Diritto allo studio: Guzzetti tira le somme con gli studenti
UBOLDO – “Dopo il consiglio comunale sul diritto allo studio i ragazzi delle scuole sono tornati a casa con un libricino dentro al quale raccontiamo quanto la comunità, anche quest’anno, investe sui ragazzi. E’ anche un riassunto di dieci anni e dato che la politica (quella vera, non Di Maio e Salvini…) parla con gli atti faccio anche qui un riassunto”.
Inizia così il posto del sindaco Lorenzo Guzzetti in merito al consiglio comunale dedicato al diritto allo studio che si è tenuto questa settimana ad Uboldo.
“In dieci anni questa amministrazione ha speso: 700.000 euro per il miglioramento dell’offerta formativa, 50.000 euro di borse di studio, 148.000 euro di acquisto libri per la scuola elementare, 80.000 euro per l’acquisto libri per scuola media, 2 milioni di euro per l’assistenza educativa per alunni diversamente abili (la cosa bella è vedere che mentre il resto è calato negli anni di crisi e recessione questa quota non è mai calata, segno di un’attenzione particolare per il tema disabilità), da 9000 a 13000 ore di sostegno, 1 milione e 200 mila euro per l’Asilo Colombo Morandi che accoglie ogni giorno circa 150 bambini uboldesi.
Le chiacchiere stanno a zero anche in questo caso. Facciamo parlare numeri e fatti. Quasi 4 milioni di euro (8 miliardi) per i nostri ragazzi senza contare la riqualificazione energetica dei plessi scolastici, il rifacimento delle caldaie, una palestra nuova di zecca e molto altro. Questo è ciò che lasciamo e oggi lo abbiamo raccontato ai nostri ragazzi.
Così come ho voluto puntualizzare ai ragazzi, che cantando l’inno hanno cambiato la parola “morte” in “vita” che la sfida della vita è sì molto importante e da giocare tutta, ma che tuttavia non bisogna mai dimenticare che quel “siam pronti alla morte” è lì per significare e ricordare quelle tante persone che sono morte per la nostra democrazia e per la nostra libertà. Non ultimi quei Falcone e Borsellino che tutti i giorni accompagnano i ragazzi all’ingresso della scuola. E senza mai dimenticare che ogni giorno tanta gente si mette al servizio della comunità e compie un miracolo: aprire ospedali, scuole, comuni. Senza dimenticare chi ogni giorno mette in gioco la sua vita per la nostra libertà: carabinieri, polizia, forze armate.
Ho voluto anche dare un piccolo accenno sull’Europa, ricordando che magari loro sentono ogni giorno parlare di banche, spread, soldi, ma che l’Europa è nata da un’ipotesi innanzitutto solidale e solidaristica e che grazie all’Europa da 70 anni nel nostro Continente nessun ragazzo deve abbandonare la scuola per imbracciare un fucile.
Da ultimo voglio ripetere anche qui quello che ho detto a scuola ai ragazzi. Mentre qualche consigliere comunale ha detto che l’anno prossimo magari ci sarà ancora io sicuramente non ci sarò più a quel tavolo di consiglio comunale. Per questa ragione ho voluto ringraziare Clara Mondin, la dirigente scolastica, per avermi accompagnato in questi 10 anni e per essere stata anche lei per me un punto di confronto e di formazione importante nell’esercizio di servire lo Stato”.
24112018