Tanti saronnesi emigranti, lo sdegno della Lega Nord
“Cinque anni a pensare solo agli stranieri e solo ora, per bocca dell’assessore Nigro scoprono che gli italiani scappano da Saronno e diventano stranieri essi stessi”, commenta il capogruppo leghista Angelo Veronesi.
Le formiche abbandonano il territorio invaso da cicale e da parassiti. Le cicale difendono i parassiti e si oppongono alle formiche lavoratrici. Si è realizzata la peggiore ipotesi che la Lega Nord aveva predetto 20 anni fa per bocca del professor Gianfranco Miglio nel 1994: quando in uno Stato i parassiti diventano più numerosi delle formiche, allora tutto fallisce. In passato i cittadini avrebbero potuto scegliere se diventare più simili all’Europa, oppure lasciare che diventassimo come i Paesi del terzo mondo. La seconda ipotesi ha avuto il sopravvento, infati in questi pochi anni di governi tecnici e governi di sinistra, la situazione lavorativa soprattutto dei giovani è peggiorata diventando preoccupante sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista morale.
La disoccupazione giovanile è cresciuta a livelli che fanno paura e che sono simili solo a quelli di uno Stato del terzo mondo. I giovani devono diventare stranieri e scappare all’estero per trovare condizioni favorevoli. Saronno invece non offre nessuna condizione di lavoro, nemmeno pessima. L’Amministrazione di centrosinistra di Saronno si è resa colpevole di favorire l’immigrazione e non ha fatto niente per arginare il fenomeno emigratorio, di cui sembra accorgersi solo ora, dopo cinque lunghi anni! Dopo cinque anni l’assessore Giuseppe Nigro osa pure stracciarsi le vesti scandalizzato e gridando di dolore. Questo comportamento fa solo arrabbiare ancora di più. In cinque anni Saronno ha fatto di tutto per evitare l’insediamento di nuove imprese. In mancanza di soldi sono aumentate le tasse per chi lavora. La situazione è peggiorata nel tempo e condizioni già pesanti sono peggiorate ulteriormente tanto da rendere ancora meno competitivo il nostro territorio. Nella vicina Turate invece le aziende si trasferiscono ed infatti è stato costruito un nuovo quartiere industriale con grandi aziende che creano occupazione e indotto. Turate dimostra che questa Amministrazione avrebbe dovuto fare di più. Turate è in crescita e a Saronno invece le aziende, i commercianti e gli artigiani chiudono. Poi c’è anche chi si permette di dare patenti di bravura criticando chi chiude. La colpa è sempre degli altri: un altro motivo per cui molti giovani scappano. L’amministrazione di Saronno ha super tassato i saronnesi impoverendoli. I soldi spremuti dai saronnesi sono andati in massima parte nelle spese sociali e per aiutare quasi sempre gli stranieri. Non ci sono nemmeno i soldi per sistemare le scuole dei saronnesi, ma ce ne sono per appartamenti ai richiedenti lo status di asilante.
I soldi destinati al sociale diventano sempre di più, dato che invece di investire nel lavoro si continua a pensare solo al sociale.I giovani scappano anche perchè vogliono tenere i pochi soldi che riescono a guadagnare per cercare di mantenere la propria famiglia e non per mantenere i figli degli altri. L’assessore Giuseppe Nigro si permette pure di dare patenti di bravura semplicemente basandosi su una scelta che un giovane ha potuto o voluto o è stato costretto a fare. Scelta legittima e sicuramente condivisibile quella di andarsene anche solo per non sentire più frinire le cicale e per non vedere più premiati i parassiti. Molti miei amici in questi ultimi cinque anni se ne sono andati per sempre. L’assessore Giuseppe Nigro ha dichiarato che fanno parte della parte sociale più dinamica della società: riferirò loro le sue parole per sentire i loro commenti disgustati ed indignati. Bisogna quindi pensare che chi ha semplicemente fatto un’altra scelta, faccia parte invece della gioventù peggiore o meno dinamica? Non è accettabile che si venga additati in questa maniera. Ritengo siano parole che insultano e sono indignato. Molti miei amici se ne sono andati non solo per trovare un lavoro, ma anche e soprattutto perchè erano stanchi di sentirsi insultati da parole come quelle che ho letto.
27012015