Alfonso Indelicato e “la falsa satira di Charlie Hebdo”
SARONNO – “La falsa satira di Charlie Hebdo”: questo il titolo dell’intervento del consigliere comunale saronnese di Fratelli d’Italia, Alfonso Indelicato, su uno dei temi più dibattuti in Italia e non solo.
Pubblichiamo integralmente il suo intervento.
C’è ancora qualcuno in Italia che considera il settimanale Charlie Hebdo una pubblicazione satirica. E che, anche dopo le orripilanti vignette sul terremoto che tutti hanno avuto modo di conoscere, difende tale pubblicazione proprio in nome del diritto di satira, il quale – così si argomenta – è un caso particolare della più generale libertà di espressione, connaturata nelle nostre società democratiche evolute.
Ebbene, vorrei far notare che le vignette di Charlie Hebdo non sono affatto di natura satirica. La satira, per essere tale, deve possedere due elementi fondamentali: il far ridere (o sorridere) e insieme una finalità morale-pedagogica. Quest’ultima non si esercita nelle forme assertive proprie, ad esempio, del sermone o del discorso politico, ma appunto attraverso lo scherzo, l’ironia, anche il sarcasmo. Vale cioè per la satira la nota espressione “castigat ridendo mores” (“corregge i costumi ridendo”) la quale si applica anche alla commedia, che nella sostanza è una lunga satira scritta per essere recitata, in versi o in prosa. Naturalmente la satira può essere bonaria (ad esempio come quella di Orazio) o amara e sferzante (come quella che appare in certi canti leopardiani) ma non deve mai smarrire, per essere se stessa, questa finalità di evidenziare e mettere in ridicolo i vizi e i difetti umani per provocare nel lettore una consapevolezza di essi ed eventualmente una volontà di riscatto.
Tornando al settimanale francese, vorrei far notare che il meccanismo preferito dai suoi vignettisti è completamente diverso, e consiste nella pura e semplice dissacrazione di ciò che tutti gli uomini, o buona parte di essi, considerano a buon diritto degno di profondo rispetto, ma direi meglio la sostanza della loro vita morale (ammesso che ne possiedano una).
L’intenzione etico-educativa, qui, è completamente assente, e l’operazione compiuta è piuttosto simile a quella delle scritte oscene che compaiono sui muri dei sottopassi o dei gabinetti delle stazioni. E per altri versi a quella dei ragazzini che cercano morbosamente le parole “sporche” sui dizionari o sui motori di ricerca. E infatti la sedicente satira di Charlie Hebdo non è altro che questo: una turpe operazione compiuta da ragazzacci invecchiati.Alfonso Indelicato
Consigliere comunale di fratelli d’Italia Alleanza nazionale eletto a Saronno
03092016
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Commenti
Della serie “Nizza, Corsica e Savoia”
SATIRA Qualunque opera letteraria o artistica, vignetta, discorso, atto o atteggiamento ecc. che abbia intenti satirici nei confronti di persone, classi sociali, istituzioni SIN canzonatura, caricatura.
Mette in ridicolo personaggi, ambienti o costumi con toni comici o sarcastici e intenti moralistici
Hai letto bene quello che hai riportato, gentile Doil? ” …e intenti moralistici”. Proprio quello che mancava, come ho detto nel mio intervento, nelle immonde vignette gallicane. Saluti
Bravo copiato passo passo dal dizionario….se non ce lo spiegavi avremmo continuato a non dormire, grazie
Io che ho il dono della sintesi direi: stavolta l’hanno fatta fuori dal vaso