Il centro culturale islamico condanna la strage di Parigi
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la presa di posizione del centro culturale islamico in via Maestri del Lavoro in merito alla strage di Parigi.
“La Comunità Islamica di Saronno condanna categoricamente ogni azione criminale e barbarica contro i civili, come quella avvenuta poche ore fa in Francia. Ci addolora sentire che questi atti vengono perpetrati in nome dell’Islam, col pretesto di vendicare il nostro Profeta, quando il nostro profeta Mohammed –su di Lui e su tutti i Profeti sia la Pace- ci ha insegnato che Allah è clemente, misericordioso, perdonatore, e di respingere il male con il bene.
Attaccare la libertà di espressione significa attaccare un valore che ci permette di predicare lo stesso Islam a tutti gli uomini del mondo, in pace, nel rispetto del prossimo; tale valore e’ quindi inviolabile per noi. Ci riempie di dolore sentire il nome del Vivente pronunciato per uccidere e togliere quella vita che Allah ha reso sacra. La nostra solidarietà al popolo francese e alle famiglie delle vittime”.
(Nella foto il portavoce Sadok Hammami)
08012014
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Commenti
Anche lei pensa per luoghi comuni: la libertà di religione esiste solo in Europa e sono d’accordo con lei che è uno dei traguardi della nostra cultura. Potrebbe però anche condannarci.
Sono d’accordo anche io sul fatto che tutti debbano essere liberi di pregare. Lo facciano. Per pregare è sufficiente una sala di preghiera, ma senza imam, che non è solo un’autorità religiosa, ma è anche capo della comunità islamica, la umma e quindi riveste un ruolo politico. Creare una comunità musulmana (una umma con imam e tutto ciò che ne consegue, vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Umma ) all’interno della comunità saronnese è contrario alla democrazia. C’è già un sindaco a capo della nostra comunità: non un imam.
In una democrazia è inaccettabile che qualcuno possa creare una comunità a parte con scopi politici e non solo religiosi.
Non voglio fare di tutta un’erba un fascio, ma è evidente che una volta che la comunità musulmana sarà in superiorità numerica, ci imporranno le loro leggi e le imporranno anche a quei (pochi) musulmani moderati.
Gli atei forse verranno giustiziati all’istante, ma noi cristiani dovremo pagare delle tasse aggiuntive per godere della protezione della umma.
Poi liberissimi di pensarla da anime belle peace and love… ma in che mondo vivete?
Questa è la situazione reale:
http://it.wikipedia.org/wiki/Stato_Islamico
Sarà difficile mantenere la sua tanto declamata libertà di religione all’interno della umma.
Conosco crisiani copti che sono fuggiti dall’Egitto per continuare a professare la propria fede senza limitazioni, dato che il tanto declamato modernismo dell’Egitto è solo una facciata buona per chi ci crede.
Attualmente mi consenta di pensare che almeno alcuni musulmani saronnesi stiano dissimulando, magari non per sè stessi, ma per altri membri della umma saronnese, che fortunatamente, almeno per alcuni anni, è ancora piccola e quindi potrebbe essere ancora in pericolo di esistenza. Se fossero maggioranza mi piacerebbe sapere quanto tollererebbero.
Magari è solo questione di mancanza di informazione. Ma io mi chiedo se avete mai provato ad approfondire. Consiglio un buon libro:
di MASSIMO CAMPANINI, Ideologia e politica nell’Islam. Fra utopia e prassi
https://www.mulino.it/isbn/9788815125729
I musulmani brave persone prese singolarmente: sicuramente non bisogna giudicare le persone in base al loro credo: il buono e il cattivo c’è dappertutto… altro luogo comune, ma la umma è un’altra questione. Se vogliamo veramente mantenere la libertà di religione allora bisogna combattere la umma e lo stato islamico.
Quindi lei vorrebbe sciogliere la CEI (conferenza episcopale) ? Va bene la libertà di preghiera per i cattolici ma perchè un prgano politico che in più interviene costantemente nelle questioni dello Stato Italiano ?
Non c’entra niente. Gli scopi della CEI non comprendono l’adesione ad uno Stato straniero come lo Stato del Vaticano o il califfato islamico (ISIL).
