Da Expo alla serie B: Saronno sogna in grande ma non osa mai
Chi invece li ha ottenuti i risultati è la Robur Basket che ha conquistato la promozione nella serie B. L’hanno conquistata i giocatori con fatica e sudore sul campo ma anche la società con il solo sostegno degli sponsor e del presidente Ezio Vaghi. Una stagione che ha regalato alla città emozioni e soddisfazione ed un traguardo mai raggiunto nella storia saronnese.
La Robur ha dato davvero tutto, Saronno nulla. La società non ha fatto mistero delle difficoltà economiche del sostenere la nuova sfida ma nessuno si è fatto avanti. Non un appello dell’Amministrazione, non la mobilitazione di sportivi. Sarebbero basti un euro e cinquanta centesimi ad abitante. Si dirà c’è la crisi, tante esigenze, tante necessità. Certo ma Saronno deve e vuole sognare in grande. E’ la richiesta di tutti: dagli operatori commerciali ai saronnesi che vogliono qualcosa di più dalla propria città. L’Amministrazione comunale l’ha recepito ed ha scommesso prima sulla Vergine della Rocce poi sulla Trevalli.
Per una mattinata di ciclismo, sicuramente con ritorni d’immagine e tanto prestigio, si è disposti a investire fondi comunali e a cercare sponsor privati mentre per una realtà che ha raggiunto la ribalta nazionale sudando, credendo in sé e senza nessun sostegno non si è fatto nemmeno un tentativo. Neppure in nome dei 200 piccoli atleti delle giovanili della società, del ritorno economico e sportivo per la città di un lungo campionato in serie B.
Sognare non costa nulla ma se non si inizia anche ad osare si continua a restare sulle nuvole perdendo tutti i treni.
Sara Giudici