Saronno, graffiti, gavettoni di vernice, parcometri e telecamere ko: la conta dei danni post corteo
SARONNO – Dopo il corteo contro la sorveglianza speciale (e la successiva tensione in via Marconi) che ieri ha attraversato il centro la città per Saronno è arrivato il momento della conta dei danni.
Tra le prime vittime le telecamere del sistema di videosorveglianza: gli occhi elettronici dell’Amministrazione comunale sono stati messi ko in diversi punti della città. Alcune sono state oscurate altre sono state dannegiate strappandone i file.
Danneggiati anche alcuni parcometri. E’ il caso di quello in via di San Giuseppe dove le fessure per inserire i biglietti, il denaro e ritirare il resto sono stati riempiti di schiuma poliuretanica rendendo, di fatto, inutilizzabile il dispositivo.
Altro capitolo quello dei graffiti. Slogan sono stati scritti con vernice rossa e nera sulla banca Intesa di via Marconi “Carcere, sorveglianza, isolamento, contro lo stato nessun ravvedimento”, sul muro del sottopassaggio in piazza Cadorna “Stragista è lo stato! Juan, Anna, Alfredo Free” e sui muri e le vetrine della banca Bper di via San Giuseppe come “No controllo sociale” e “No 41 bis”.
I danni più consistenti si sono visti alla sede dell’agenzia delle entrate di via Marconi con la facciata colpita da gavettoni di vernice verde, rossa e rosa.
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