione comunale del sindaco Alessandro Fagioli, e che ora sta proseguendo l'attuale municipalità. D'altra parte l'edificio è di proprietà dell'ente locale. La novità l'hanno notata i cittadini che si trovano a passare nella zona: c'è la gru, ed il tetto è stato parzialmente "protetto" con dei teloni di plastica. Insomma, lavori in corso per fermare innanzitutto il rischio del degrado: che nello stabile piova dentro non è una novità, ancora anni fa quando c'erano le udienze, nel bel mezzo dell'atrio non era difficile imbattersi in secchi, posizionati ad hoc per raccogliere l'acqua piovana che filtrava copiosa dalla copertura.

Per ristrutturare l'edificio ci vorrà d'altronde del tempo: vanno riorganizzati gli spazi interni, e va compiuto un deciso maquillage dell'esterno, che porta tutti i segni del tempo. La palazzina, allora come pretura, era stata realizzata dal Comune negli anni ottanta.

01122021

[post_title] => Saronno, nuova caserma Finanza: si lavora sul tetto [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => saronno-nuova-caserma-finanza-si-lavora-sul-tetto [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-12-01 06:26:51 [post_modified_gmt] => 2021-12-01 05:26:51 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=270389 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 2 [filter] => raw ) [3] => WP_Post Object ( [ID] => 270369 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-12-01 05:55:00 [post_date_gmt] => 2021-12-01 04:55:00 [post_content] =>

ORIGGIO - I cittadini hanno fatto causa al Comune: il riferimento va all'azione legale avviata da alcuni residenti nella centralissima via Dante e dintorni nei confronti dell'ente locale, lamentano danni, quelli causati dagli allagamenti che si erano verificati nell'estate dell'anno scorso. L'acqua era entrata in cantine e nei negozi. L'udienza è stata fissata il prossimo 15 dicembre al tribunale di Busto Arsizio ed il Comune si prepara a "difendersi".

Gli allagamenti avevano riguardato non solo via Dante ma anche le vicine via Manzoni e via Lombardia: in occasione di alcuni nubifragi si erano trasformate in veri e propri torrenti, un sorta di "fiume in piena" con acqua alta parecchi centimetri: i cittadini ora intendono presentare il conto. Ma l'ente locale, evidentemente, cercherà di difendersi facendo leva sulla eccezionalità dell'accaduto.

Sulla vicenda, quindi, presto si pronuncerà il giudice.

(foto archivio: protezione civile al lavoro per un allagamento sempre nella zona)

01122021

[post_title] => Origgio: i cittadini di via Dante fanno causa al Comune [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => origgio-i-cittadini-di-via-dante-fanno-causa-al-comune [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-11-30 22:57:25 [post_modified_gmt] => 2021-11-30 21:57:25 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=270369 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [4] => WP_Post Object ( [ID] => 269505 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-11-25 05:47:00 [post_date_gmt] => 2021-11-25 04:47:00 [post_content] =>

ORIGGIO - L'altro giorno gli amici di Simone Mattarelli, il ragazzo che lo scorso 3 gennaio era stato trovato morto in un capannone nella zona industriale di Origgio, si sono ritrovati davanti al tribunale di Busto Arsizio, dove hanno esposto alcuni striscioni, "Giustizia per Simone". Obiettivo quello di sensibilizzare i giudici, dopo la proposta di archiviazione da parte della procura secondo la quale il giovane si sarebbe tolto la vita. Ipotesi respinta con forza dai suoi famigliari e conoscenti, secondo i quali le indagini devono andare avanti per chiarire tutti i contorni della vicenda.

La notte del 3 gennaio Simone non aveva rispettato l'alt ad un posto di blocco allestito dai carabinieri di Desio, c'era stato un inseguimento che era proseguito per tanti chilometri e per lungo tempo, dalla provincia di Monza e Brianza al Comasco per arrivare nella zona di Saronno. Infine il ragazzo era stato trovato morto ad Origgio. Simone era di Lentate sul Seveso ed aveva 28 anni.

