SARONNO - Le prenotazioni erano 580 ma alla fine i presenti hanno superato le mille persone. E' stata un successo la terza edizione dell'Iftar organizzato dal centro islamico di Saronno. Ieri sera a partire dalle 19 nella sede di via Grieg sono arrivate alla spicciolata centinaia di persone.
C'erano i fedeli del centro islamico e una cinquantina di ragazzi che malgrado il digiuno hanno lavorato senza sosta per organizzare al meglio l'accoglienza. Tante le famiglie saronnesi, gruppi di ventenni ma anche membri di associazioni che hanno deciso di condividere questo momento con la comunità islamica spesso invitati da un collega o da un amico. Una presenza così numerosa che ha costretto gli organizzatori ad allestire tavoli all'ultimo momento. Eppure tutti hanno trovato posto e per tutti c'è stato un piatto della cena che raccontava, fin dalla scelta del menù, l'integrazione.
C'era il riso speziato "a rappresentare i fedeli asiatici", la zuppa Harira per quelli marocchini, i datteri dalla Tunisia ma anche un pezzo di pizza: "Insieme ai piatti della tradizione la pizza c'è sempre quando rompiamo il digiuno - ha spiegato il responsabile del centro Latif Chridi - perchè ai nostri figli piace perchè ormai è parte della nostro quotidianità come noi ci sentiamo parte di questa comunità".
A fare gli onori di casa l'imam Najib Al Bared, i responsabili del centro Latif Chridi e Sadok Hammami e Saif Abouabid che è stata la voce guida dell'intera serata ed ha saputo accompagnare tutti i presenti nelle diversi fasi della serata. Tante le autorità presenti dal prefetto di Varese Salvatore Rosario Pasquariello, ai sindaci Augusto Airoldi (Saronno), Marco Giudici (Caronno Pertusella), Alberto Oleari (Turate) e Gilles Andrè Ielo (Rescaldina) con gli assessori Mimmo D'Amato e Ilaria Pagani e i consiglieri Alessandro Giudici (Caronno Pertusella), Mauro Rotondi (Saronno). Hanno partecipato all'evento anche il maggiore dei carabinieri Fortunato Suriano, una delegazione della polizia locale con l'ex comandante Giuseppe Sala e una della Croce Rossa. La serata ha anche visto la prima visita del prevosto monsignor Claudio Galimberti alla struttura.
Al termine della serata e dei discorsi ufficiali in cui si è parlato di integrazione di condivisione della vita cittadina e in cui non è mancato un accetto alle difficoltà della pandemia e della pressante richiesta di pace per l'Ucraina un momento di preghiera per tutti i fedeli guidati dall'imam Najib Al Bared con un pensiero anche del prevosto e dei sindaci presenti. Agli ospiti sono state donati dei quadri con versetti del Corato ispirati al loro ruolo nella comunità.
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SARONNO - Lutto al centro islamico per la scomparsa della mamma di Sadok Hammami, uno dei fondatori della struttura e volto conosciutissimo a Saronno.
"Il Centro Islamico di Saronno porge le più sincere e sentite condoglianze a uno dei fondatori della comunità islamica saronnese, il fratello Sadok Hammami, per la dipartita della madre. Dio la accolga in misericordia e grazia e doni alla famiglia, del nostro fratello, pazienza e accettazione. A Dio apparteniamo e a Lui facciamo ritorno" il messaggio di condoglianze dei responsabili del centro, al quale si unisce tutta la redazione de ilSaronno.
Anche l'imam saronnese Najib Al Bared ha voluto rivolgere un personale messaggio di condoglianze alla famiglia Hammami: "Le mie più profonde condoglianze alla famiglia ed all'amato fratello Sadok per la scomparsa dedlla mamma. A Dio apparteniamo ed a Dio dobbiamo tornare".
