Incontro pubblico in presenza, consiglio comunale online: dubbi, polemiche e amarezza dei saronnesi
SARONNO – E’ vero i partecipanti erano molti pochi, non si è superata la ventina, è vero il tendone del Palaexbo è stato aperto ma l’incontro di ieri per parlare della viabilità ciclabile ha scatenato una ridda di polemiche non relativa ai contenuti ma alle modalità dell’appuntamento.
Già perchè proprio ieri è arrivato l’annuncio del presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli della scelta dell’Amministrazione, alla luce degli alti contagi covid, di tenere in consiglio in streaming invece che in presenza. Tra le motivazioni anche quella del caldo torrido nelle ultime ore. Una scelta assolutamente legittima che era già stata fatta in occasione dell’ultima seduta.
Una scelta che stride però con quella di portare avanti l’incontro pubblico sulle ciclabile. Soprattutto perché inizialmente l’evento era stato annunciato per settembre, quando sicuramente avrebbe avuto una maggiore partecipazione, ed anche perché avrebbe potuto trasformarsi in una fonte di assembramento con una portata ben maggiore del consiglio comunale.
“Se si contava su una scarsa partecipazione per evitare gli assembramenti – spiega un saronnese – significa che si tratta di un evento di facciata e per questo non ci sono andato. Del resto un’altra interpretazione è che i consiglieri comunali vadano tutelati… i cittadino no. O forse fa caldo e c’è rischio covid solo per chi è stato eletto e non per chi, dopo una giornata di lavoro, al caldo e con la mascherina ha comunque voglia e tempo da dedicare alla propria città”.
Commenti su quelli che vengono definitivi “due pesi e due misure dell’Amministrazione” arrivano sotto la diretta de ilSaronno, sui canali della nostra testata e sui social a partire da Telegram”.
“Onestamente da cittadina mi sono sentita un po’ presa in giro – scrive a IlSaronno una saronnese – primo dalla scelta di tenere un incontro su un tema così delicato a luglio inoltrato quando molte persone sono in vacanza e secondo perché regole e norme devono valere per tutti se c’è un’attenzione anticovid per i consiglieri (a mio parere esagerata ma ci sono sensibilità diverse in materia e vanno rispettate) ci deve essere per tutti e non solo per chi siete in consiglio comunale”.
E ancora: “A costo di fare il complottista di turno credo che la scelta del consiglio comunale in streaming sia legata ad un problema di numeri o comunque di gestione della maggioranza – rimarca Danilo C. – in ogni caso per coerenza se si prende una scelta si dovrebbe avere la coerenza di mantenerla in tutti gli ambiti. Non basta un tendone aperto per giustificare un evento che potenzialmente avrebbe potuto richiamare diverse decine di persone. Del resto in Sala Vanelli ci sono le vetrate apribili proprio per garantire il ricambio d’aria. Il Comune ha fatto un investimento in questo senso. E ad irritarmi è anche la partecipazione di facciata che porta con sé quest’evento. E’ facile immagine che un incontro pubblico dopo la metà di luglio abbiamo meno presenze dello stesso organizzato a settembre. Se si vuole condividere coi cittadini e coinvolgerli allora anche le modalità e le attenzioni sono importanti”.
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