L’Insubrias biopark di Gerenzano compie 10 anni
GERENZANO – Un convegno per celebrare i 10 anni dalla nascita della Fiirv, la Fondazione Istituto insubrico ricerca per la vita che gestisce il bioparco di Gerenzano, ma soprattutto per riflettere sull’importante contributo che l’Insubrias Biopark ha dato e continua a dare alla ricerca e al mondo scientifico e del biotech.
“Fiirv: 10 anni di promozione della ricerca medico-scientifica” è il titolo del convegno che si terrà martedì 29 novembre, alle 9.30, nell’aula magna dell’Insubrias Biopark di via Lepetit 34 a Gerenzano. Durante la giornata, suddivisa in tre sessioni, medici, dottori, professori, biologici, direttori di ricerca, di importanti centri ospedalieri, istituti di ricerca, fondazioni e università, porteranno il proprio contributo su tre macro tematiche. La prima sessione verterà su “Il problema della resistenza batterica” e sarà presieduta dal professor Patrizio Castelli, direttore della Uoc Chirurgia vascolare dell’ospedale di Circolo Fondazione Macchi di Varese e Loredano Pollegioni, professore ordinario di Biochimica e coordinatore del dottorato di ricerca in Biotecnologie dell’Università dell’Insubria. Toccherà al professor Paolo Grossi, direttore della Scuole di specializzazione in malattie infettive e in Igiene e medicina preventiva dell’ateo dell’Insubria, approfondire il tema sui “Quadri clinici e le opzioni terapeutiche per le infezioni da batteri multi-resistenti”, mentre la professoressa Flavia Marinelli, docente del Dipartimento biotecnologie e scienze della vita dell’Insubria porterà un’interessante storia di ricerca, molto italiana, sugli antibiotici glicopeptidici di prima e seconda generazione. Sempre sul tema degli antibiotici interverrà anche Franco Parenti della Fiirv per raccontare e spiegare l’impegno della fondazione nella ricerca di nuovi antibiotici attivi su patogeni multi-resistenti.
Nella seconda sessione del convegno, presieduta dal professor Giuseppe Banfi, docente ordinario di Biochimica clinica all’ateneo Vita e salute del San Raffaele di Milano e dal dottor Tiziano Tallone, ricercatore della fondazione Cardiocentro Ticino di Lugano, verrà affrontato il tema delle “Terapie avanzate”. A parlare delle opportunità e delle sfide nello sviluppo clinico dei linfociti Car-t in Oncologia sarà il professor Attilio Bondanza, direttore medico dell’Unità di Immunoterapia delle leucemie del San Raffaele e docente di Medicina e chirurgia dell’università Vita e salute di Milano. L’intervento della dottoresse Laura De Girolamo, responsabile dell’Unità di ricerca Biotecnologie applicate all’ortopedia dell’Irccs Galeazzi, sarà incentrato sull’impiego, presente e futuro, delle cellule mesenchimali nella medicina rigenerativa ortopedica. Infine Matteo Valle di Areta international farà una panoramica del settore industriale delle terapie avanzate, con particolare riguardo alle tipologie di cellule in sperimentazione e ai recenti risultati clinici.
Nel pomeriggio, l’ultima sessione del convegno sarà dedicata alle “Innovazioni nella diagnostica“. Andrea Barlocco, direttore e membro dell’Istituto di Analisi mediche e ricerca Toma di Roma e Fabio Rezzonico, direttore della fondazione Cardiocentro Ticino, modereranno gli interventi di Angelo Auricchio, professore, dottore e medico, direttore dell’Unità di Elettrofisiologia della fondazione Cardiocentro Ticino e co-direttore del Centro per la medicina computazionale in cardiologia dell’Università della Svizzera italiana, il quale interverrà su “La matematica del cuore: come modelli e simulazioni possono aiutare a trovare risposte a quesiti clinici”; Francesca Grati, direttore ricerca e sviluppo laboratori del Toma e membro del board dell’International society for prenatal diagnosis and therapy, che illustrerà l’approccio del genoma per la diagnosi delle patologie rare. Francesco Faletra, responsabile imaging cardiaco della fondazione Cardiocentro Ticino porterà il proprio contributo sullo sviluppo della diagnostica nell’imaging, mentre Paolo Ingallinella di Diasorin Spa parlerà dell’impegno del Centro ricerche Diasorin nella diagnostica in vitro. I lavori saranno aperti da Angelo Carenzi, presidente del fondazione Istituto insubrico di ricerca per la vita.
“Quando siamo nati, abbiamo raccolto un’eredità scientifica autorevole – spiega il direttore della Fiirv, Andrea Gambini – e in questi 10 anni di attività e ricerca abbiamo dato un contributo importante nell’ambito della ricerca per la vita e dello sviluppo e dell’innovazione tecnologica, diventando un punto di riferimento autorevole in campo internazionale per quanto riguarda la malattia celiaca e più in generale nel biotech”. Non bisogna infatti dimenticare che nei laboratori dell’Insubrias biopark, la fondazione opera con un proprio team di ricercatori, oltre a essere incubatore per aziende biotecnologiche in fase di start up e spin off. Attualmente le 20 aziende ospitate nei laboratori di via Lepetit occupano tutti gli spazi a disposizione: “Un indicatore significativo questo – continua Gambini – che certifica il nostro ruolo e la crescita delle nostre competenze in questo decennio di attività. Fare ricerca oggi è sempre più una sfida, non semplice, ma affascinante e importante. Per questo abbiamo voluto celebrare il traguardo dei 10 anni di attività con un momento dedicato alla scienza e alla ricerca. Con questo Convegno, infatti, vogliamo rafforzare il valore e l’importanza di continuare a investire e a credere in quello che facciamo e nei programmi di ricerca che portano avanti la fondazione e le aziende che collaborano con la nostra realtà”.
28112016