Addio Farfalle, Nigro: “Era davvero più conveniente demolirle?”
SARONNO – Pubblichiamo, dal blog http://giuseppenigro.altervista.org/, l’intervento di Giuseppe Nigro sulla demolizione delle Farfalle le tre palazzine tra via Fratelli Cervi, via Don Minzoni e via Torricelli demolite nell’ambito del contratto di quartiere.
“Le “Farfalle” sono state demolite, si sono afflosciate e volate nell’aria. Potenza dei nomi. A terra sono rimasti i materiali inerti. Le “Farfalle” erano due palazzine costruite agli inizi degli anni Settanta dall’Istituto autonomo case popolari (Iacp), oggi Aler Lombardia, piuttosto vetuste e degradate, al tempo costruite con molti materiali a base di amianto che non si è ritenuto conveniente ristrutturare.
Per giustificare la demolizione, si è detto che la rimozione dell’amianto avrebbe comportato costi troppo elevati. In realtà, fra i soggetti interessati alla questione e cioè Aler Varese e Comune di Saronno non vi è mai stato un approfondito confronto sulla questione. La città non è stata coinvolta. E’ davvero una occasione mancata dal punto di vista della consapevolezza pubblica intorno alla questione abitativa.
Eppure, in Italia, la demolizione di un edificio di edilizia pubblica non è un fatto convenzionale, usuale. Se si fosse accesa la discussione si sarebbero potuti approfondire altri punti di vista. E’ poi vero che la riqualificazione dell’edificio avrebbe comportato costi superiori rispetto alla sua ricostruzione?
In molti paesi europei e negli Usa vi è un filone di pensiero che ritiene la riqualificazione di un edificio una scelta più rispettosa dell’ambiente rispetto alla costruzione di un edificio nuovo, poichè impatta meno sui consumi energetici.
Nulla sappiamo in realtà dell’analisi dei costi. Abbiamo generiche dichiarazioni, ma non una relazione tecnica ed economica. Almeno, nulla di tutto ciò è stato reso pubblico.
La demolizione di una casa che fu costruita con i contributi volontari dei lavoratori prelevati sulla busta paga è assurta a spettacolo. Ma si sa, oggi, tutto è spettacolo. Il circo Barnum si è esibito di nuovo“
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Commenti
quan l’è scapà ul purcel, saran su ul stabiet.
Erano immobili farciti di amianto.
Invece di criticare a vanvera si pensi all’impatto positivo sulla salute degli immigrati che andranno a vivere in queste nuove, meravigliose, case popolari pagate dai saronnesi che difficilmente ne avranno diritto…
chissà se ha più diritto un immigrato che paga regolarmente le tasse o un autoctono evasore (di classifiche false se ne sono viste negli anni, mi viene sempre in mente una mammina con il SUV con un ISEE bassissimo, che qualche vantaggio lo da)
Postumo e posticcio, non servono tavoli servono decisioni il tempo per proporre referendum è finito
..tanto i soldi sono i tuoi, non è un imprenditore privato che ha fatto queste sciocchezze (in particolare costruire con materiali scadenti, che durano solo 60 anni): ah i Romani sapevano costruire, noi non sappiamo finire la Pedemontana (anche lì soldi di tutti..)
Nigro, va che le farfalle erano tre.
Non mi risulta che la decisione di demolire le case dell’Aler sia stata presa dal comune, ma dall’Aler stessa…casomai c’era un contratto di quartiere che prevedeva certe cose e non altre
Quelli di adesso si stanno chiedendo ancora come mai si è usata la dinamite per far fuori degli insetti
il DDT buca lo strato di ozono!
Il progetto di demolizione e ricostruzione era nel PGT della precedente amministrazione, forse dimentica che era la sua…..
i caseggiati davanti alla chiesa del matteotti sono più fatiscenti, forse andavano demolite questi
Chiacchiere da bar. Avrebbe dovuto fare il direttore ALER invece dell’assessore, magari avrebbe preso una decisione in linea con il suo postumo pensiero.
Sempre dopo ……
No, dopo di dopo…. ma proprio dopo!