Inaugurazione casa del migrante, Rotondi: “Grazie a questa realtà Saronno è una città aperta”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Mauro Rotondi, esponente del Pd cittadino, in merito all’inaugurazione della Casa di Adam oggi pomeriggio alla presenza del vescovo di Milano Mario Delpini.
Oggi alle 17 alla casa parrocchiale sita in piazza Libertà 2, è prevista l’inaugurazione di Adam, la casa per i migranti voluta dal prevosto don Armando Cattaneo; un’iniziativa nata “dal basso”, dalla cosiddetta “società civile”. In questi giorni la nostra città si distingue per una pratica di accoglienza virtuosa e responsabile al punto che all’inaugurazione sopra citata sarà presente anche L’Arcivescovo di Milano Mario Delpini.
Ebbene, sono trascorsi circa 2 anni da quando l’Amministrazione comunale ha bloccato il primo progetto di accoglienza saronnese, in cui la Prefettura prevedeva l’arrivo di 32 profughi nell’ex Scuola di proprietà delle Suore della Presentazione. Per chi si ricorda, il progetto sarebbe stato gestito dalla Caritas e fu bocciato con la scusa di irregolarità nella struttura anche se dietro vi era il reale intento dell’Amministrazione, neppure troppo nascosto, di tenersi alla larga da ogni progetto di accoglienza. Eppure esistevano tutte le condizioni: la chiesa locale aveva investito risorse per adeguare la struttura e le associazioni coi tanti volontari erano pronti a dare una mano e a non far mancare niente.
Nel dibattito di quei giorni la città si era divisa e i più riottosi si erano espressi dicendo: “Visto che la chiesa vuole i migranti, li accolga a casa sua”. Detto e fatto: Don Armando ha raccolto la sfida, dando mandato di ristrutturare la casa parrocchiale. Così, con la collaborazione della cooperativa Intrecci della Caritas, è partito il progetto di accoglienza per i profughi, ora ospitati nella casa parrocchiale perfettamente ristrutturata e accompagnati nel loro percorso di integrazione.
Questa notizia ci rallegra e ci impone allo stesso tempo di riflettere una volta di più sull’importanza del tema migranti. La realtà attuale ci obbliga infatti a guardare il mondo. Oggi, secondo i rapporti dell’Onu, un abitante della terra su 113 è costretto alla fuga, le migrazioni forzate raggiungono i livelli più alti di sempre e per effetto dell’esplosione demografica nei prossimi 30 anni l’Africa raddoppierà la popolazione al punto che nel 2050 1 abitante del mondo su 4 sarà Africano. Sono dati inquietanti e impietosi, come tutti i problemi potenziali connessi e come cittadini detentori di diritti ci impongono di affrontare la situazione senza girare la faccia dall’altra parte.
Ebbene, l’inaugurazione di Adam a Saronno coincide con la Pubblicazione in questi giorni di “Gaudete et Exultate” l’esortazione di Papa Francesco, un monito del Santo Padre rivolto a tutti per ribadire 4 principi cardine in tema di rapporto coi migranti: Accogliere, Proteggere, Promuovere, Integrare, pronunciati in occasione della Giornata Mondiale del Migrante del 18.12, la ricorrenza fissata dall’Onu. Nel suo monito, Papa Francesco detta una vera e propria Magna Charta delle migrazioni rivolta a governanti, cittadini e comunità di tutto il mondo per una “comune riposta” al fenomeno in cui si richiedono precisi interventi sul piano legislativo, economico e politico come ad esempio aprire “canali umanitari accessibili e sicuri”,“favorire i ricongiungimenti familiari”, “garantire il diritto a non dover emigrare”, “chiudere i grandi assembramenti”, “insegnare una lingua, un mestiere e il rispetto delle regole, “garantire il diritto a non emigrare”. “ eliminare il business dell’accoglienza”. Parole chiare, Principi chiari, Risposte chiare.
La storia ci insegna: ogni popolo in passato è stato migrante, ha subito guerre, carestie, pregiudizi, ingiustizie. Sta a noi ricordarci chi eravamo e agire affinché ciò non accada ora ad altri. Parafrasando il titolo del capolavoro di Roberto Rossellini “Roma città aperta”, oggi della nostra città possiamo dire “Saronno città aperta”, un film sempre attuale nei significati, in cui il pubblico fu conquistato e capì l’importanza delle contraddizioni createsi in quel periodo; tra paure, disperazioni, bisogno di salvarsi e orrore per la guerra, il film rappresentò la spinta emotiva per un nuovo futuro. Pertanto, la bella esperienza della nostra città è oggi l’occasione per avvicinarci a persone meno fortunate di noi oltreché un momento di festa e vicinanza da condividere con tutti i protagonisti: i profughi, Don Armando, la comunità parrocchiale, la Caritas e tutti i volontari impegnati nel progetto. Nella speranza di proseguire in questa direzione virtuosa, Saronno non volta la faccia dall’altra parte e sceglie di essere città aperta.
