Referendum: i primi commenti
SARONNO – Ecco i primi commenti ai risultati elettorali del referendum a Saronno.
NANDO LIGNANO, Portavoce del Comitato per il Si
“Il comitato ha fatto il possibile cercando di focalizzarsi sui veri contenuti della riforma invece di trasformarlo in un referendum sul governo. Resta il dispiacere per l’esito nazionale che sembra essere stato l’esito della personalizzazione del voto contro Renzi”.
FRANCESCO LICATA, segretario Pd
Il risultato è netto, il futuro meno chiaro. Fuori il Partito Democratico ed il suo Segretario, nonostante ci sia qualche protagonista dell’ennesima ammucchiata che ora probabilmente spaventato indica ancora questi come i doverosi attori della “prossima mossa”, sarà ora complicato capire come i vari Salvini, Grillo, Gasparri, D’Alema, Sel et ceteris paribus potranno formulare una nuova proposta di governo. Non prevedo scenari apocalittici ma una fase difficile e confusa si. Il dato positivo rimane l’affluenza ed il fatto che gli elettori siano tornati alle urne, anche a Saronno dove, oltre a ciò, il pareggio mi lascia ben sperare visto che ai nastri di partenza si registrava nuovamente un “tutti contro di noi”. Uno scenario che avevo già visto
LARA COMI, europarlamentare
Il risultato di questa affluenza elettorale è stata straordinaria ed è un bene che gli italiani ritornino a votare il prima possibile!
Renzi ha accettato la sconfitta con un discorso di addio che abbiamo sentito raramente da esponenti di centrosinistra.
Ma adesso voltiamo pagina, ha vinto il NO e ora dobbiamo andare avanti.
C’è bisogno, il prima possibile, di una legge elettorale che possa ridare ai cittadini un governo eletto.
Nel mentre, non possiamo perdere neanche un minuto per ricostruire un centro destra nuovo e competitivo che sia pronto per una campagna elettorale.
Noi ci siamo, andiamo avanti!
FRANCESCO BANFI, Saronno al centro
A Saronno con il 75,60% di votanti, ben oltre la media nazionale, è avvenuto un miracolo della democrazia. In tempi difficili, caratterizzati da sfiducia, i cittadini hanno comunque definito che la Costituzione è importante.
Anche il risultato saronnese, in termini di sì e no, è in netta controtendenza: vince di pochissimo il no, in realtà un testa a testa che tende verso l’equilibrio.
Sono certo come vi siano diverse positività nell’aver raggiunto numeri così elevati di votanti che vanno ben oltre le percentuali. Innanzitutto gran parte degli Italiani ammette come i Padri Costituenti ci abbiano consegnato la possibilità di modificare la Costituzione. Possibilità, non imperativo categorico. In genere gli italiani hanno scelto massivamente di non fidarsi del cambiamento proposto mentre i saronnesi sono risultati più incerti.
Il quorum dei referendum abrogativi è oggi ancora più carico di senso: se non raggiunto designa, come nelle intenzioni del legislatore, il mancato riconoscimento del quesito da parte della cittadinanza.
Mi risulta comunque incomprensibile la scelta del premier Renzi di caricare di significato politico il referendum. Va però detto che è stato di parola e domattina consegnerà le proprie dimissioni. Staremo a vedere cosa accadrà nel prossimo futuro.