(foto: Sadok Hammami con la mamma)
07122021
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Quella di venerdì sera era una sorte di anteprima della giornata di oggi quando alle 11 saranno aperte le porte per visite guidate, un pranzo gratuito su prenotazione e la visita a diverse mostre. Ieri sera erano presenti molte famiglie della comunità islamica, diversi esponenti della comunità pastorale Crocifisso risorto oltre ovviamente ai portavoce del centro Latif Chridi e Sadok Hammami e l'imam Najib Al Bared. Tanti gli ospiti che hanno animato il dibattito Antonio Angelucci docente dell’università dell’Insubria di Varese/Como, Paolo Branca noto islamologo e docente dell’università Cattolica di Milano e Paolo Gonzaga traduttore del primo commentario coranico dall’arabo all’italiano ed esperto di tradizione e religione islamica. Ad essere accolto con tanti abbracci e sorrisi il prevosto monsignor Armando Cattaneo che ha ringraziato tutti per l'invito. "Volevo farvi i complimenti - ha esordito nel suo breve discorso - per quest'idea di apertura. Conoscersi è il primo modo per evitare il pregiudizio, le incomprensioni e l'odio". Un plauso da tutti i presenti è arrivato al gruppo dei giovani musulmani che hanno allestito gli spazi, da quelli dei convegni (oggi si replica alle 18) a quelli degli stand con diverse proposte per avvicinarsi alla cultura araba. 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Tra le due realtà è in corso da tempo uno stretto legame, già dai primi anni di attività in città il centro culturale islamico è sempre stato molto attivo nella vita cittadina. Sia il precedente prevosto, monsignor Maurizio Rolla, sia l'attuale monsignor Armando Cattaneo, hanno continuato a intrecciare stretti rapporti, non facendo mai fatto mancare la propria visita durante il Ramadan con tanto di discorso pronunciato ai fedeli presenti. In queste occasioni non sono mancati i doni, simboli della collaborazione tra le due realtà come il maxi quadro con una porta marocchina donata dal centro islamico alla comunità saronnese due anni fa. Anche i portavoce del centro islamico Latif Chridi e Sadok Hammami hanno sempre partecipato alle ultime edizioni della Festa del Trasporto e a diverse eventi interculturali. Come detto, in occasione dell'ultimo Ramadan la comunità pastorale ha donato un lampadario alla nuova sede del centro in via Grieg. Il lampadario è stato posizionato nel corso del Ramadan in tempo per la visita del prevosto. Una presenza e un regalo che l'imam saronnese Najib Al-Bared ha salutato con entusiasmo: “È un segno concreto e permanente dell'apertura, della vicinanza e dell'accoglienza della comunità cristiana saronnese verso di noi e ci stimola a continuare nei nostri sforzi per fare altrettanto. Apprezziamo il suo profondo impegno nel creare e consolidare le basi per una migliore comprensione ed un maggior rispetto reciproci, che a Saronno già caratterizzano i rapporti tra le persone delle due comunità”. 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E' stata un successo la terza edizione dell'Iftar organizzato dal centro islamico di Saronno. Ieri sera a partire dalle 19 nella sede di via Grieg sono arrivate alla spicciolata centinaia di persone.
C'erano i fedeli del centro islamico e una cinquantina di ragazzi che malgrado il digiuno hanno lavorato senza sosta per organizzare al meglio l'accoglienza. Tante le famiglie saronnesi, gruppi di ventenni ma anche membri di associazioni che hanno deciso di condividere questo momento con la comunità islamica spesso invitati da un collega o da un amico. Una presenza così numerosa che ha costretto gli organizzatori ad allestire tavoli all'ultimo momento. Eppure tutti hanno trovato posto e per tutti c'è stato un piatto della cena che raccontava, fin dalla scelta del menù, l'integrazione.
C'era il riso speziato "a rappresentare i fedeli asiatici", la zuppa Harira per quelli marocchini, i datteri dalla Tunisia ma anche un pezzo di pizza: "Insieme ai piatti della tradizione la pizza c'è sempre quando rompiamo il digiuno - ha spiegato il responsabile del centro Latif Chridi - perchè ai nostri figli piace perchè ormai è parte della nostro quotidianità come noi ci sentiamo parte di questa comunità".
A fare gli onori di casa l'imam Najib Al Bared, i responsabili del centro Latif Chridi e Sadok Hammami e Saif Abouabid che è stata la voce guida dell'intera serata ed ha saputo accompagnare tutti i presenti nelle diversi fasi della serata. Tante le autorità presenti dal prefetto di Varese Salvatore Rosario Pasquariello, ai sindaci Augusto Airoldi (Saronno), Marco Giudici (Caronno Pertusella), Alberto Oleari (Turate) e Gilles Andrè Ielo (Rescaldina) con gli assessori Mimmo D'Amato e Ilaria Pagani e i consiglieri Alessandro Giudici (Caronno Pertusella), Mauro Rotondi (Saronno). Hanno partecipato all'evento anche il maggiore dei carabinieri Fortunato Suriano, una delegazione della polizia locale con l'ex comandante Giuseppe Sala e una della Croce Rossa. La serata ha anche visto la prima visita del prevosto monsignor Claudio Galimberti alla struttura.
Al termine della serata e dei discorsi ufficiali in cui si è parlato di integrazione di condivisione della vita cittadina e in cui non è mancato un accetto alle difficoltà della pandemia e della pressante richiesta di pace per l'Ucraina un momento di preghiera per tutti i fedeli guidati dall'imam Najib Al Bared con un pensiero anche del prevosto e dei sindaci presenti. Agli ospiti sono state donati dei quadri con versetti del Corato ispirati al loro ruolo nella comunità.
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