(foto: una delle immagini degli striscioni esposti davanti al tribunale di Busto Arsizio dagli amici di Simone)

25112021

[post_title] => Morte misteriosa a Origgio: gli amici di Simone si oppongono alla archiviazione [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => morte-misteriosa-a-origgio-gli-amici-di-simone-si-oppongono-alla-archiviazione [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-11-25 02:42:02 [post_modified_gmt] => 2021-11-25 01:42:02 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=269505 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [5] => WP_Post Object ( [ID] => 264613 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-10-21 05:33:00 [post_date_gmt] => 2021-10-21 03:33:00 [post_content] =>

CERIANO LAGHETTO - "Il Tribunale di Monza, in prima istanza ha respinto il ricorso presentato dai sindacati, confermando di conseguenza la legittimità dei licenziamenti alla Gianetti Ruote, oggi Gianetti Fad Wheels di Ceriano Laghetto. E’ arrivata il 12 ottobre scorso la “doccia gelata” per i lavoratori e i rappresentanti sindacali dell’azienda, che continuano a ritenere la chiusura improvvisa della fabbrica e il licenziamento dei 152 dipendenti una operazione profondamente scorretta. Il Tribunale di Monza  ha ritenuto invece formalmente legittima la procedura adottata dall’azienda, con una sentenza diametralmente opposta a quella pronunciata dal Tribunale di Firenze  per la vicenda Gkn della Campi Bisenzio, dove dal 9 luglio scorso (6 giorni dopo il caso Gianetti, che resta il primo in Italia dopo lo sblocco dei licenziamenti) si sta vivendo una situazione molto simile a quella di Ceriano Laghetto, con la differenza che, dopo il pronunciamento del Tribunale, i licenziamenti sono stati annullati". Lo ricorda il Comune di Ceriano.

Il comunicato prosegue: "La drammatica vicenda della Gianetti ha avuto inizio il  3 luglio scorso quando, dopo che una parte dei 152 dipendenti aveva completato anche il turno straordinario del sabato mattina, l’azienda ha comunicato con una nota diffusa inizialmente via internet la chiusura immediata dello stabilimento con la messa in ferie di dipendenti dello stabilimento di Ceriano Laghetto. Successivamente si è arrivati alla procedura di licenziamento. Nei successivi 75 giorni non c’è stata nessuna possibilità di trovare un accordo tra le parti e la negoziazione si è conclusa senza intesa, così che dal 20 settembre scorso i licenziamenti sono stati formalizzati con le lettere individuali inviate ai lavoratori, che sempre dal 3 luglio mantengono il presidio notte e giorno  davanti alla fabbrica. I sindacati intendono presentare opposizione a questa prima sentenza e procedere eventualmente anche con ricorsi agli ulteriori gradi di giudizio. L’obiettivo è quello di vedere riconosciuta una violazione della procedura e per questo risarciti. Si affievoliscono invece le possibilità di vedere riaperta la fabbrica o sostituita da altre attività produttive, visto il perdurante silenzio del Governo sulla vicenda".

Il sindaco Roberto Crippa, che con la giunta comunale è stato presente in più occasioni al presidio dei lavoratori, ha partecipato anche alle ultime assemblee in cui sono state comunicate le notizie ai lavoratori e ha  manifestato la preoccupazione dell’Amministrazione comunale per il futuro dell’area industriale, già segnalata a suo tempo alla prefettura e a tutti gli organismi superiori. "E’ infatti probabile, considerando anche l’intervento con cui la proprietà è tornata in possesso del deposito cicli e dell’alimentazione elettrica, che a breve il presidio dei lavoratori verrà liberato. Se lo stesso dovesse accadere nelle prossime settimane o nei prossimi mesi anche con gli edifici del parco industriale,    l’area diventerebbe ad altissimo rischio di occupazioni abusive, vista anche la sua ubicazione a ridosso di una stazione ferroviaria e del Parco delle Groane" ricordano dal Comune.

"L’Amministrazione comunale farà tutto quanto nei propri poteri per impedire che, all’enorme danno sociale provocato dalla incomprensibile decisione dell’azienda di chiudere con queste modalità, si aggiungano ulteriori danni ambientali e di ordine pubblico con l’abbandono del parco industriale e non smetterà di chiedere a Regione e Governo interventi mirati per evitarli” commenta il sindaco Crippa.

