Caso nomadi, Banfi: “Incontrerò i cittadini. Preoccupante il consiglio blindato dalla polizia locale”
SARONNO – “L’altra sera, arrivato su piazzale Santuario, ho avuto la sorpresa di trovare sette agenti di polizia locale e tutto il percorso che conduceva alla sala Vanelli “arredato” con estratti del regolamento del consiglio comunale. Tutto ciò, dopo la dichiarazione che alcuni cittadini sarebbero stati presenti per confrontarsi attorno al tema dello spostamento del campo nomadi, ha davvero dato la sgradevole immagine del volersi trincerare per evitare il contatto con chiunque. Se fosse una partita a scacchi, ci troveremmo innanzi ad un arrocco. Se fossimo nel medioevo sarebbe chiudersi nel mastio centrale abbassando le grate: l’ultima difesa, disperata”. Inizia così la riflessione del consigliere comunale indipendente Francesco Banfi dopo l’assemblea civica di martedì sera.
“Siamo nel terzo millennio, piena democrazia, Repubblica italiana: si fanno gli interessi della città, in summa analisi della totalità dei cittadini. Non deve essere un problema l’incontrare i cittadini e lo spiegare le motivazioni dietro le scelte fatte. Certo: prima occorre avere le idee chiare. Ad esempio, il 3 maggio scorso, al fine di avere maggior chiarezza, ho richiesto agli uffici comunali la composizione numerica e il numero di minorenni che sono risultanti nei nuclei familiari oggetto di spostamento; il giorno successivo, il 4 maggio, l’Ufficio anagrafe del comune di Saronno mi rispondeva 18 persone di cui quattro minorenni. Con mia enorme sorpresa sabato 5 maggio su un quotidiano ho letto dichiarazioni del sindaco Alessandro Fagioli secondo il quale si tratterebbe di 21 persone di cui otto minorenni. Sono certo che ci sia una spiegazione per questa differenza di dati: errore degli uffici comunali o del giornale? Non posso infatti credere che si siano trattati con leggerezza, nell’ordine: cittadini saronnesi oggetto di spostamento, un tema “caldo” e dichiarazioni a mezzo stampa che, mancando comunicazioni più chiare, assumono la valenza di meinhir celtici conficcati lungo il percorso di incontro con la cittadinanza”.
Ancora Banfi: “E proprio l’incontro con i cittadini è, dopo l’avere le idee chiare, il secondo punto necessario: vanno incontrati, come da loro richiesta. Ciascuno, al proprio livello, lo deve fare, specie se richiesto: sindaco o consiglieri. A tal proposito, ieri sera il comitato del quartiere “le villette” ha inviato alla Giunta e a tutti i consiglieri una mail all’indirizzo istituzionale recante l’invito ad un incontro con loro: sarò presente e credo sia corretto ed importante che coloro che rappresentano i cittadini facciano il possibile per esserci”.
10052018