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Commenti
peccato che se a migrare verso il loro paese saremmo stati noi loro ci avrebbero fermato ancora prima di salire sulle navi.pensate gente pensate la storia insegna il mondo prima andava meglio adesso regna il caos e il finto buonismo.facciamo del bene sperando che ci ritorni ma non e cosi.se i nostri predecessori non hanno costruito moschee un xke cera.meditate gente meditate finti buonisti che andate a letto sereni…la storia insegna leggete di piu.
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intanto impara l’italiano ….poi commenti
Complimenti, si aiuta chi ci uccide, chi ci violenta, chi spaccia, chi ci ruba…la lista dei chi è infinita….ma non aiutiamo il nostro vicino di casa, solita ipocrisia dei cattocomunisti!
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La dura verità!
Moralismo a senso unico: questa è la fabbrica delle illusioni, che portano il disagio da una parte tra chi viene accolto e non ha speranze di una vita normale in Italia, che non ha più nulla da condividere e, dall’altra parte tra chi deve accogliere, cioè mantenere chi arriva.
Con questa politica di apertura indiscriminata si creano volutamente i presupposti di un futuro di discriminazione e di tensione.
Invece di aiutare il diritto nativo a vivere nella propria terra, si vuole una deportazione scientifica.
Il fallimento del partito del Rotondi è cominciato così. La crisi mortale del PD porta alla sparizione di quel partito, che persevera nel demagogico moralismo, creatore paradossale di una reazione populista enorme.
Grazie alla miopia ed alle illusioni della sinistra cattolica ci troveremo governati dai più beceri populisti. Un bel risultato per la fine del mondo occidentale.
Ci riflettano questi professionisti della generosità.
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Grazie, splendido commento. Mi limito ad osservare che se l’unica alternativa al sinistrume buonista da lei magnificamente descritto sono i beceri populisti, mille volte meglio i beceri populisti
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Meglio i beceri populisti che gli ipocriti cattocomunisti capaci solo di svendere e svilire l’Italia e gli italiani.
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Concordo!
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Vero. Chi li accoglie, apra anche le porte della propria casa invece di lasciarli scorrazzare per la città a fare il bello e il cattivo tempo!!! Non se ne può più. Sono tutti in Italia… Provino a vedere all’estero se se ne vedono in giro!!!
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Commento che testimonia una notevole ignoranza del problema: Negli anni il nostro paese ha accolto circa 131mila rifugiati (dato Unhcr). Quanti sono 131mila rifugiati sul totale della popolazione? L’“allarme invasione” è giustificato di fronte a questi numeri? Proviamo a confrontarli con quelli di altri stati europei. Per esempio, in Svezia la popolazione è circa un sesto di quella italiana (10 milioni) e i rifugiati sono 186mila, ovvero il 50% in più che nel nostro paese. In Germania (82 milioni di abitanti) i rifugiati sono 478mila, quasi 4 volte quelli presenti in Italia.
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Ma lei dove vive?
Ma ha visto cosa succede in Italia e nelle periferie italiane?
Prima di dare dei numeri documentarsi dei dati reali!
Il nostro non è un problema è una tragedia!
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Aperta a cosa? All’invasione?
E chi paga?
sottoscrivo quanto scritto da Franco
La conclusione di tutto ciò è che io mi devo prendere in casa metà Africa, e fa niente che le risorse non sono infinite e lo spazio disponibile rispetto all’Africa è leggermente inferiore. Ci si ricordi che noi siamo stati sì un paese di emigranti, ma sempre nei confronti di paesi che accettavano e anzi incoraggiavano l’immigrazione, per via del fatto che in quel particolare periodo storico l’offerta di lavoro superava di gran lunga la manodopera interna disponibile. Non proprio le attuali condizioni dell’Italia
Perché non te li porti a casa tua…cosi è ancora più aperta. Saronno è una tristezza, piena piena di gente indesiderata. Ringraziamo la sinistra.
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Bisogna anche ringraziare la Chiesa che , come la sinistra , sta sempre di più dalla parte degli stranieri che dalla parte degli ITALIANI ….poi si è visto cosa è successo …..la sinistra ha avuto una batosta elettorale e la Chiesa ha sempre di più le chiese VUOTE !!!