21102021

[post_title] => Gianetti ruote: "Il Comune resta dalla parte dei lavoratori" [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => gianetti-ruote-il-comune-resta-dalla-parte-dei-lavoratori [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-10-20 20:16:25 [post_modified_gmt] => 2021-10-20 18:16:25 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=264613 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 3 [filter] => raw ) [6] => WP_Post Object ( [ID] => 263432 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-10-12 15:44:39 [post_date_gmt] => 2021-10-12 13:44:39 [post_content] => CERIANO LAGHETTO / SARONNO - Fumata nera per i dipendenti della Gianetti ruote: il tribunale di Monza al quale si erano appellati i sindacati contro la procedura di licenziamento collettivo e chiusura, ha respinto il ricorso. In caso, contrario, avrebbe potuto disporre che l'iter ripartisse da zero, come speravano i lavoratori per avere più tempo nel cercare alternative o perchè si trovasse un acquirente per lo stabilimento.
QUI TUTTI GLI ARTICOLI SULLA VICENDA
Fondata nel 1880 a Saronno la Gianetti ruote ha oggi sede in via Stabilimenti a Ceriano Laghetto dove conta 152 dipendenti. Attualmente produce ruote per camion e per le celebri motociclette della Harley Davidson. E’ di proprietà di un fondo investimenti tedesco, che controlla anche molte altre aziende in svariati settori compreso quello dei giocattoli e del modellismo. E’ ferma dal 3 luglio quando è stata inviata la mail che annunciava lo stop dell’attività nello stabilimento cerianese e l’intenzione di procedere con il licenziamento collettivo.
12102021
[post_title] => Gianetti ruote, il tribunale "conferma" i 152 licenziamenti [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => gianetti-ruote-il-tribunale-conferma-i-152-licenziamenti [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-10-12 15:44:39 [post_modified_gmt] => 2021-10-12 13:44:39 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=263432 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 2 [filter] => raw ) [7] => WP_Post Object ( [ID] => 262669 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-10-07 05:45:30 [post_date_gmt] => 2021-10-07 03:45:30 [post_content] => SARONNO / CERIANO LAGHETTO - Ore di attesa per i dipendenti della Gianetti ruote, chiusa da inizio luglio: con i sindacati hanno fatto ricorso al tribunale di Monza, hanno chiesto di annullare la procedura del licenziamento collettivo, per loro irregolare, e nel caso il giudice dia loro ragione, l'iter dovrà ripartire da zero. L'altro giorno al tribunale di Monza si è chiuso ilo dibattimento ed il giudice pronuncerà la sentenza in questi giorni. “Speriamo che il Tribunale di Monza faccia giustizia sulla vertenza di Gianetti ruote e dia il tempo necessario per trovare la migliore soluzione per i 152 lavoratori coinvolti - dicono dal sindacato Uilm - Ciò che sta accadendo in Gianetti è emblematico di quanto sta accadendo nel nostro Paese e in particolare nel settore auto. A differenza di altri Stati, dove molte potenze industriali stanno riportando nel territorio le produzioni prima delocalizzate, in Italia continuiamo a subire queste le delocalizzazioni, con gravi conseguenze occupazionali. L’Italia deve capire che l’industria è alla base del benessere nazionale e della sua sovranità. Questo è il momento di riportare in Europa e in Italia le produzioni fondamentali, a partire dall’automotive, primo settore industriale italiano". "È necessaria una legge contro le delocalizzazioni, che dia il tempo per trovare le soluzioni occupazionali alternative, che penalizzi duramente atteggiamenti predatori e socialmente irresponsabili, che cancelli il Jobs Act, non solo per quanto riguarda l’articolo 18 ma nella parte sugli ammortizzatori sociali. È fondamentale che il Governo italiano metta in atto una politica seria industriale del settore automotive, che abbia al centro la salvaguardia occupazionale e le produzioni nazionali, essenziali per vincere la sfida della transizione": lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm e responsabile settore automotive.
QUI TUTTI GLI ARTICOLI SULLA VICENDA
Fondata nel 1880 a Saronno la Gianetti ruote ha oggi sede in via Stabilimenti a Ceriano Laghetto dove conta 152 dipendenti. Attualmente produce ruote per camion e per le celebri motociclette della Harley Davidson. E’ di proprietà di un fondo investimenti tedesco, che controlla anche molte altre aziende in svariati settori compreso quello dei giocattoli e del modellismo. E’ ferma dal 3 luglio quando è stata inviata la mail che annunciava lo stop dell’attività nello stabilimento cerianese e l’intenzione di procedere con il licenziamento collettivo.