Bene! Voglio soltanto dire che anche se qualcuno sbaglia facendo di tutta l’erba un fascio, gli italiani sanno bene che la maggior parte dei musulmani sono pacifici e brave persone.
Gli italiani brava gente, ha visto il film documentario ambientato in Grecia durante la II Guerra Mondiale? La maggioranza appoggiava la dittatura. Solo pochi si sono opposti. Molti forse erano contrari, ma avevano paura.
Tedeschi anche loro tutta brava gente, eppure il nazionalsocialismo è andato al potere con largo appoggio della popolazione. Nessuno sapeva dove finivano gli ebrei? Possibile? I pochissimi che si sono opposti hanno pagato con la vita. Gli altri avevano paura e sono rimasti zitti.
Lei mi assicura che la maggioranza dei musulmani sono brava gente?
Se secondo lei c’è una maggioranza contraria allora deve essere proprio silenziosa, dato che si vedono solo commenti ufficiali e non si vedono social network pieni di messaggi di solidarietà da parte dei musulmani come invece accadeva per la cosiddetta primavera in Egitto, Siria e Tunisia. Molti, come sostiene lei, saranno anche contrari, ma non vedo una forte opposizione al califfato e alla umma. I pochi, secondo lei, musulmani cattivi che perseguono scopi politici e vogliono un califfato mondiale, sono come i nazisti di un tempo. Vogliono imporre le loro leggi contro la libertà. Le nostre leggi glielo consentiranno. se la maggioranza è davvero contraria deve dimostrarlo in modo chiaro. Ma ce ne accorgeremo quando avremo la guerra alle porte. Italiani brava gente.
Caro Sgorbatt,
visto che citi la voce “Taqiyya” in Wikipedia, andiamo un po’ a leggere che c’è scritto:
«La taqiyya (in arabo: تقية ) indica, nella tradizione islamica – specialmente quella sciita – la possibilità di nascondere o addirittura rinnegare esteriormente la fede, di dissimulare l’adesione ad un gruppo religioso e di non praticare i riti obbligatori previsti dalla religione islamica (ad es. la Ṣalāt) per sfuggire a una persecuzione o a un pericolo grave e imminente contro se stessi a causa della propria fede islamica.»
Che non è il caso in questione. Qui non c’è nessuna imminente persecuzione nei confronti dell’Islam, in generale, o della comunità islamica saronnese in particolare. Anzi, semmai in questo momento quelli apparentemente “in pericolo” sono gli altri, coloro che non professano l’Islam (e dunque cristiano-cattolici e cristiano-protestanti, ebrei, buddhisti… e perché no, atei, come chi scrive).
Se dunque il portavoce della comunità islamica saronnese fa il gesto politico di prendere le distanze da quel ch’è accaduto a Parigi, quando QUI A SARONNO la comunità di cui egli è portaparola non è nel mirino di alcuna persecuzione né corre alcun pericolo, io direi di lasciar perdere la Taqiyya, e di provare FINALMENTE ad “andare a vedere le carte” e sentire cos’hanno da dire…
Peace 🙂
eh giá…..
Certo, certo… io penso invece che stiano dissimulando, vedi dissimulazione spiegata su wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Taqiyya Fanno finta di prendere posizione contraria per difendere la loro libertà di predicazione finchè saranno in pochi… mi preoccupa quando diverranno in tanti, come già lo sono a Saronno. Si potranno ancora criticare o si verrà giustiziati per aver espresso una propria opinione?
Lei non pensa, percorre luoghi comuni, sospetto e diffidenza verso chi viene da una cultura diversa dalla sua… E’ un brutto esempio di italiano. La nostra è la patria di Beccaria, di Garibaldi… La nostra è la Repubblica, nata dalla Reistenza, fatta da gente come Einaudi, Calamandrei. Togliatti, Morandi, Parri, Dossetti e LaPira… Legga cosa scrivevano pur proveniendo da culture diverse sull’uguaglianza e la laicità. Contrapporre fondamentalismo a fondamentalismo è segno di beceraggine, peggio non leggere quanto di positivo l’ “altro”, quello di una cultura diversa dalla nostra propone… Apprezzo molto di più Sadok Hammami, dimostra una civiltà e un senso di responsabilità ben diversi dai suoi.