Il figlio della donna rapinata: “Rabbia e smarrimento”
Carissimi candidati sindaci,
mi permetto di inoltrarvi una lettera scritta all’attuale aindaco in merito al tema sicurezza a Gennaio di quest’anno.
Premetto che oggi più che mai provo rabbia e un senso di smarrimento in quanto martedì sera, in via Micca alle 20.15 due extracomunitari hanno aggredito mia madre per rubarle una collana, scaraventandola brutalmente a terra.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il 118 in quanto cadendo ha riportato fortunatamente solo una lieve ferita.
Vengo al punto:
quello che non sono mai riuscito a trasmettere all’attuale Amministrazione è il fatto che oggi il tema sicurezza a Saronno non è una sensazione percepita solo da una parte di cittadini, un disagio diffuso o una forte assuefazione verso atteggiamenti criminosi, ma un tema oggettivo e tangibile a prescindere dalla fede politica.
A voi candidati sindaci
mi permetto di chiedere fermamente di non cadere nell’errore fatale per la nostra città di affrontare questa piaga solo come un tema da campagna elettorale, una chiacchiera da gazebo domenicale per accattivarvi un voto in più.
Oggi la vivibilità, il rispetto verso le persone , il senso civico e di appartenenza alla comunità, il rilancio della città partono principalmente dal tema sicurezza.
Non parliamo di accoglienza o misericordia verso bisognosi, qui si tratta di balordi arroganti e… (mi censuro da solo) che non meritano null’altro se non di pagare per i loro reati, piccoli o grandi che siano.
La nostra futura Amministrazione, da chiunque sia governata, ha il fermo dovere morale, civico e pubblico di rilanciare la città e il cavallo di Troia non può che non essere la sicurezza.
I cittadini, i commercianti e tutti coloro che da non residenti vivono e misurano la nostra città, hanno bisogno di tornare ad avere fiducia in Saronno, hanno bisogno di tornare a viverla come comunità, di rilanciarla e di tutelarla. Sfido chiunque a sbugiardarmi invitando anche voi a fare una passeggiata serale nel centro cittadino, osservando e ascoltando senza pregiudizi di alcuna sorta.
L’immobilità totale, camuffata da falso buonismo, da immotivata demagogia ha portato Saronno ad essere una delle peggiori città per la vivibilità e uno dei maggiori centri di spaccio della Lombardia.
Dimostrarlo è facile, affermare il contrario è da visionari: i fatti di cronaca sono documentati regolarmente dai quotidiani locali, purtroppo al netto del numero oscuro dei reati non denunciati.Vi auguro buon proseguimento nel vostro lavoro e mi auguro per Saronno che qualcuno di voi ci svegli dal letargo e ci guarisca dall’assuefazione di questa triste realtà.
Cordiali saluti
Alessandro Colombo
28052015