07102021 [post_title] => Gianetti ruote, ore decisive: il giudice annullerà i licenziamenti? [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => gianetti-ruote-ore-decisive-il-giudice-annullera-i-licenziamenti [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-10-07 01:35:48 [post_modified_gmt] => 2021-10-06 23:35:48 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=262669 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 2 [filter] => raw ) [8] => WP_Post Object ( [ID] => 259346 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-09-16 05:45:33 [post_date_gmt] => 2021-09-16 03:45:33 [post_content] => CISLAGO / GERENZANO / TURATE - Riparte oggi il processo nei confronti di aziende della zona chiamate a rispondere delle "puzze moleste" che era periodicamente possibile percepire sul territorio di Gerenzano, Cislago e Turate. Al riguardo i tre comuni si sono da tempo coalizzati costituendosi parte civile e nominando un unico legale per seguire il caso. Le società "accusate" della responsabilità dei cattivi odori che tanto avevano in passato infastidito i cittadini si trovano in territorio del Comasco ed è per questo che il procedimento si sta sviluppando al tribunale di Como: i tre Comuni hanno manifestato la volontà di collaborazione con il tribunale perchè venga accertato con precisione l'accaduto. Il problema dei cattivi odori ha nel corso del tempo interessato il territorio dei tre comuni, in sostanza la puzza si dirigeva verso uno o l'altro abitato, a seconda della direzione del vento. Si tratta di episodi che negli anni avevano suscitato davvero molte proteste da parte dei residenti in zona. (foto archivio) 16092021 [post_title] => Odori molesti fra Gerenzano, Cislago e Turate: oggi riprende il processo [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => odori-molesti-fra-gerenzano-cislago-e-turate-oggi-riprende-il-processo [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-09-15 19:15:18 [post_modified_gmt] => 2021-09-15 17:15:18 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=259346 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 5 [filter] => raw ) [9] => WP_Post Object ( [ID] => 258611 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-09-10 16:12:54 [post_date_gmt] => 2021-09-10 14:12:54 [post_content] => SARONNO / CERIANO LAGHETTO - La proprietà della Gianetti ruote non ha aderito al "tentativo di conciliazione" richiesto dai sindacati e che ha portato le parti a comparire, ieri, davanti al giudice del tribunale di Monza, dopo una prima udienza preliminare del 17 agosto. Il procedimento era stato avviato da Fim, Fiom e Uilm dopo l'annuncio della chiusura dello stabilimenti di Ceriano Laghetto e l'avvio del licenziamento collettivo di tutti i 152 addetti, lo scorso 2 luglio. La società, che fa capo ad un fondo d'investimenti tedesco, ha fatto sapere di avere concordato con il Ministero per lo sviluppo economico la cassa integrazione straordinaria, ma per cessazione attività. Dovrebbe restare in vigore per un anno. Una ipotesi respinta dai sindacati, che ora hanno anche chiesto chiarimenti al Ministero per lo sviluppo perchè, come ricordato da Pietro Occhiuto, segretario provinciale Fiom Cgil, "si era parlato di un impegno del Mise per fare proseguire la produzione e salvaguardare l'occupazione". I sindacati hanno dunque richiesto un incontro urgente al Ministero per fare il punto della situazione dopo che nei giorni scorsi dal Mise si era invece prospettato la concessione di una cassa speciale per 13 settimane al fine di verificare l'eventuale subentro alla Gianetti di nuovi proprietari, visto che vi sarebbero aziende interessate. Il tutto in attesa di una nuova udienza al tribunale di Monza: i sindacati contestano che la proprietà abbiamo avviato il licenziamento collettivo senza compiere un percorso di ricerca di soluzioni alternative. Se il giudice dà ragione alla proprietà, dal 16 settembre i licenziamenti diventano effettivi, in caso contrario saranno revocati e l'iter dovrà ripartire dall'inizio. Fondata nel 1880 a Saronno la Gianetti ruote ha oggi sede in via Stabilimenti a Ceriano Laghetto dove conta 152 dipendenti. Attualmente produce ruote per camion e per le celebri motociclette della Harley Davidson. E’ di proprietà di un fondo investimenti tedesco, che controlla anche molte altre aziende in svariati settori compreso quello dei giocattoli e del modellismo. E’ ferma dal 3 luglio quando è stata inviata la mail che annunciava lo stop dell’attività nello stabilimento cerianese e l’intenzione di procedere con