Tsipras: “Non benvenuto sindaco nero-verde”
“Camicia nera e cravatta verde. Un po’ Mussolini, un po’ Salvini. E’ stato molto accurato, il neo-sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli, nella scelta cromatica dell’abito per la prima immagine da primo cittadino il 14 giugno scorso.
Ma chi è il nuovo sindaco? Non conoscendolo personalmente, abbiamo cercato quanto dice e scrive pubblicamente. Facebook, ad esempio. Un profilo, quello di Fagioli, con pochi “post” politici: la dichiarazione dell’indipendenza della Padania di Umberto Bossi del 1996, il discorso di Salvini che insedia alla segreteria del partito, le dichiarazioni dell’ex presidente della Provincia di Varese, Galli (fautore della privatizzazione dell’acqua pubblica, opera che il Centrosinistra sta completando alla faccia del referendum del 2011), di cui Fagioli è stato assessore.
Fagioli rappresenta la sintesi del perfetto “fascioleghista”. Il salviniano doc, alleato a Saronno coi Fratelli d’Italia di Alemanno e Meloni, che nel simbolo hanno ancora lo stemma del Movimento Sociale Italiano, con la fiamma e il manganello rovesciato; alleato con i Doma Nunch di quel Lorenzo Banfi che già si distingueva, nella Lega saronnese degli Anni Novanta, per le sue battaglie contro i nomadi; oltre che con una lista di commercianti che vogliono riaprire il centro storico al traffico, contro i loro stessi interessi commerciali.
L’impresentabilità democratica di gran parte di questi soggetti avrebbe dovuto suggerire più prudenza agli elettori saronnesi, per quanto stanchi di cinque anni di promesse non mantenute (la partecipazione dei cittadini su tutte) da uno sciatto centrosinistra, guidato dal Pd di Gilardoni-Licata, talmente sicuro del suo 43% conquistato alle Europee 2014, da non allearsi nemmeno coi suoi precedenti alleati di governo in città e subendo una batosta memorabile.
Ma un risicato 50% dei saronnesi (pochi di più al primo turno) ha deciso che le destre dovessero riprendersi il controllo della città dopo la parentesi di Porro. Pochissimi tra costoro conoscono il programma di governo nero-verde per Saronno. Ma le sguaiate grida di Salvini contro i moderni untori chiamati migranti, ben amplificate dai media, quelle sì.
Ma noi sappiamo che la Lega e i fascisti in genere usano il tema dell’odio verso nomadi e stranieri come “arma di distrazione di massa”, per coprire il rumore assordante dell’ingiustizia sociale e del consumo del territorio (“predoni a casa nostra”) che portano avanti, né più né meno dei loro predecessori, di centrodestra o centrosinistra che fossero.
Non a caso il primo appoggio elettorale lo hanno avuto da “Saronno al centro”, che ha dato indicazione di voto, in cambio di almeno un assessorato, il che non guasta, data la carenza di personale politico della Lega. E non ci sfugge l’anima di Saronno al Centro, un po’ CL, un po’ “partito del mattone” (ma anche un po’ Caritas e oratorio: cosa ne dice il Prevosto, dopo la recente “scomunica” dei razzisti, con cui Sac si è alleata, da parte del Papa?). Non a caso, inoltre, Fagioli apre la sua giunta al resto del centrodestra, che raccoglie il resto di Cl e “mattone”, strizza l’occhio ai settori ecclesiali più conservatori e completa anche la compagine destrorsa che porta a quattro quinti la maggioranza del consiglio comunale.
E mentre non ci potremo che aspettare una tiepida opposizione da un Pd sempre più post-democristiano e una presenza onesta ma ininfluente di Tu@Saronno, la nostra curiosità si orienta verso l’esordio in Consiglio Comunale del MoVimento 5 Stelle.
Quanto a noi, che abbiamo deciso di non prendere parte alla competizione elettorale proprio perché per primi non eravamo riusciti a garantire la necessaria “partecipazione popolare” al nostro percorso di costituzione di una lista, ci troverete sempre presenti sulle battaglie che contano: la salute dei cittadini e l’urbanistica (la bonifica dell’area ex Cantoni sarà il primo banco di prova del nuovo sindaco), i diritti civili e l’equo prelievo e redistribuzione delle risorse pubbliche, la ridiscussione del Patto di Stabilità e la democrazia decisionale. Il percorso verso un’Altra Saronno iniziato lo scorso febbraio prosegue insieme ai cittadini che vorranno provare a cambiare davvero questa città.
02072015