Pasta, statuto modificato: questione formale o strategia per un coupe de theatre?
SARONNO – Una banale modifica formale come sostiene l’Amministrazione o l’inizio della fine come teme l’opposizione? Solo il tempo dirà il vero valore della modifica dell’articolo due dello statuto della Fondazione approvata nell’ultimo consiglio comunale dalla maggioranza.
LA MODIFICA
“La modifica riguarda l’articolo 2 dello statuto della Fondazione che nella versione previgente prevedeva che questa gestisse il teatro senza ulteriori specificazioni – spiega l’assessore agli Affari Generali Gianangelo Tosi – Giuridicamente la previsione era illogica. Un ente non può gestire un bene non proprio se non in riferimento ad un accordo, ad una convenzione, ad un contratto. Quindi è stata aggiunta la precisazione che ha il compito di gestire il teatro se aggiudicataria di apposita gara o in virtù di convenzione diretta col Comune”.
LE OPPOSIZIONI
Una novità che non è piaciuta alle opposizioni che hanno espresso “preoccupazione per il futuro del teatro e della Fondazione”. “Il cambio di statuto – precisa Nicola Gilardoni consigliere Pd – di fatto fa venir meno l’oggetto sociale per cui è stata creata la Fondazione stessa che per fini culturali gestisce, direttamente o indirettamente, il Teatro Giuditta Pasta e le attività ad esso connesse Lo si dica chiaro: l’Amministrazione vuole un privato a gestire il Teatro? Se accadesse le ceneri della Fondazione peserebbero tutte sul sindaco Alessandro Fagioli ed i suoi consiglieri che hanno fatto questa scelta”.
LA REPLICA
La replica della maggioranza che arriva con le parole dell’assessore Tosi: “Non cambierà nulla – assicura – è solo una modifica formale. Tanto che l’ho presentata io in virtù della mia delega agli Affari generali e non l’assessore alla Cultura Lucia Castelli”.
07062017
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Commenti
Abbiamo più volte richiesto alla Fondazione di poterne visionare i bilanci in formato digitale, richiesta che la Fondazione sarebbe obbligata per legge ad evadere. Mai ricevuto nemmeno una risposta: con questa trasparenza di gestione potete anche chiudere domani, nessuno vi rimpiangerà, se non gli imbelli che ignorano come ha speso i soldi comunali.
Io non voglio pagare la KUUUULTURA che non mi appartiene.
Mala tempora currunt
La modifica statutaria ultima non sembra possa giustificarsi con la decisione della Corte dei Conti, in quanto giuridicamente, sia prima che dopo, si tratta sempre di bene dato in concessione ad un terzo per svolgere l’attività istituzionale demandata dal socio unico Comune di Saronno. Le finalità potrebbero essere altre come quelle di un progressivo rallentamento del legame con la Fondazione Pasta per chiuderla definitivamente e dare il Teatro in diretta gestione ai privati che già agiscono all’interno del Cda attuale.
Mah, io sento di puzza di amici verdi che si stanno per insinuare nel teatro che, non dimentichiamolo, é il più frequentato della provincia.
Saronno ha bisogno di un teatro con più posti, il Pasta é fin troppo piccolo per le richieste.
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Quindi facciamo un ampliamento di quello esistente?