il licenziamento collettivo. QUI TUTTI GLI ARTICOLI SULLA VICENDA (foto: manifestazione Gianetti ruote davanti alla sede di Regione Lombardia a Milano) 10092021 [post_title] => Chiusura Gianetti, udienza in tribunale: proprietà chiede cassa per 12 mesi e conferma lo stop [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => chiusura-gianetti-udienza-in-tribunale-proprieta-chiede-cassa-per-12-mesi-e-conferma-lo-stop [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-09-10 16:12:54 [post_modified_gmt] => 2021-09-10 14:12:54 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=258611 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [10] => WP_Post Object ( [ID] => 240334 [post_author] => 1 [post_date] => 2021-04-09 08:45:04 [post_date_gmt] => 2021-04-09 06:45:04 [post_content] => SARONNO - E' stato assistito dagli avvocati saronnesi Giuseppe D'Elia e Marta Gilli il professore di materie tecniche che ha ottenuto un risarcimento per danni morali dopo essere bullizzato in più occasioni da uno studente che, nell'episodio più eclatante, è arrivato a insultare e spintonare il docente a causa di un brutto voto. La scena ripresa da un compagno era finita per qualche ora sui social. Ora il tribunale di Sondrio ha stabilito, come riportato in un articolo da Repubblica, che il ragazzo, ora maggiorenne e i genitori paghino 14.500 euro per i danni morali inflitti al docente (che ha lasciato l'insegnamento) e rimborsino le spese processuali. La vicenda risale all'anno scolastico 2015/2016 quando era salita agli onori della cronaca nazionale. Lo studente allora 17enne era stato protagonista di 4 episodi di autentiche vessazioni a carico dell'insegnante culminate nell'episodio finito sui social. Si vedeva il giovane lanciare il compito in faccia la prof, lo spintone e gli occhiali che volava via dal naso del docente. Proprio da qui era partita la denuncia penale e la causa civile dopo che lo studente era stato sospeso. (foto archivio) 09042021 [post_title] => Prof bullizzato ottiene risarcimento da studente e famiglia [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => prof-bullizzato-ottiene-risarcimento-da-studente-e-famiglia [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-04-09 08:45:04 [post_modified_gmt] => 2021-04-09 06:45:04 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=240334 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 3 [filter] => raw ) [11] => WP_Post Object ( [ID] => 239336 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-03-31 12:01:35 [post_date_gmt] => 2021-03-31 10:01:35 [post_content] => CISLAGO - Odori molesti nella zona fra Cislago, Gerenzano e Turate: da qualche tempo le tre amministrazioni comunali si sono coordinate ed hanno anche affidato ad un unico studio legale il compito di "tutelare" i cittadini contro la puzza, talvolta davvero fastidiosa, che periodicamente e da anni viene percepita in alcune zone dei tre paesi. Ora si è arrivati in tribunale: è stata infatti aperto un procedimento nei confronti di due aziende, che potrebbe essere le responsabilità di tali "emissioni". Che sarebbero del tutto innocue per la salute, e comunque decisamente fastidiose. Nei giorni scorsi si è tenuta la prima udienza, si proseguirà il 16 settembre: i tre Comuni si sono costituiti parte civile. Il problema delle puzze moleste si trascina da molti anni, soprattutto in orario mattutino. Episodi che nel corso del tempo avevano ed hanno suscitato tantissime lamentele e portato ad una serie di accertamenti da parte di Arpa, l'Agenzia regionale per l'ambiente. (foto archivio) 31032021 [post_title] => Le puzze fra Cislago, Gerenzano e Turate finiscono in tribunale [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => le-puzze-fra-cislago-gerenzano-e-turate-finiscono-in-tribunale [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-03-30 21:54:55 [post_modified_gmt] => 2021-03-30 19:54:55 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=239336 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [12] => WP_Post Object ( [ID] => 237707 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-03-17 05:56:25 [post_date_gmt] => 2021-03-17 04:56:25 [post_content] => TURATE / SARONNO - All'udienza per "direttissima" al tribunale di Como ha patteggiato un anno di reclusione: stiamo parlando del 40enne arrestato dalla polizia stradale dopo che aveva dato in escandescenze ad un controllo stradale sull'autostrada A9 fra Turate e Saronno. All'uomo, residente a Rozzano nel Milanese, sono stati contestati molti reati, da parte della polstrada. Gli agenti lo hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale ma lo hanno anche