La Lega Nord porta in consiglio l’autonomia regionale
Angelo Veronesi, capogruppo consigliare del Carroccio, esordisce così in un comunicato nel quale precisa la posizione della sezione di Saronno.
Troppe tasse e pochi servizi: lasciamo che siano i cittadini saronnesi a scegliere per mezzo di un referendum pro autonomia regionale. A causa della crisi economica Regione Lombardia ha visto le aziende lombarde perdere competitività a livello internazionale. I posti di lavoro dei cittadini lombardi sono a rischio e diventa assolutamente indispensabile ridurre la pressione fiscale complessiva sulle aziende lombarde.
E’ necessario valorizzare il ruolo della Regione come ente principale di sostegno alle politiche territoriali dei comuni e delle province, ruolo che attualmente non è possibile svolgere a fronte ai continui tagli subiti negli ultimi anni. I cittadini lombardi stanno pagando troppe tasse a fronte di uno Stato che non restituisce nè sufficienti risorse nè sufficienti servizi ai cittadini lombardi. Riteniamo opportuno informare i nostri concittadini relativamente al residuo fiscale della Lombardia, affinché prendano atto, in termini numerici, dell’ingiustizia economica alla quale sono sottoposti. Per residuo fiscale si intende la differenza tra quanto un territorio versa sotto forma di tributi all’operatore pubblico e quanto da esso riceve sotto forma di servizi.
La stima del residuo fiscale regionale nel periodo 2009-2012 evidenzia le regioni caratterizzate dal residuo fiscale maggiore in termini assoluti sono nell’ordine, Lombardia ( 47.872 milioni di euro*), l’Emilia Romagna (13.568), il Lazio (11.838) e il Veneto (11.354). I residui fiscali negativi più ingenti si riscontrano invece in Sicilia (-17.139 milioni), Campania (-13.278), Calabria (-10.281) e Puglia (-9.649). In termini pro-capite, la Lombardia si conferma la regione con il residuo fiscale maggiore (4.939 euro). Le altre regioni a Statuto ordinario del Nord registrano un residuo medio annuo di circa tremila euro. La Lombardia è la regione caratterizzata dal residuo fiscale maggiore, sia in termini assoluti che in termini pro-capite.
I dati sono evidenti e non si possono più contestare le cifre come avveniva in passato. Per renderci conto del salasso a cui sono sottoposti ogni anno tutti i cittadini lombardi, a cui viene portato via il frutto del loro lavoro, possiamo tenere presente che il debito della Grecia ammontava a circa 400
miliardi di euro. Con il residuo fiscale della Lombardia potremmo comperarci il debito della Grecia in circa 8 anni. Verrebbe da domandarsi come sia possibile che la Lombardia versi da almeno 60 anni ingenti risorse allo Stato ed il debito pubblico continui ad aumentare anzichè a diminuire. E’ evidente che le risorse dei cittadini lombardi non finanziano lo sviluppo delle Regioni caratterizzate da un diverso grado di sviluppo, ma finanziano sprechi che non si possono certo imputare alle Regioni virtuose come la Lombardia. Stato e Regioni spreconi vengono premiati anzichè commissariati, rendendo di fatto nullo il continuo salasso dei cittadini lombardi.Più propriamente, anzichè comperarci la Grecia in 8 anni, i cittadini lombardi dovrebbero avere la possibilità di scegliere il futuro per sè e per i propri figli chiedendo di ridurre il residuo fiscale. La riduzione del residuo fiscale significherebbe ridurre drasticamente la pressione fiscale sui cittadini lombardi. La riduzione del residuo fiscale consentirebbe ai cittadini lombardi di godere finalmente dei soldi derivanti dal proprio lavoro. In consiglio comunale chiederemo di lasciare la parola ai cittadini
lombardi per decidere se chiedere di diminuire le tasse, oppure continuare a contribuire allo sperpero di risorse pubbliche, che non serve ad aiutare le Regioni con un diverso grado di sviluppo.La soluzione che si prospetta per i cittadini lombardi è quella di utilizzare le forme garantite dalla Costituzione per chiedere una maggiore autonomia regionale allo Stato.
Nel prossimo consiglio comunale del 12 novembre chiederemo ai consiglieri di tutti i gruppi consiliari di esprimersi a favore del coinvolgimento dei cittadini nel processo decisionale, in considerazione del fatto che l’autonomia regionale influirà direttamente sul Comune di Saronno, permettendo ai saronnesi che lavorano di essere più ricchi e ai cittadini in difficoltà di essere maggiormente aiutati grazie a maggiori risorse economiche e lavorative a disposizione dell’ente comunale.
10112015