Nomine Saronno Servizi, Par dem: “Unico criterio l’appartenenza politica”
Inizia così la forte presa di posizione di Partecipazione democratica sull’ultima decisione dell’attuale Amministrazione.
“Troppo presto, invece, per giudicare le competenze possedute dai nominati, dal momento che ancora non sono noti i loro curricula. Al di là delle nomine, quello che soprattutto interessa capire è come l’attuale Amministrazione Comunale intenda assicurare la necessaria trasparenza nella gestione delle società partecipate e controllate e garantire le prerogative del Consiglio Comunale nello svolgimento della propria funzione di controllo sul loro operato. E’ opportuno ricordare che la natura in house providing delle gestioni affidate alle società comunali, ne limita e condiziona fortemente l’autonomia decisionale e gestionale, imponendo al Comune di esercitare uno stretto e costante controllo amministrativo sugli atti assunti, analogo a quello esercitato sui propri servizi e, in modo particolare, con riferimento a: rispetto dei vincoli di legge in materia assunzioni, modalità di reclutamento e spesa del personale; conferimento d’incarichi professionali e di collaborazione; appalti e procedure di acquisto di beni e servizi; amministrazione trasparente; prevenzione dell’illegalità e anticorruzione; applicazione Legge 241/90 sul procedimento amministrativo.
Inoltre, si attendono le necessarie risposte/soluzioni politico-amministrative a taluni problemi che attengono le società partecipate saronnesi, quali: il definitivo conferimento della gestione del ciclo idrico integrato, attualmente ancora suddiviso tra Saronno servizi e Lura Ambiente; l’attuazione di scelte che consentano di ridurre il contributo economico annualmente riconosciuto al teatro Giuditta Pasta; la razionalizzazione delle società partecipate ed il contenimento delle spese per il loro funzionamento. Su questi temi, l’associazione Partecipazione Democratica auspica che la nuova Amministrazione, oltre ad operare in conformità alla legge, si adoperi affinché le società partecipate, da potenziali strumenti per garantire i servizi ai cittadini secondo criteri di economicità ed efficienza, non si trasformino, invece, in centri incontrollati di spesa e di aggravio del bilancio comunale.