Soprintendenza: “Partito iter per tutela ex Saronno-Seregno”
SARONNO – Come in precedenza il Comune non fornisce nessuna informazione ma la comunicazione dalla Soprintendenza in merito all’ex Saronno Seregno è arrivata.
La nota riguarda l’avvio del procedimento di dichiarazione dell’interesse culturale del tratto della linea ferroviaria storica Novara -Busto Arsizio-Saronno-Seregno in territorio di Saronno. La nota è stata inviata a Ferrovienord:”Prendiamo atto della comunicazione – commentano dalla società proprietaria del sedime ci riserviamo le valutazioni del caso nelle prossime settimane”.
La vicenda è nota: il Comune vuole sbancare l’ex tratta ferroviaria per la realizzazione di una greenway ed l’iter avrebbe dovuto partite con l’abbattimento dei due ponticelli su via Reina e su via Don Monza ma lo scorso 6 novembre la Soprintendenza ha bloccato i lavori proprio per verificare la rilevanza storica e culturale dei ponticelli.
Il sopralluogo, anche questo senza che l’Amministrazione lo rendesse noto, è avvenuto nelle scorse settimana.
Ora si attende che il Comune faccia chiarezza sui contenuti della comunicazione, sull’iter da seguire e sugli sviluppi.
30112017
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Commenti
a me sfugge come tutte le soluzioni si collegheranno all’esistente ponte (quello verde) a scavalco della ferrovia, o si pensa di non utilizzarlo/abbatterlo??
Per i collegamenti tra Parco Lura e Parco Groane, questa ciclabile non serve, c’è già la ciclabile che unisce Ceriano Laghetto a Saronno (a Saronno muore nel nulla…ma fa niente buttiamo migliaia di euro per una simil Highway in stile NY)
I ponticelli saranno riutilizzati per realizzare una ciclopedonale rialzata che la renderebbe bella, attraente e caratteristica. Un punto essenziale é creare un collegamento con la stazione ferroviaria per creare un hub di interconnessione Bici Treno che interessa un ambito importante della Lombardia. Altro punto importante è la realizzazione di un collegamento con i parchi Groane e Parco del Lura.
Brutta vicenda condotta male dal sindaco ma soprattutto dall’assessore Lonardoni, ennesima brutta figura di SAC
E’ evidente anche dalla foto il valore culturale del manufatto.
Quali sono le prescrizioni di salvaguardia e tutela imposte dalla soprintendenza?
Il Santuario, San Francesco, i palazzi signorili del 600-700, via San Cristoforo, i ponticelli ferroviari, il Palazzo Visconti sono parte della nostra storia. Tutte cose belle che solo la trascuratezza può rendere degradate. I ponticelli, con tutta la loro modestia, sono bell, armoniosi e testimonianza di una grande storia ferroviaria e industriale che ci ha dato progresso e benessere. Distruggerli è distruggere è lla memoria. E senza memoria non siamo più nessuno.
Certo lo spettacolo offerto in questi giorni dall’amministrazione (in minuscolo) è desolante
Saronno rimarra’ un paese di portinaie e di cattocomunisti .
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Saronno si sta finalmente svegliando dal torpore di questi ultimi anni, meno male!
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E allora trasferisciti.
Ci penserà la sinistra fra 2 anni quando verrà eletta….diranno che i ponti minavano la sicurezza cittadina e rallentavano il rinnovamento architettonico della città…i soliti fornitori di risorse bivaccatrici meditanti nulla facenti!
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Ci deve pensare questa giunta a realizzare un nuovo progetto, è stata eletta dai cittadini per fare gli interessi di tutti, non solo dei pochi loro amici o di FNM!
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No è giusto che ci pensi il pd visto che la lega non è in grado di gestire nulla… dimenticavo il pd pensa e basta e poi chi farà….fate quello che vi dico non fate quello che faccio!
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Ahahah ennesima grave gaffe del Fagioli e del suo staff….a questo punto a casa per manifesta incapacità.
Finalmente la muraglia saronnese è salva….povera Saronno vi guardate l’uno con l’altro per vedere chi ha l’erba più verde nel giardino e non vi accorgete che intorno a voi c’è solo terra bruciata!
Non riesco a capire come si potrà tutelare e valorizzare questo patrimonio culturale, secondo in ordine di importanza solo a Palazzo Visconti e Bernardino Luini.
ROTFL
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Bastava andare all’incontro fatto con il professor Senes all’Aldo Moro.
Ma mi sa che di quelli che “non capiscono” dall’inizio di questa storia non si è presentato nessuno…
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È molto semplice: si valorizza tenendola in ordine e permettendone l’utilizzo, cosa che si propone di fare la ciclopedonale. Attendiamo che i tecnici comunali si mettano all’opera progettando una nuova soluzione.
Immagino già le cartoline con le foto dei ponticelli e i turisti che si fanno i selfies sotto! A questo punto qualsiasi cosa non biodegradabile è potenzialmente un bene da tutelare…
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Se a Saronno anche una ex ferrovia un po’ malconcia diventa un bene da tutelare fa ben capire a che punto siamo arrivati nella distruzione del nostro territorio. Quindi ben venga la tutela!
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Giustissimo. Hanno fatto scempio per decenni della nostra città. Intanto oltre la Alpi riescono a progredire e a migliorare senza distruggere le cose belle o tradizionali che hanno. Perché sono seri e usano la testa. Qui credono che progresso sia devastazione. Ci hanno davvero stancato.