denunciato per false attestazioni (visto che all'inizio aveva dato false generalità ai tutori dell'ordine), per il rifiuto a sottoporsi all’etilometro e per guida senza patente perchè è emerso che non l'ha mai conseguita. La sua auto è stata sottoposta a fermo amministrativo, perchè non era stato sottoposto a revisione. Alla direttissima al tribunale lariano ha dunque percorso la strada del patteggiamento, definendo così la sua posizione con la legge. (foto di archivio: una pattuglia della polizia stradale in servizio nella zona) 17032021 [post_title] => Escandescenze al controllo in autostrada: la pena è 1 anno di reclusione [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => escandescenze-al-controllo-in-autostrada-la-pena-e-1-anno-di-reclusione [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-03-17 02:00:27 [post_modified_gmt] => 2021-03-17 01:00:27 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=237707 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 1 [filter] => raw ) [13] => WP_Post Object ( [ID] => 232379 [post_author] => 12 [post_date] => 2021-01-27 13:48:39 [post_date_gmt] => 2021-01-27 12:48:39 [post_content] => SOLARO - I carabinieri della stazione locale hanno dato seguito all'ordine di carcerazione rivolto nei confronti di un giovane solarese di 23 anni che era stato condannato in passato per maltrattamenti ed estorsione nei confronti della madre. Il ragazzo, dopo la condanna, era stato messo ai domiciliari in una comunità di Pavia, ma qualche giorno fa era riuscito a scappare. I militari di Solaro l'hanno ritrovato al Parco Vita martedì pomeriggio, mentre si intratteneva con alcuni amici. Non era tornato a casa e quindi probabilmente aveva trovato ospitalità e ricovero da qualche conoscente, per qualche giorno, sperando di passare inosservato. Il giovane era stato arrestato in passato per estorsione e per aver usato violenza all'interno della mura domestiche. Essendo evaso dalla comunità di Pavia, l'ufficio di sorveglianza della città aveva emesso nei suoi confronti la sospensione della misura dei domiciliari e conseguentemente l'ordine di carcerazione. Rimarrà in galera sino a fine pena, dicembre 2021. 27012021 [post_title] => Fugge dai domiciliari a Pavia, ritrovato a Solaro dove aveva maltrattato la madre [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => fugge-dai-domiciliari-a-pavia-ritrovato-a-solaro-dove-aveva-maltrattato-la-madre [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-01-27 13:48:39 [post_modified_gmt] => 2021-01-27 12:48:39 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=232379 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [14] => WP_Post Object ( [ID] => 230574 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-01-12 12:07:22 [post_date_gmt] => 2021-01-12 11:07:22 [post_content] => SARONNO - Chi non ricorda la vicenda del giugno scorso, della dirigente dell'ospedale di Saronno, arrestata assieme ad un amico per avere asportato materiale sanitario dal nosocomio cittadino di piazza Borella: alla vicenda c'è stato un seguito, sono stati infatti definiti i tempi del processo: si terrà ad aprile di fronte al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Busto Arsizio e l'azienda ospedaliera, la Asst Valle Olona, si costituirà parte civile. Assieme ad un imprenditore di Barlassina, di 49 anni, con il quale avrebbe avuto una relazione sentimentale ed anch’egli arrestato, la 59enne addetti della Farmacia  dell'ospedale saronnese deve rispondere di concorso in peculato. L’imprenditore anche di autoriciclaggio. Secondo l’accusa i due, a partire dal novembre scorso ed anche in piena emergenza coronavirus, si sarebbero appropriati di materiale ospedaliero (lame e batterie da laringoscopico, tra l'altro in uso proprio nei reparti covid), poi rivenduto, per un valore stimato in 10 mila euro. Erano stati fermati nell'ambito di una operazione di carabinieri e guardia di finanza. 12012021 [post_title] => Furti in ospedale: la farmacista e il suo amico saranno processati in aprile [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => furti-in-ospedale-la-farmacista-e-il-suo-amico-saranno-processati-in-aprile [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-01-12 00:24:05 [post_modified_gmt] => 2021-01-11 23:24:05 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=230574 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 2 [filter] => raw ) ) [post_count] => 15 [current_post] => -1 [before_loop] => 1 [in_the_loop] => [post] => WP_Post Object ( [ID] => 279598 [post_author] => 1 [post_date] => 2022-02-13 12:10:02 [post_date_gmt] => 2022-02-13 11:10:02 [post_content] =>

