25 aprile diviso, Gilardoni: “La resistenza e la liberazione non sono di Sinistra, sono di tutti”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale Pd Nicola Gilardoni in merito al 25 diviso di Saronno.
“Domani non potrò essere presente alle iniziative per festeggiare il 25 aprile, Festa della Liberazione. Mi sento però di condividere alcune riflessioni.
Per l’ennesima volta ci saranno iniziative diverse; ancora una volta il 25 aprile a Saronno sarà un momento di divisione. Ho letto infatti su “Saronno Sette” che il Comune e le Associazioni d’Arma invitano la cittadinanza a partecipare alla “Festa della Liberazione” dalle 8,45, mentre il corteo organizzato dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) tra le vie del centro prenderà avvio dalle 11.
Perché non siamo tutti insieme in un momento di festa, di ricordo, di recupero della memoria per riflettere su cosa ci unisce e ritrovare i valori fondanti del nostro popolo?
La Resistenza e la Liberazione non furono forse ottenute con la partecipazione di tutti: uomini, donne, bambini, anziani, sacerdoti e suore, prima che dei partigiani e dei militari? Il ricordo di quanto accaduto non dovrebbe accomunarci tutti nel condannare il fascismo e fare di tutto perché non tornino forme di dittatura e soppressione delle conquiste democratiche raggiunte? Prima ancora della Costituzione lo dovremmo aver capito dalla Storia, che ha mostrato a tutti noi le aberrazioni e di cosa sia capace la malvagità degli uomini.
Il 25 aprile dovrebbe essere il giorno in cui tutti noi ci ricordiamo che esistono dei valori – libertà, democrazia, rifiuto della dittatura, dell’antisemitismo, del razzismo – e dovremmo testimoniare che in essi ci riconosciamo.
Il 25 aprile, la Resistenza, la Liberazione non sono una cosa di Sinistra! Sono un tema di tutti. Monarchici, anticomunisti convinti, liberali e conservatori sia a livello italiano che a livello europeo, li hanno resi possibili.
Non credo che nessuno di noi possa desiderare oggi, anche se non era presente 74 anni fa, il ritorno al mito della forza e al disprezzo per gli altri. Il racconto degli orrori dei protagonisti di allora oltre che i libri di Storia dovrebbero essere sufficienti per convincerci che quanto conquistato non possa essere perso. Del resto non credo che la mancanza di dialogo e le divisioni, come la scelta di non partecipare a nessuna delle manifestazioni in programma dei Ministri della Lega, sia la scelta giusta per festeggiare la nascita dell’Italia democratica.
(foto archivio)
24042019