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Chi ha la coda di paglia non è trasparente. O è solo ingenuità unita ad incapacità.
Grazie al ilsaronno per avere reso pubblica la comunicazione; non commentabile il comportamento della ns amministrazione.
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Non commentabile il vostro! Siete voi i responsabili. Avete rovinato un progetto che sarebbe stato a vantaggio di tutta la città; ora non si farà niente ed è solo PER COLPA VOSTRA. Vergognatevi.
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Non si farà un progetto migliore, che non è difficile fare, solo se il sindaco per ripicca dovesse decidere di rinunciare al bando. Ma i cittadini sono attenti, sanno che un progetto si può modificare purché rispetti le finalità del bando. A quel punto l’amministrazione si prenderà tutta la responsabilità politica, gravissima, della scelta.
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Le Soprintendenze esistono per correggere i pasticci delle amministrazione confusionarie come la vostra. Lunga vita alle Soprintendenze, baluardo alla rozzezza e alla barbarie.
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Ma quale interesse culturale? Forse era di interesse culturale la fabbrica del Bolletta con la sua ciminiera in mattoni, la corderia del Copreni in via Legnani, il Mercato boario, la cassina Luisa in strafossato, ma non mi si venga a dire che i ponticelli rappresentano la cultura di Saronno basta vedere la foto per capire che sono un obbrobrio, obsoleti, pericolosi per i pedoni e che degradano il quartiere. Siamo nella repubblica delle banane dobbiamo farcene una ragione. La maggior parte dei saronnesi non sanno neppure che esistono i ponticelli del Seregno se non per la pubblicità che è stata data, per partito preso e per protagonismo di qualcuno in cerca di notorietà che non ha nulla a che vedere con l’interesse pubblico e la sicurezza dei residenti del quartiere. Perché non riattiviamo la ferrovia invece di fare la ciclopedonale e facciamo sferragliare una bella locomotiva a vapore con vagoni d’epoca che porta a spasso i bimbi saronnesi e del circondario. Potrebbe essere un’idea accettata sicuramente dalla sovraintendenza.
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FAGHELA’ CAPÌ A QUESTI………
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I ponticelli sono testimoni di una grande storia ferroviaria e industriale saronnese, sono belli e non danno fastidio a nessuno. Solo chi non è un vero sarunatt ragiona come lei.
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Chi abita lì vicino sa bene che per il passaggio dei pedoni sono molto pericolosi i ponticelli, se rimanessero così e la manutenzione a carico di ferrovienord il degrado può solo aumentare perché essendo una società non investe soldi in manutenzione in un”ramo morto”. I residenti di altri quartieri possono dire pure che sono belli e storici ma per chi vive in zona sono un vero pericolo
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Certo che continuare a mantenere sulle strade di oggi questi ponti costruiti per far passare un carro trainato da cavalli un secolo fa significa non adeguare la viabilità odierna del quartiere
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La viabilità del quartiere va bene così. I ponticelli danno fastidio solo a quelli che vogliono scorazzare in auto come negli anni ’60.
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un marciapiede farebbe comodo a bambini, genitori che portano i figli all’asilo…in un ponte poco illuminato e decisamente stretto. fantastico.
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i ponti furono costruiti per far transitare i treni, mezzi di trasporto molto pesanti; per questo motivo sono molto robusti. In ogni caso ora il pericolo è che la ns amministrazione rinunci al finanziamento ottenuto per il progetto del parco lineare. Spero che le amministrazioni limitrofe coinvolte nel progetto si attivino per la realizzazione del’opera pèr la quale è ottonuto il fondo.
Il quartiere è un quartiere residenziale perciò le vie attuali vanno bene, a parte la velocità folle di molti utenti!
“La c’è la Provvidenza!” (A. Manzoni)
“Partito iter per tutela…”
Tradotto rimane tutto com’è, nel pieno degrado, per altri cinquant’anni.
Gli spacciatori di zona ringraziano…
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Forse per la prima volta nella storia di Saronno molte persone si sono attivate per evitare un ulteriore stupro al territorio e a Saronno. Se questo interesse si fosse manifestato anche negli anni precedenti non ci troveremmo in questa situazione. Basta citare l’orribile palazzo della ( ex) Standa e i successivi palazzi, nonche la Piazza Alcide De Gasperi che non c’è.
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A dire il vero negli anni della progettazione e dell’edificazione di piazza De Gasperi e annessi erano attivissimi (Anche in consiglio comunale) gruppi di verdi e ambientalisti, gli stessi attivi oggi per salvare i ponticelli. Fu fatto modificare il progetto iniziale grazie ad una battaglia popolare il cui traguardo è ciò che vediamo oggi.
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Io ricordo le feroci battaglie dei negozianti per avere gli scivoli e relative autorimesse. Il finto errore di rialzo fronte ex Gran Caffè e successivamente a copiare fronte BPM.: addio Piazza Alcide De Gasperi. Saronno ha una sola piazza davanti alla Chiesa SS Pietro e Paolo, con tutti i problemi connessi; fuori c’è un comizio, il carnevale, manifestazione sportiva, ecc e dentro la Chiesa è impossibile raccogliersi in preghiera, o peggio ancora quando ci sono le funzioni religiose.
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Completamente d’accordo. Barbarie del passato e barbarie del presente. Il Partito della Bruttezza è sempre all’attacco. Ma questa volta non deve passare.
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