SARONNO - Potrebbe arrivare già il prossimo 31 marzo la sentenza del processo a carico del tunisino accusato di aver, con un complice marocchino, estorto oltre 10 mila euro in tre anni all'ex cappellano dell'ospedale di Saronno per tenere nascoste rivelazioni intime fatte dal religioso mentre i due erano ospitati nel suo appartamento. La vicenda era diventata di pubblico dominio nel 2017 quando il sacerdote era stato vittima di un pestaggio con tanto di minacce di morte.

E' stato proprio l'ex sacerdote nella giornata di giovedì a ricostruire in tribunale, in un'udienza a porte chiuse, tutte le fasi della vicenda.

Il cappellano aveva consegnato ai due stranieri somme tra i 50 e i 200 euro in più riprese per tre anni. Nell'agosto 2016 il ricatto era però finito. Uno dei due complici erano tornato l'anno successivo chiedendo di nuovo soldi. A fronte del rifiuto del religioso l'aveva scaraventato a terra minacciandolo con delle forbici e picchiandolo. Intervenne l'assistente del cappellano che mise in fuga lo straniero poi identificato dai carabinieri con una lunga serie di indagini fatte anche di pedinamenti e accertamenti sui tabulati telefonici. Identificato venne arrestato ma di lui si persero le tracce appena ottenne i domiciliari.

[post_title] => Saronno, estorsione e percosse all'ex cappellano per segreti hot: in aula parla la vittima [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => saronno-estorsione-e-percosse-allex-cappellano-in-aula-parla-la-vittima [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2022-02-13 18:28:33 [post_modified_gmt] => 2022-02-13 17:28:33 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=279598 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [comment_count] => 0 [current_comment] => -1 [found_posts] => 136 [max_num_pages] => 10 [max_num_comment_pages] => 0 [is_single] => [is_preview] => [is_page] => [is_archive] => 1 [is_date] => [is_year] => [is_month] => [is_day] => [is_time] => [is_author] => [is_category] => [is_tag] => 1 [is_tax] => [is_search] => [is_feed] => [is_comment_feed] => [is_trackback] => [is_home] => [is_privacy_policy] => [is_404] => [is_embed] => [is_paged] => [is_admin] => [is_attachment] => [is_singular] => [is_robots] => [is_favicon] => [is_posts_page] => [is_post_type_archive] => [query_vars_hash:WP_Query:private] => 1cb38c3e3e3120736ef8213bda4a76e1 [query_vars_changed:WP_Query:private] => 1 [thumbnails_cached] => [allow_query_attachment_by_filename:protected] => [stopwords:WP_Query:private] => [compat_fields:WP_Query:private] => Array ( [0] => query_vars_hash [1] => query_vars_changed ) [compat_methods:WP_Query:private] => Array ( [0] => init_query_flags [1] => parse_tax_query ) [query_cache_key:WP_Query:private] => wp_query:ca41d0749e226a75c8240a24b872d247:0.72320400 17500204200.99101800 1750019953 ) -->
  • 1
  • 2
  • …
  • 10
  • Prossima »
Tutta Saronno online. Tutti i giorni
  • Chi siamo
  • La redazione
  • Contattaci
  • Pubblicità
  • Preferenze Cookie

Il Saronno: uno spazio nella Rete dove trovare gli eventi, le storie, le foto e i video della città degli amaretti e dove condividerli per informare e essere informati, emozionarsi, conoscere, riflettere e dare il proprio contributo alla crescita della città.

logo Edinet s.r.l.
Privacy Policy Cookie Policy Cookie Policy Commenti Cmp P.Iva 10169810966