Sofferta approvazione della rinegoziazione dei mutui in Giunta. La leadership Fagioli scricchiola?
SARONNO – Nella giunta di martedì 26 maggio è passata all’unanimità la rinegoziazione dei mutui che tanto ha scaldato il dibattito politico delle ultime settimane. Un’approvazione scontata? Certo, ma tutt’altro che indolore. Almeno a giudicare dal dibattito che si è tenuto nel corso della giunta così animato da essere ben udibile dai corridoi del palazzo comunale. Insomma i nodi irrisolti di questa maggioranza, che non è più così uniformata sul monocolore Lega, sono usciti con forza gettando non poche ombre sugli equilibri interni.
Che il passaggio in Giunta sarebbe stato sofferto è stato chiaro a tutti fin da subito. All’imbarazzo dell’ultima seduta del consiglio comunale in cui il sindaco Alessandro Fagioli ha rinnegato il lavoro del suo assessore al Bilancio Pier Angela Vanzulli e del suo presidente di commissione Davide Borghi (con una manovra difficile da spiegare persino per il classico comunicato, dal tono da groupie, della segreteria leghista) si sono aggiunti gli affondi mirati di tutte le forze di minoranza (ad eccezione di un Pd silenzioso post consiglio quanto forte e determinato durante la seduta). A raccontare le difficoltà anche la scelta di tutte le forze di maggioranza (Sac, Fi, FdI) di non rispondere alle richieste di commento/intervento, anche dure, arrivate dalle opposizioni.
Come sono uscite queste difficoltà in Giunta? Prima l’assenza del vicesindaco ed assessore al Bilancio PierAngela Vanzulli. Facile immaginare che, per una persona con la sua comprovata fede leghista, con tanti anni di militanza e la lunga esperienza amministrativa, decidere di non presentarsi non sia stato facile. Del resto era impensabile che potesse rimangiarsi quanto votato in commissione e presentato in consiglio giusto una settimana prima. E’ chiaro che in questa circostanza non poteva fare altrimenti, anzi con la scelta di non presentarsi ha evitato l’imbarazzo di mettere nero su bianco l’astensione del vicesindaco.
E gli altri? C’è chi ha pensato di non presentarsi e chi era pronto ad astenersi. Punto focale dell’opposizione la mancanza di condivisione del sindaco che avendo una maggioranza assoluta in consiglio comunale pretende di decidere da solo salvo poi voler condividere la responsabilità con l’intera coalizione. Alla fine l’approvazione è arrivata all’unanimità soprattutto grazie all’imminente scadenza. Per la verità il sindaco ha dovuto anche minacciare una crisi. Insomma ostacolo superato ma con una dura lezione per Fagioli. Lo scettro della maggioranza assoluta in consiglio comunale ormai non serve più ed a preoccuparlo è la consapevolezza che, non essendo stato apprezzato il cambio di musica, si pensi sempre più frequentemente ad un cambio di direttore d’orchestra. Del resto il mandato ormai è finito e c’è una città, una comunità da conquistare ed è difficile pensare che si possano scaldare i cuori e conquistare le menti con una coalizione amareggiata e demotivata.
(foto: la giunta in consiglio comunale)