La conferma: niente centri estivi comunali a Limbiate
LIMBIATE – Non ci sono le condizioni per aprire un centro estivo comunale nell’estate alle porte. Questa la chiosa dell’amministrazione limbiatese rispetto al tira e molla che da qualche settimana vede tra i protagonisti un gruppo di genitori delusi per la decisione assunta dal comune e l’amministrazione stessa.
La comunicazione è arrivata nel corso dell’incontro tenutosi in municipio lunedì sera, quando l’assessore alla Scuola Agata Dalò ha comunicato che le verifiche effettuate dagli uffici per esplorare l’affidamento in extremis della gestione di un CRE ad una cooperativa non hanno avuto un riscontro positivo: il centro estivo sarebbe stato, infatti, aperto non prima di metà luglio, a costi eccessivi per il comune e con rette elevate per le stesse famiglie.
Non sono mancate le critiche da parte dei genitori, che non hanno affatto digerito la mancata attivazione dei CRE, da anni un’offerta importante per la città, e che hanno fino all’ultimo sperato in un ravvedimento da parte del comune, anche attraverso una raccolta firme pro centri estivi comunali.
Da parte sua, l’amministrazione ha ripreso a lavorare sulle convenzioni con i servizi privati (oratori, scuole paritarie, piscina e strutture private), in modo da ottenere agevolazioni tariffarie per i limbiatesi e in modo da potenziare i contributi per l’assistenza alla disabilità offerti da questi servizi esterni. A questo proposito, erano già stati stanziati 25.000 euro in favore delle parrocchie. “Gli oratori – spiega il sindaco Antonio Romeo – sono per noi un luogo prezioso di aggregazione e contano, ogni anno, un migliaio di iscritti ai loro centri estivi, a dimostrazione della loro validità. Le alternative poi non mancano: con la piscina abbiamo già un’intesa e in questi giorni stiamo definendo una nuova convenzione per l’apertura di un centro estivo presso il centro sportivo comunale di via Tolstj”.
16052018